4 - Spiegazione sequenziale della storia dei regni rappresentati nel grafico

Antico Inganno Grafico

4 - Spiegazione sequenziale della storia dei regni rappresentati nel grafico

La linea temporale della tabella è suddivisa in anni |….| intervallati in circa 4 stagioni. Per tale motivo le piccole frecce indicano l’evento occorso l’inizio o fine del regno che solitamente era circa in primavera, dentro il |….|.


Sezione 4 1 Bis
Esarhaddon, allora re dell’Assiria e della Mesopotamia (Babilonia), tornando da una campagna militare contro l’Egitto, sulla via del ritorno morì il 12 Novembre del 670bc, dopo 12 anni del suo regno su Assiria e su Babilonia (10 Apin, «Cronache dei regni, ABC1, righe 30-33»; vedi sito Livius).

Prima della sua morte, aveva però lasciato disposizioni testamentarie ai suoi dignitari, che il regno fosse governato dai suoi due figli.

Al figlio Maggiore, Assurbanipal, Esarhaddon assegnò il regno sull’Assiria, con capitale a Ninive. Al minore, assegnò il regno su Babilonia e sui paesi del mare (Bassa Mesopotamia).

Assurbanipal iniziò il suo primo anno di regno in Aprile (accessione il 1° Nisannu, 30 Marzo) del 669bc, dopo essere asceso direttamente su Assiria a seguito della morte del padre (Vedi freccia grossa verde). Il regno (fisicamente regnato) di Assurbanipal durerà 42 anni, fino alla sua morte nel 628bc.

Il fratello Šamáš-šuma-ukin iniziò invece il suo regno su Babilonia circa un mese dopo, in Ajaru (28 Aprile), sempre nel 669bc (Vedi freccia grossa rossa); il suo regno durerà 20 anni*.

*(I regni del periodo, erano contati in modo «ordinale»; dal loro «inizio di anno di regno». Contati quindi come primo, secondo, etc.).

Pertanto, occorre sempre tenere presente che quando sono dichiarati 20 anni di regno (ordinale), si conteggiano, in senso astronomico, 19 anni interi, detti «cardinali, completi, 1, 2, 3, o solari, e non 20).

Nel diario astronomico BM 32312, in Col iv rigo 10, è registrata nel 12° giorno del mese di Addaru (12° mese Febbraio/Marzo) del 653bc, una battaglia intercorsa fra i due fratelli o fra i due regni di Assiria e di Babilonia che potrebbe essere stata vinta dal re di Babilonia (l’esito è in [lacuna]); corrisponde al 16° anno quasi finito del re di Babilonia Šamáš-šuma-ukin.

Le «ostilità» fra i due regni consanguinei, iniziarono però nel 19° giorno del X mese AB o Tebêtu (23 Dicembre del 654bc) del 15° anno del re Šamáš-šuma-ukin, (BM 86379 rigo 11).

Nel 27° giorno del mese di Addaru (29 Marzo del 653bc), alla Col. iv, righe 17-19 del BM 32312, è registrata un’importante informazione storica; la battaglia di «Hiritu».

Questa volta, l’esito è registrato a favore del re d’Assira (Assurbanipal). La tessa battaglia di Hiritu, è importante perché è riferita pure in un altro reperto archeologico, il BM 86379, alle righe 13-15; quella battaglia fu persa dal re di Babilonia che si ritirò per primo.

Il reperto BM 96273, alle righe 7-9, registra che nel 17° anno del re di Babilonia Šamáš-šuma-ukin o durante il secolare 652bc, fu intercalato un mese aggiunto Ulûlu II.

Nel nono giorno di quel mese, il reperto narra pure un esito vittorioso per il re di Babilonia (fu conquista la città assira di Cuthah).

L’inizio del regno dei due re figli di Esarhaddon, al 669bc, identificato anche tramite 16° anno del re di Babilonia Šamáš-šuma-ukin, e tramite la «battaglia di Hiritu», il cui anno è astronomicamente confermato dall’eclisse di Luna che fu registrata nello stesso diario astronomico, BM 32312, in Col. ii righe 1-4.

