Picc.encicl. Vol 25

2 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. II - 1925 ÷ 1930

14,00 €
Modificatore prezzo variante:
Prezzo di vendita13,69 €
Descrizione
Autore: PACE EMANUELE
Formato:  17 X 24
Pagine: 434
Anno: 2014
Editore: AZZURRA7 EDITRICE

 



Picc.Encicl.TG-720

Pace Emanuele
è un appassionato ricercatore e studioso, tra quelli che si possono definire uno dei maggiori esperti e conoscitori la storia italiana del Movimento religioso: Testimoni di Geova. Con i suoi volumi, ha superato “l'ufficialità” della storia presentata dalla Denominazione, nel riferire e documentare, in un certo senso, molto implicitamente, ad “interpretare” la storiografia stessa, per lo più sconosciuta ai Testimoni di Geova.

2 - PICCOLA ENCICLOPEDIA STORICA SUI TESTIMONI DI GEOVA - VOL. II - 1925 ÷ 1930

RETROCOPERTINA - VOLUME II

Tra gli anni 1925-1930, la Denominazione, Studenti Biblici, conobbe tre importanti fasi repressive ad opera, inizialmente, delle autorità periferiche e poi, successivamente, da quelle centrali dello Stato totalitario.
Una prima fase, lo si ebbe nei riguardi dell'opera evangelizzatrice, svolta da colportori nel nord-ovest della nazione tra la fine del 1925 e la primavera del 1926, quando essa lentamente cessò del tutto all'inizio del 1927 nella sua forma organizzata, ciò, per le forti pressioni e controlli delle autorità locali, un'opera iniziata nel 1923.
Immediatamente seguì una seconda fase, dalla metà dell'anno 1927, con l'intervento repressivo dei poteri centrali dello Stato che, inizialmente ostili alla stampa WTS-IBSA, iniziarono a censurarla e, dall'anno 1928, la misero gradualmente al bando nella nazione, mostrando per essa un'inusitata idiosincrasia.
La repressione attuata nei confronti della stampa WTS-IBSA, nel 1928, si tramutò in aperta persecuzione verso la persona ricettore delle dottrine e/o del fedele del Movimento, concretizzando così una terza fase repressiva, chiaramente più tenace e dolorosa delle prime due.
Tuttavia fu il 1929, l'anno evidente della persecuzione degli Studenti Biblici in Italia, e fu l'anno delle più importanti indagini dell'autorità centrale dello Stato nei loro confronti.
Il 1930 fu un anno, definiamolo di “riflessione” per la gestione e l'organizzazione della Denominazione in Italia, dove si cercherà, da parte dei vertici WTS, di far revocare dal bando la stampa WTS-IBSA tentando di chiarire e spiegare presso le autorità centrali dello Stato.
Il 1931 (e gli anni successivi oggetto di approfondimento nel III volume), fu un'anno storico ed emblematico in quanto la Denominazione, a livello internazionale, si attribuì un nome identificativo, quello di: Testimoni di Geova.
I Testimoni di Geova in Italia, supportati dalla sede filiale Svizzera e dai vertici della WTS negli Usa, usando molto buon senso, tentarono nel 1932, di avvicinare elementi rappresentativi dello Stato totalitario fascista, al fine di far conoscere la loro attività cultuale ed evangelizzatrice. Contatti ci furono solo nel 1932, per precisare la posizione dottrinale dei fedeli del Movimento, i quali non avevano alcun fine politico, ma esclusivamente religioso, ma nulla fu concluso in loro favore, tutto fu precluso dai gerarchi del regime.
Per contro, dopo l'anno 1932 gli eventi persecutori peggiorarono sempre più, la stampa WTS-IBSA entrò lentamente, ciò già dal 1928, nella clandestinità, mentre la persecuzione fisica nei riguardi dei singoli fedeli si concretizzò ampiamente a partire del 1934, con i primi provvedimenti di deportazione al confino di PS, ad inizio anno 1935, una dura persecuzione che si concluse solo nell'autunno del 1943, poco dopo la caduta del regime fascista.
Tuttavia lo spirito di profonda abnegazione per le attività pastorali e cultuali, poste in essere tra il 1925 e il 1930 in Italia, rimane oggi motivo di fierezza, intrepidezza e somma dignità, dimostrata in quegli anni dagli appartenenti al Movimento religioso.

PRESENTAZIONE II° VOLUME

L’autore, con questo suo lavoro, “Piccola Enciclopedia Storica sui Testimoni di Geova in Italia” ha voluto tracciare essenzialmente un percorso orientato verso un’unica precisa meta: dare riscontro, ampiezza e profondità, ai fatti che la cultura dell’uomo conserva sotto l’appello dell’antropologico e del tradizionale.

