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VIA COL VENTO IN VATICANO

17,00 €
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Prezzo di vendita16,62 €
Descrizione
 Autore: I MILLENARI
 Formato:  15 X 21
 Pagine:  300
Anno: 1999
 Editore:  KAOS EDIZIONI

 

foto non disponibileL'Autore   Ho appena terminato la lettura del libro “Fumo di satana in Vaticano” scritto dai Millenari (uno pseudonimo in cui si nasconde un gruppo di prelati della Curia romana). Questo volume può essere considerato il seguito del best seller “Via col vento in Vaticano”[2], sempre degli stessi autori.
   I due volumi descrivono le miserie umane che riguardano anche gli uomini di chiesa a vari livelli i quali, in quanto uomini, sono soggetti alla tentazione, al peccato ed all’inferno nei casi di impenitenza finale. “Niente di nuovo sotto il sole”, come ci insegna il Qoelet, “quel che è stato sarà” (1,9); l’Onnipotente ogni tanto suscita dei personaggi del calibro di San Francesco d’Assisi, di S. Antonio da Padova, di Padre Pio ecc. ognuno dei quali compensa migliaia di preti peccatori e rimedia ai loro disastri.
    Tuttavia nella parte finale del “Fumo di satana in Vaticano”, dopo i paragrafi dedicati all’adorazione di Mammona, c’è un intero capitolo dedicato all’omessualità ed alla copertura dei relativi scandali praticata da diversi prelati anche di alto rango, con alcune chiare allusioni, per cui non è difficile intuirne i protagonisti.
        Pure in tal caso “Niente di nuovo sotto il sole”; Gesù ha sudato sangue anche per loro; come la Madonna che ha pianto lacrime di sangue nelle mani di un vescovo ex incredulo, pure per quanti non vogliono riconoscerne il prodigio. E leggendo tali libri diventa facile arguirlo. Ad un certo punto del volume si parla inoltre di stupri, violenze sessuali, ricatti sessuali ed istigazione all’aborto effettuati da preti e missionari  nei confronti di suore con relativo contorno di AIDS, omertà, disinteresse, censura ecc. (www.genitoricattolici.org)


RETROCOPERTINA

    "L'alleanza di Dio con i poveri e gli umili è in contraddizione con l'arroganza di ogni potere, che condanna e elimina l'innocente scomodo. Questo libro è un’eco raccolta nel deserto, un colombo libero con un messaggio nella zampa, una bottiglia in mare con dentro un ammonimento...
     Se Dio investe qualcuno del carisma di denunciare le rilassatezze, gli agi, i raggiri, gli intrallazzi, gli ozi, i privilegi 'di una certa casta clericale, da costoro, ammantati di mistico zelo per apparire i difensori della santità della Chiesa, lui, il denunciante, deve attendersi una reazione altrettanto feroce...
     Molti giudici severi, stracciandosi le vesti, punteranno il dito accusatore, indignati, stupiti, offesi, disgustati, ostili, contro chi ha scelto codesta forma d'informazione, da essi ritenuta dissacrante. E per servile conformismo e remissività, si affrettano a condannare questo libro...”