Nella foto dell’eclisse, la Luna è illustrata essendo davanti al Vegliardo (l’attuale costellazione del Perseo, o in mesi invernali; Vedi foto).

Essa si completava al «Sud». Occorse il giorno 19 Gennaio del 653bc e, seppure parziale, la copertura fu oltre 80% del suo disco. Questa eclisse, A. Sachs la stimò invece per il 652bc (7 Gennaio). L’eclisse del 652bc però, fu con la Luna coperta da Ombra solo dopo il suo tramonto, e non trova quindi certamente risultati migliori o decisamente probanti. Quella del 653bc, illustrata nella foto invece, meglio giustifica come corretto l’inizio dei due regni al 669bc.

Nel 650bc Šamáš-šuma-ukin (morendo pare nell’incendio del suo palazzo) fu sconfitto definitivamente da Assurbanipal mentre pure lui, re su Assiria, era al suo 20° anno di regno.

In quell’anno, 650bc, nasceva in Harran la responsabile di tutti i guai archeologici che oggi affliggono la cronologia neobabilonese; tale «Adda-guppi». Probabilmente figlia di un sacerdote Assiro, era dedita all’adorazione della divinità lunare «sin», mentre in Babilonia prevaleva l’adorazione di «MarduK (AN-SAG-ME-GAR)», (alias Giove).

Dopo la morte del fratello, il re Assiro Assurbanipal mise a regnare (praticamente come un «viceré»), su Babilonia suo figlio Aššur-etillu-ili (freccia grossa gialla), col «titolo» di «KANDALANU». Il riferimento a tale regnante «Kandalanu», che è nel reperto BM 86378 alla riga 24, oggi associato a un regno di 22 anni, era di fatto inerente allo stesso Aššur-etillu-ili che fu pure il solo e vero e fisicamente regnante re «Kandalanu» su Babilonia di tutta questa storia Neobabilonese.

Egli regnò solo tre anni, morendo durante delle rivolte sia assire che babilonesi che ci furono fra il 647 e il 646bc. Da primavera del 646bc a primavera del 645bc (per un anno), mentre stava sorgendo a favore dei babilonesi il caldeo Nabopolassar, in Babilonia non ci fu nessun re ufficialmente riconosciuto dai babilonesi; evento registrato nel BM 25127 alla riga 14, dov’è specificato che in Babilonia non ci fu nessun re per un anno (vedi freccia grossa verde).

Sempre durante quell’anno, dopo la morte di Aššur-etillu-ili, alle prime righe 1-13, reggenti o generali assiri di Assurbanipaltentavano di prendere il governo di Babilonia, combattendo contro Nabopolassar; vedi anche lista dei re di Uruk, dopo la voce: «Kandalanu». In tale lista del periodo Seleucide, è riferito il «*Kandalanu» fittizio (21 anni, e non 22 di Tolomeo) invece del «vero» Kandalanu (3 anni).

Dopo aver ottenuto il favore pure degli Elamiti, Nabopolassar riuscì a prendere possesso «militare» di Babilonia ascendendo quindi il 2 Dicembre del 646bc (BM 25127 rigo 14) sulla Bassa Mesopotamia, ed essendo poi riconosciuto ufficialmente (accessione con Akitu) come «Re» sui babilonesi nella primavera (Addaru, 4 Aprile 645bc; (vedi freccia grossa arancione); l’evento è registrato nel BM 25127 rigo 15.

Durante il 5° anno del regno di Nabopolassar, nel secolare anno 641bc, occorse in Babilonia un’eclisse di luna con ombra totale, che non trovo repertata in quanto potrebbero esserne state distrutte le registrazioni (vedi la foto della Nasa). Tolomeo confonderà questa eclisse (a motivo della diversa cronologia da lui seguita su suggerimenti delle informazioni di Adda-guppi), con quella occorsa nel 621bc di fatto durante il Quarto anno del regno di Nabucodonosor (vedi la foto della Nasa).