Picc.-encicl.-vol.2-325Tutta una materia, da sempre, per la quale bisogna lottare per attestarne la giusta e adeguata significazione. Lottare ieri, come oggi. E non si consideri questo mio dire un’esagerazione. La storia dei Testimoni di Geova è anche lotta contro sistemi totalitari per la libertà di culto e di religione e triste a dirsi anche contro chi il cristianesimo avrebbe dovuto professarlo.

Alcune vicende, anche se poco note, sulla persecuzione dei Testimoni di Geova sotto il regime fascista, presenti nell’archivio centrale dello stato, assumono un aspetto che non sorprende e inquieta. Dimostrano come l’uso strumentale e spregiudicato della disinformazione ha avuto ieri ed ha oggi, l’interesse a creare confusione influenzando negativamente le Autorità e a generare nell’opinione pubblica discriminazione e razzismo.

La ricerca dell’autore, più interessante e sulfurea, ci dà la possibilità di seguire una riflessione antropologica costruita per offrire una lettura organica della storia di questo gruppo religioso e dell’organizzazione sociale su cui è cresciuto.

Sulla base dell’indagine e della ricerca scrupolosa, il Pace ci dà uno strumento di lettura della diversità, individuale, sociale e cultuale di un gruppo, in origine piccolissimo, che ha saputo crearsi uno spazio non soltanto dove altri avevano fallito ma anche in territori vergini, dove gli autoctoni per la prima volta hanno potuto beneficiare del riscatto del Cristo.

La documentazione raccolta evidenzia la discriminazione e la persecuzione verso un gruppo che con spirito di abnegazione, in lungo e in largo ha fatto opera di proselitismo come mai nessuno aveva fatto dai tempi dell’apostolo Paolo. Un’opera d’istruzione e insegnamento che ha dato, in assoluto, il più alto tasso di accrescimento.

Questa Enciclopedia Storica, che può essere considerata punto di riferimento per ulteriori conoscenze, tratteggia delle novità storiche perlopiù sconosciute alle fonti ufficiali. Materiale inedito che risulta, alla luce di attente ricerche, d’importanza storiografica.

Analizzarne la natura e la storia vuol dire affrontare il problema della sua influenza sull’opinione pubblica. L’iniziale opera dei Testimoni di Geova non è stata mera illusione, semmai è da considerarsi una “rivoluzione” del cristianesimo che boccheggiava notevolmente sotto l’influsso della religione di Stato, “professata” dalla stragrande maggioranza degli italiani.

La Chiesa Cattolica ha agito come gruppo di pressione tendente a influenzare i poteri dello Stato, come ben evidenziato da Sergio Lariccia, Dottore in diritto canonico e Avvocato della Sacra Romana Rota in un suo studio sul pluralismo confessionale. Questa pressione, in parte palese, è stata esercitata non solo a danno dei Testimoni di Geova ma contro tutti i “protestanti” accusati di minare le convinzioni della Chiesa Cattolica, convinta di essere l’unica vera chiesa per ordinazione divina.

Lo smarrimento della vecchia religione, avrebbe dovuto lasciare spazio al diritto inalienabile della professione religiosa dei gruppi minori, nel ricordo di un’uguaglianza cristiana abbandonata, senza disagio dagli studiosi, dai teologi e dai giuristi i quali venendo meno alle loro riflessioni etico-religiose, decisero restare muti e ciechi. La storia sarebbe stata diversa e non sarebbe sfociata nelle sue fragili posizioni che ancora oggi sopravvivono.

Pertanto, leggendo il primo volume si rivisitano gli albori di una confessione religiosa in una società complessa come quella italiana che presentava grandi stratificazioni socio-religiose e poco orientata ad aperture che si affacciavano dal “nuovo mondo”.

Purtroppo va detto che la nuova proposta, inizialmente, di fatto, era debole, nonostante le buone intenzioni. Nel 1891, Charles Taze Russell, che soprintendeva all’attività mondiale di predicazione degli Studenti Biblici, visitò per la prima volta alcune città italiane. Egli stesso dovette ammettere che i risultati non erano stati esaltanti, e disse: “Non abbiamo visto nulla che ci incoraggi a sperare in qualche raccolta in Italia”.

Un approccio critico quello di Russell. Gli esiti, nel complesso, ebbe a scrivere, si rivelarono deludenti.

Partendo proprio da questa constatazione, il libro evidenzia l’assenza di un processo d’interazione tra la religione di appartenenza e quella di accoglienza, col forte rischio di sparizione.

Le cose cambiarono dopo la seconda guerra mondiale. Alcuni missionari dedicarono la loro attenzione alla “terra di vitelli”.

Le alte gerarchie vaticane chiesero al governo dell’epoca che fossero espulsi, come risulta da un carteggio rinvenuto negli archivi statali. Salvo rare eccezioni, i missionari dovettero lasciare il paese.

Nonostante gli ostacoli però, gli Studenti Biblici si resero visibili, conformi a quell’immagine che il “potere” della tradizione religiosa italiana non era disposta a concedere, tant’è che si ponevano l’accento e le loro diversità in forme sempre più decontestualizzate.

