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LA POLITICA DEI PAPI NEL XX SECOLO - Da Pio XII 1939 a Giovanni Paolo II 1991

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Descrizione
 Autore: KARLHEINZ DESCNER
 Formato:  15 X 21
 Pagine:  530
Anno: 2011
 Editore:  EDIZIONI ARIELE

 

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L'Autore
Karlheinz Deschner (Bamberga, 23 maggio 1924) è uno storico e scrittore tedesco. Si è distinto principalmente per le sue opere storiografiche di natura critica nei confronti della chiesa cattolica e del cristianesimo, in particolare la sua Storia criminale del cristianesimo, prevista in 10 tomi.

 


RETROCOPERTINA

LA POLITICA DEI PAPI NEL XX SECOLO
TOMO II: DA PIO XII 1939 A GIOVANNI PAOLO II 1991

Perfìno da parte cattolica si ammette: «La Chiesa non ha partecipato alla battaglia dell'uomo moderno per l'emancipazione. Soltanto con Giovanni XXIII e il Concilio Vaticano Secondo la Chiesa sottolinea il rispetto per la dignità di ogni uomo, che è il punto centrale dell'emancipazione». Una dichiarazione compromettente - un paio di secoli dopo la Rivoluzione Francese! La timida riabilitazione di Galileo - un paio di secoli dopo ... La difesa della dignità di ogni uomo - secoli dopo. Tutto dopo e di inaudita ingiustizia, di terrore, omicidi e delitti, concessioni in parte riluttanti, in parte opportunistiche. E il mondo dovrebbe ammirarle! ... (pag.354).

   ...« La Chiesa», afferma il papa, «lotta per l'umanità ovunque, sotto tutti i regimi, in ogni continente, in ogni ambiente culturale e in ogni civiltà». In realtà naturalmente la Chiesa non lotta affatto «per l'uomo». Lotta per sé, per il clero, in particolare per quello alto. Ma il papa continua ad affermare: «Gli uomini hanno bisogno di noi ...», E questo è altrettanto falso. Perché gli uomini non hanno bisogno della Chiesa. Gli uomini possono vivere benissimo senza la Chiesa, milioni di persone lo dimostrano. Ma la Chiesa, il clero, non possono vivere senza gli uomini. È questa la verità. Il papa la ribalta, cosa usuale nei suoi ambienti ... (pag.428) .

    ...Quando un clericale usa la parola libertà intende la libertà dei soli clericali (chiamata libertà della chiesa) e non le libertà di tutti. Domandano le loro libertà a noi laicisti in nome del princìpi nostri, e negano le libertà altrui in nome dei princìpi loro (G. Salvemini).

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   Talvolta si ironizza sul fatto che io sfondi delle porte aperte. Non nego il fatto che la maggior parte della mia critica sia già nota a pochi. Ma contesto il fatto che sia nota ai più. E in particolare contesto quello che è loro noto. «La religione non è, come sostiene l'opinione oggi ancora dominante, qualcosa di buono, di venerabile, ma al contrario qualcosa di cattivo, di esecrabile.

   È la disgustosa interazione di volontà di potenza spirituale degli uni e di disponibilità degli altri alla sottomissione spirituale, tanto più disgustosa in quanto questa volontà di potenza si presenta nella forma del servilismo verso le "potenze superiori", e una volta di più disgustosa perché lusinga nei sottomessi l'illusione di avere una convinzione religiosa conquistata personalmente...

  Solo chi sottovaluta lo spirito può pensare che il potere delle menzogne religiose sia meno rovinoso del potere dei cattivi leader della politica e dell'economia. Finché l'umanità avrà una storia della religione, avrà una storia della guerra. Finché l'uomo non si ribellerà alla vergogna del guinzaglio religioso, non riuscirà neanche a sentire la vergogna degli assassini ordinati dall'autorità in modo tale da aborrirli radicalmente e da provvedere a una politica adeguata. Il mondo del delirio collettivo è il mondo del delitto collettivo».

Robert Machler1

1R. Machler, Richtlin ien der Verniinftigung, 1967, 17 sgg. Un' opera considerevole, pubblicata presso la casa editrice dell'autore, CH 5035 Unterentfelden, Flurweg 7, la cui prefazione autobiografica si conclude con l'augurio toccante, ma probabilmente utopistico: "Non ho ancora compagni di idee. ma spero che un giorno l'intera umanità sarà mia compagna".

INDICE

Indice del secondo tomo

Pio XII (1939-1958)

Introitus
Lo smembramento della Cecoslovacchia
La tragedia della Polonia
L'assistenza spirituale militare cattolica nella Seconda guerra mondiale
Dopo la campagna di Polonia
La guerra in Occidente e la Chiesa cattolica
L'invasione della Russia e le aspettative missionarie vaticane
Stalin e la collaborazione di ortodossi e cattolici
Il fallimento della missione in Russia e la politica papale di accerchiamento da Madrid a Tokyo
Gli «sforzi per la pace» di papa Pio XII: una crociata dell'Occidente contro l'Oriente!
Crollo del fascismo. La politica degli ebrei e degli ostaggi a Roma
L'«imparzialità» del «vicario» e lo spettacolo dei richiami papali alla pace
Le carneficine in Croazia ovvero «il regno di Dio»
Dopo la guerra Calda, quella Fredda
Gli USA come arsenale militare e fonte finanziaria della Chiesa cattolica
«Solo una cosa è necessaria [...]»
Il cardinale Spellman, Henry Ford II, McCarthy e altre personalità cattoliche americane
Il «riassetto» antisovietico dell'occidente attraverso Washington e Roma
Il riarmo della Germania Occidentale con l'aiuto della Chiesa cattolica
L'assistenza spirituale militare nell'esercito tedesco
Pio XII spingeva per la guerra calda?
Guerra atomica, biologica e chimica contro i «criminali senza scrupoli»
Lotta di religione nel blocco orientale

Giovanni XXIII (1958-1963)

Paolo VI (1963-1978)

Giovanni Paolo I (26 Agosto-28 Settembre 1978)

Giovanni Paolo II (1978)


Note
Capitolo I: Pio Xll
Capitolo II: Giovanni XXIII
Capitolo III: Paolo VI
Capitolo IV: Giovanni Paolo I
Capitolo V: Giovanni Paolo II