Crescendo, Adda-guppi aveva nove anni quando poté vedere (era adoratrice della Luna) l’eclisse totale del 641bc e in quel tempo sapeva benissimo che su Babilonia stava regnando Nabopolassar nel suo 5° anno di regno, mentre su Assiria regnava Assurbanipal nel suo 29° anno di regno. Sapeva anche della pretesa di Assurbanipal quale successore di suo figlio quale re su Babilonia. Sapeva che tale re, evidentemente comandò ai suoi sudditi di registrare ogni rapporto con il regno di Babilonia, come se fosse occorso sotto il «*Kandalanu», e non sotto il re Nabopolassar, mentre il re Assiro tentava di riprendersi militarmente il governo della Bassa Mesopotamia…. Il tempo intanto passava.

Durante il 14° anno di regno su Babilonia per Nabopolassar, mentre Assurbanipal come re d’Assiria era al suo 38° anno di regno, ma come «*Kandalanu fittizio re di Babilonia» era al suo 15° anno, nel secolare anno 632bc, dopo aver fatto alleanza con il re dei Medi, l’allora Ciassare I, figlio di Fraorte, attaccarono Ninive conquistandola, e Ciassare I uccise il re che in quel tempo stava regnando su Ninive per conto di Assurbanipal, un suo figlio, Sin-Šar-iskun. (Vedi «Caduta di Ninive, anno 14°» nel sito di Livius).

L’intento (o desiderio) di Ciassare I figlio di Fraorte, era quello di uccidere «Assurbanipal», in quanto in un precedente attacco (intorno al 666bc) compiuto da suo padre Fraorte, re dei Medi contro Ninive, prese la vita sotto le mura della città e ne voleva vendicare la morte.

Assurbanipal, in quell’occasione, si sottomise (si presentò prigioniero si «fece supplice») a Nabopolassar, per avere salva la vita. Nabopolassar lo terrà in una sorta di arresti domiciliari fino alla sua morte occorsa ragionevolmente durante il 628bc.

La durata del regno assiro di Assurbanipal è illustrata dalla freccia grossa verde.

Dopo la caduta di Ninive del 632bc, essendo il re «titolare» ancora vivente, gli successe al governo dell’Assiria, quindi come un «viceré», un suo figlio, Aššur-uballit. Esso tenterà inutilmente di riprendersi i territori conquistati da Nabopolassar con l’aiuto dei Medi, non riuscendovi neppure con l’aiuto degli egiziani che sotto Faraone NecoII si erano alleati con l’Assiria; regnerà o governerà l’Assira per 3 anni.

Nel 629bc, dopo un decisiva battaglia, il figlio di AssurbanipalAššur-uballitfu definitivamente sconfitto, e solo gli Egiziani, che nel frattempo si erano ritirati a Carchemis restarono potenziali nemici di Nabopolassar e del regno di Babilonia (vedi le frecce grosse, celeste per Uballit e freccia celeste chiara per gli egiziani).

Circa un anno dopo, nel 628bc, muore Assurbanipal, ponendo fine alla su pretesa di regnare su Babilonia come *Kandalanu al suo fittizio 19° anno di regno. Tolomea, probebilmente, «fonderà» nella sua cronologia dei regni registrata nel suo «Almagesto», tutti e due i Kandalanu, ma ignorando però che in Babilonia per un anno non ci fu un re in quella città. Perciò, 19 anni di Assurbanipal più i tre anni di suo figlio, lo portarono a concludere che il «*Kandalanu» avesse regnato per 22 anni.

Piccola conferma dell’omissione dell’anno senza regno, è nella lista dei re di Uruk (compilata in periodo Seleucide) e che al «*Kandalanu» assegna solo 21 anni di regno (nel 646/645bc non ci fu un re su Babilonia).

Tutti questi eventi furono ben noti alla giovane Adda-guppi che forse, almeno dalla conquista di Ninive, ormai diciottenne, era in Babilonia, appunto mentre stava regnando Nabopolassar.

La durata e il tempo di regno per Nabopolassar, nel grafico, è ben definita dalla freccia grossa arancione.

Nel 20° anno del regno di Nabopolassar, durante il 626bc, gli egiziani assediarono per quattro mesi la città assira di Kimuhu, dove il re di Akkad (Babilonia) aveva stanziato una guarnigione. La sopraffecero e presero la città. Dal mese di settembre/Ottobre poi, Nabopolassar s’impegnò in quella che sarà l’ultima sua campagna militare per consolidare la conquista dell’Assiria; accampatosi a Quramatu, conquistò alcune città della Siria. Infine, verso la fine del suo 20° anno di regno, ora in Gennaio/Febbraio del 625bc), forse già sentendosi malato, fece ritorno in Babilonia («Antichità, Libro X:221». N.B. I «vent’anni» ivi riferiti da Flavio, sono intesi come «anni interi di regno vissuti» da quel re); vedi anche (BM 22047 righe 16-23).

 

Nel frattempo, dopo il ritorno in babilonia di Nabopolassar, l’esercito egiziano che era stanziato a Carchemis, attraversò l’Eufrate marciando contro l’esercito di Babilonia che era stanziato a Quramatu, respingendolo indietro e costringendolo a ritirarsi. Nabopolassar restò in Babilonia durante il suo 21° anno di regno iniziato in Marzo/Aprile del 625bc mentre il suo figlio maggiore (Nabucodonosor) stava radunando l’esercito (BM 22047 righe 27-28).

 

Da Babilonia, a iniziato suo 21° anno di regno nel 625bc, Nabopolassar pose quindi suo figlio maggiore e principe erede, Nabucodonosor, al comando un potente esercito per cacciare gli Egiziani che da Carchemis minacciavano il regno di Babilonia.

 

Attraversato l’Eufrate, Nabucodonosor diede battaglia all’esercito Egiziano ancora stanziato in Carchemis infliggendogli una gravissima sconfitta, fino al punto di «non lasciar tornare in patria (vivo) nessuno di essi»; probabilmente lo stesso Faraone Neco II trovò la morte dopo quella Battaglia. Nabucodonosor finì poi di conquistare l’intera area di Hamath (BM 21946 righe 1-8) e da informazioni storiche di Giuseppe Flavio, sappiamo che poi andò fino in Egitto.

 

Mentre Nabucodonosor era in Egitto ricevette la notizia dell’avvenuta morte di suo padre, Nabopolassar, deceduto il giorno 8 ABU (V mese) o 25 Agosto del 625bc, dopo 21 anni di regno su Babilonia (BM 21946 righe 9-10). Era già era visibile in quei giorni la cometa Machholz 2(G) che poi sarà registrata nel VAT 4956 come «ki-sir» quando fu possibilmente riavvistata, 38 anni e 5 mesi dopo (625bc – 587bc = 38 anni e 5.5, ciclo della cometa, per sette cicli = 38,5 anni), vedi la foto allegata.

 

Nominato in Egitto come successore di Neco II il figlio Psammetico II, date le disposizioni e gli ordini necessari, Nabucodonosor con pochi suoi amici si avviò per tornare in Babilonia (Antichità giudaiche, X:221-222), viaggiando durante il mese regolare o ordinario di Ulûlu e arrivando a Babilonia nel primo giorno del mese intercalare Ulûlu II, ordinato da suo Padre; sedette o «ascese» per diritto ereditario sul trono di Babilonia (BM 21946 righe 10-11). Era il giorno 17 settembre del 625bc.

 

Durante quasi tutto il mese di viaggio nel deserto, la cometa Machholz 2(G) era visibile con la buona magnitudo 2 (indice di intensità luminosa di un astro che va da positivo a maggiore luce con segno negativo: es. Il sole ha una magnitudo di -25 e la luna di circa -12, Vega ha una magnitudo di 0 (zero); Denebola 2, e così via). Almeno fino circa il 12 settembre pertanto, non potevano non averla osservata, essendogli certamente fatta notare dai suoi amici (vedi foto 11/9/625bc; Nabucodonosor consultava abitualmente astrologi astronomi. Ezechiele 20:21-23).

 

Era usanza dei babilonesi di accettare ufficialmente come loro re quello che fosse riconosciuto e incoronato cerimonialmente mediante la festa del mese di Nisannu detta «Akitu» che, dal primo giorno del suo regno, durava circa 15 giorni. Il suo primo giorno del mese di Nisannu del suo primo anno di regno (accessione), iniziò quindi il giorno 11 Aprile del 624bc.

 

Le Gesta storiche più note di Nabucodonosor, durante i suoi primi 11 anni di regno, sono registrate nel reperto BM 21946. Conquistò Ascalon nel suo primo anno di regno, Nel suo quarto anno di regno, ebbe uno scontro con l’esercito egiziano con risultati negativi per entrambe le parti. Fece diverse incursioni nel paese di Hatti (praticamente la Siria e Libano e Palestina di oggi), e nel suo sesto anno (619bc) prese grande bottino anche dai paesi dell’Arabia e prese tributi anche da Ioiachim portando anche alcuni prigionieri in Babilonia («Antichità» Libro X: 96:3). La Bibbia riferisce che l’intento originale di Nabucodonosor era quello di portare prigioniero in Babilonia Ioiachin.

 

«Durante quel tempo i servitori di Nabucodonosor re di Babilonia salirono a Gerusalemme, così che la città fu assediata. 11 E Nabucodonosor re di Babilonia veniva contro la città, mentre i suoi servitori le ponevano l’assedio». (2 Re 24:10, 11)

 

«Nabucodonosor re di Babilonia salì contro di lui per serrarlo in due ceppi di rame e portarlo a Babilonia. 7 E Nabucodonosor portò a Babilonia alcuni utensili della casa di Geova e li mise quindi nel suo palazzo a Babilonia» (2 Cronache 36:6, 7).

 

Giuseppe Flavio aiuta a comprendere gli eventi, seppure non in ordine precisamente logico; fa comprendere che nel sesto anno (618bc) del re Nabucodonosor, ci fu un accordo fra i due re: Ioiachim non fece resistenza aprendo le porte della città al re di Babilonia, col patto che non distruggesse la città. (Antichità Libro X: 96).

 

Circa un anno dopo, nella successiva campagna contro Hatti del suo settimo anno (618/617bc) in Novembre/dicembre del suo settimo anno (618bc) marciò nuovamente fino in Palestina e assediò le città di Giuda Gerusalemme. Giuseppe Flavio fa comprendere che il Re di Babilonia tornando contro Gerusalemme, stavolta ne mise a morte il re Ioiachim, e quindi, («antichità» Libro X: 100-101 e poi il paragrafo 97 e 98) ne nomina re il figlio Ioiachin.

 

Avendo poi Nabucodonosor un «ripensamento» in merito, come accenna Flavio in «Antichità» Libro X: 99, nel secondo giorno del mese di Addaru del 617bc, (26 Marzo) catturò il re Ioiachin portandolo prigioniero in Babilonia (BM 21946 righe 10-11) assieme a dignitari ufficiali e uomini preminenti, fra i quali lo stesso profeta Daniele. Per consultazione, (it-2 p. 38 Ioiachim).

 

Ioiachin giunse evidentemente in Babilonia entro il 24 Aprile del 617bc, quando il re Nabucodonosor iniziava il suo ottavo anno di regno. Nel grafico, questo evento inizia come indicato dalla freccia sottile bianca, sotto la freccia grossa celeste che indica l’intera vera durata del regno di Nabucodonosor.

 

La freccia bianca si riferisce alla «vera» prigionia di 38 anni (interi, meno tre giorni) per il re giudeo Ioiachin. Osservate che tale freccia termina proprio nell’aprile del 579bc, appunto quando: «Evil-Merodac divenne re» e il suo regno durerà 20 anni ordinali effettivi, com’è indicato dalla freccia grossa marrone.

 

Nel decimo anno del suo regno (615bc), Nabucodonosor dovette affrontare una ribellione, anche militare interna. Probabilmente, popolo e militari erano ormai stanchi delle continue campagne militari, praticamente annuali, che il re faceva. Nabucodonosor seppe domare la ribellione passando a fil di spada pure alcuni dei suoi generali ribelli (BM 21946 righe 20-21). E’ molto probabile che fu in quell’occasione che si circondò di una forte e fedelissima «guardia del corpo (Geremia 52:12-13)» a capo della quale era Nebuzaradan.

 

Nabucodonosor mise a governare Gerusalemme lo zio di Ioiachin Sedechia, che non era della discendenza di Ioiachim: «Inoltre, il re di Babilonia fece re suo zio Mattania in luogo di lui. Quindi gli cambiò il nome in Sedechia». (2 Re 24:17; vedi anche BM 21946 rigo 13). Il BM 21946 termina però al 10/11° anno le informazioni storiche delle gesta di Nabucodonosor.

 

Altre informazioni storiche riguardo a questo re le troviamo nella bibbia, e da Giuseppe Flavio, oltre a frammentare informazioni di Beroso.

 

Sotto il regno di Sedechia, ribellatosi poi a Nabucodonosor, si susseguirono importanti eventi per gli abitanti di Giudea che qui riassumo con informazioni storiche della Bibbia.

 

«E si ribellò perfino contro il re Nabucodonosor che lo aveva fatto giurare su Dio; e continuò a irrigidire il suo collo e a indurire il suo cuore per non tornare a Geova l’Iddio d’Israele» (2 Cronache 36:13).

 

«Ma infine egli si ribellò contro di lui mandando i suoi messaggeri in Egitto, [perché questo] gli desse cavalli e un popolo numeroso. Avrà successo? Scamperà colui che fa queste cose e che ha infranto il patto? E scamperà davvero?» (Ezechiele 17:15).

 

«Guai a quelli che scendono in Egitto per [avere] aiuto, quelli che confidano nei semplici cavalli, e che ripongono la loro fiducia nei carri da guerra, perché sono numerosi, e nei destrieri, perché sono molto potenti, ma che non hanno guardato al Santo d’Israele e non hanno ricercato Geova stesso» (Isaia 31:1) .

 

«E forze militari di Faraone uscirono dall’Egitto; e i caldei che ponevano l’assedio a Gerusalemme ne udirono la notizia. Si ritirarono dunque di contro a Gerusalemme» (Geremia 37:5)

 

«E avvenne nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese, che Nabucodonosor re di Babilonia venne, sì, lui e tutte le sue forze militari, contro Gerusalemme e si accampava contro di essa e le edificava contro un muro d’assedio tutt’intorno. 2 E la città fu assediata fino all’undicesimo anno del re Sedechia» (2 Re 25:1, 2).

 

Come si svolsero gli eventi di quel particolare momento.

 

Giuseppe Flavio, in «Antichità Libro 10: 108-109», riferisce all’assedio «iniziale» di Gerusalemme, da parte di Nabucodonosor che seppe dell’alleanza di Giuda con gli egiziani. Partì quindi in una campagna punitiva verso il paese di Hatti (Giuda), contro il ribelle re.

 

« Poiché il re di Babilonia stette fermo al crocevia, in capo alle due vie, per ricorrere alla divinazione. Egli ha scosso le frecce. Ha interrogato per mezzo dei terafim; ha guardato nel fegato. 22 Nella sua destra la divinazione fu per Gerusalemme, per porre arieti, per aprire la bocca di uno per l’uccisione violenta, per alzare il suono del segnale d’allarme, per porre arieti contro le porte, per elevare un bastione d’assedio, per edificare un muro d’assedio» (Ezechiele 21:20-22).

 

Gerusalemme fu posta sotto un primo assedio dopo che altre città erano state già saccheggiate. Questo evento dell’invazione del paese di Hatti, risale verso l’estate del secolare anno 609bc o durante il 16° anno del regno di Nabucodonosor. Come indicato da Geremia 37:5, pure Giuseppe Flavio in Libro X: 110-111 conferma che Gli egiziani vennero in aiuto al re di Giuda con un forte esercito, tale da costringere il re Nabucodonosor a contrastarlo col suo esercito. Ciò fece sembrare ai giudei che la città non sarebbe stata più assediata.

 

Recentemente, è stato tradotto un frammento archeologico in cuneiforme che a me pare essere originariamente riferito da fonte giudea, il BM 33041, che accenna a una grossa battaglia fra gli Egiziani e il re di Babilonia, ma che come anno di regno del re Nabucodonosor registra un 37° anno, che ricondurrebbe la battaglia come occorsa sotto il faraone Amasis.

 

L’anno del re di questo BM 33041 è certamente stato alterato anticamente da Adda-guppi che lo fece riscrivere con un 37° anno invece che di un 17° anno.

 

Giuseppe Flavio in Libro X: 116, conferma che fu «Nel nono [mese?] (anno; o nel 609bc) di Sedechia, nel decimo mese (Dicembre/Gennaio o 26 Dicembre del 609bc), il decimo giorno del mese», Nabucodonosor inizia per la seconda volta l’assedio (finale stavolta) contro Gerusalemme che la vedrà cadere dopo 18 mesi. Conteggiando infatti in modo giudaico dalla sua ascesa o successione diretta di Nabucodonosor al 625bc l’anno di regno, subito dopo la morte di Nabopolassar, Nabucodonosor da almeno agosto del 609bc era nel suo 17° anno di regno ereditario di successione quando combatté contro gli Egiziani venuti in aiuto dei Giudei.

 

Nella primavera del 609bc il «nono» anno di Sedechia era infatti già iniziato e quindi, come registra pure la Bibbia: «Infine avvenne nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese [di Sedechia], che Nabucodorosor re di Babilonia venne, lui e tutte le sue forze militari, contro Gerusalemme, e si accampavano contro di essa e le edificavano contro un muro d’assedio tutt’intorno» (Geremia 52:4).

 

Qual era il re Egiziano che venne in soccorso dei Giudei? Non era Amasis. Nel reperto BM 33041, il nome del re egiziano, in parte è in lacuna e si confonde la possibile «e» leggendola come «a». Leggendola come «a», suggerisce «Amasis». Letta invece come «e», meglio corrisponderebbe a «Apries» o al faraone Hofra. Nel reperto, infatti vi è l’accenno al «richiamo dell’esercito che era impegnato su un’isola del mare», in quel tempo Faraone Hofra stava combattendo contro Tiro o i Fenici.

 

Questa diversa collocazione di tempo (17° anno invece che 37° anno) del reperto BM 33041, è praticamente confermata da un’informazione storica della Bibbia:

Geova ha detto questo:

Ecco, do Faraone Hofra, re d’Egitto, in mano ai suoi nemici e in mano a quelli che cercano la sua anima, proprio come ho dato Sedechia re di Giuda in mano a Nabucodorosor re di Babilonia, suo nemico e colui che cercava la sua anima

(Geremia 44:30).

Giuseppe Flavio nel «Libro X: 181 e 182», dice pure quando questo avvenne; «Nel quinto anno dopo il Saccheggio di Gerusalemme» o nel 603bc, nel 23° anno di Nabucodonosor. In quell’occasione, dopo aver ucciso faraone Hofra (o dopo la sua morte per mano di Egiziani secondo Erodoto), Nabucodonosor lasciò regnare sull'Egitto così devastato il faraone «Amasis». Due anni dopo tale evento (il saccheggio dell’Egitto), in «Libro X: 195» Flavio registra che Nabucodonosor ebbe il sogno che poi dimenticò e che gli fu spiegato da Daniele (siamo fra il 601 e il 600bc).