Il Pace, sulla scorta dell’ordine cronologico che ha voluto favorire nell’offrire quest’opera, stralci di documenti considerati “rari e introvabili”. Non si tratta di semplici citazioni ma di varie annotazioni sempre più particolareggiate, sempre più esito di attente e appassionate ricerche e catalogazioni che hanno richiesto anni di studi e impegno.

Gli attenti lettori, probabilmente vi troveranno alcune inevitabili ripetizioni concettuali pur se espressi in contesti diversi ma sempre col taglio fenomenologico. Inoltre l’autore ha mantenuto il più possibile intatte le citazioni per salvaguardarne il valore storico per evitare strumentalizzazioni da parte di revisionisti senza scrupoli.

Un’opera affidabile per il materiale contenuto che anche allo studioso non lascia sbavature o sbiadite pagine di un passato senza storia.

È chiaro dunque per tutto questo che per Emanuele Pace, il suo lavoro non è un’avventura o un capriccio, ma la realizzazione di un progetto capace di parlare e di farsi ascoltare.

Non sarà “una voce nel deserto” ma sarà un documento d’inestimabile valore utile soprattutto alle generazioni a venire.

Una cosa è certa, l’autore non si pone sullo “scranno del giudice”, ma un giudice che intende valutare attentamente le fonti, prima di acquisirle a piene mani. Una riprova, questa, di un Pace studioso oltre il limite del ricercatore/raccoglitore.

Dott. Christian E. Maccarone
Presidente del Centro Studi Storico-Sociali Siciliani
Tourcoing (F) 24 settembre 2012

INDICE II° VOLUME

CAPITOLO V
1925 un anno di speciale attività e l’inizio della repressione fascista (1925) - La prima importante visita pastorale - Milano - Vicenza - Udine - Porto Sant’Elpidio (AP) - Ofena (AQ) - Pratola Peligna (AQ) - Ortona (CH) - Lentella (CH) - Cerignola (FG) - Bernalda (MT) - Messina - Floridia (SR) - Canicattini Bagni (SR) - Siculiana (AG) - Alimena (PA) - Napoli - Roma - Marradi – Firenze (FI) - Savona (SV) - Torino - Reazione positiva alla visita pastorale - Commemorazione – 8 aprile 1925 - La prima assemblea degli Studenti Biblici in Italia - La stampa WTS-IBSA e la sua distribuzione in Italia - Inizio delle vessazioni fasciste contro gli Studenti Biblici .Primo arresto di due Studenti Biblici – 22 settembre 1925 - Primo rapporto ufficiale WTS di servizio degli Studenti Biblici - Rientri degli Studenti Biblici in Italia – 1925 - Note

CAPITOLO VI
Fine dell’opera colportrice in Italia (1926) - Restrizioni per gli Studenti Biblici in Italia - Roseto degli Abruzzi una prima indagine - Le Leggi “fascistissime” 1925-1927 - Il Tribunale Speciale per la Difesa dello Stato - Il confino di P.S. – “La villeggiatura” - Riorganizzazione dei vertici di P.S. - L’ Ovra, espressione di Bocchini, volontà di Mussolini - Il Casellario Politico Centrale - Opera nazionale balilla
Ultime esperienze e fine nell’opera evangelizzatrice organizzata - Rapporto commemorazione 1926
Rapporto generale sulla commemorazione delle classi di lingua italiana negli Usa – 1926 - Rapporto annuale del servizio in Italia – 1926 - Rapporto nel campo di lingua italiana negli Usa - 1926 - Rapporto Annuario WTS inglese 1927 - Rientri di Studenti Biblici in Italia – 1926 - Note

CAPITOLO VII
Le autorità centrali dello Stato totalitario ostili alla stampa WTS-IBSA (1927) - Rosselli E. Olimpio - Aprile 1927 – Autorizzazione negata sequestro stampa - Perquisizione nell’Ufficio filiale WTS a Pinerolo - Indagini in Italia - Indagini negli Usa - Rapporto Annuario WTS inglese 1928 - Rientri di Studenti Biblici in Italia – 1927 - Note

CAPITOLO VIII
Dentro la repressione la censura della stampa WTS-IBSA (1928) - Sequestri della stampa WTS-IBSA - Sequestro nell’ufficio Poste Ferrovia di Bologna - Rapporto sull’IBSA - Diffidato il responsabile italiano WTS Cuminetti Remigio - Divieto d’introduzione della stampa WTS-IBSA in Italia - Bando della rivista La Torre di Guardia - 1° dicembre 1928 la prima grande indagine - Rapporto Annuario WTS inglese 1929 - Note


CAPITOLO IX
Dalla repressione alla persecuzione (1929) - La chiesa cattolica strumento di Governo - I “Culti Ammessi” - Dalla repressione alla persecuzione - 1° maggio 1929 la seconda grande indagine - 24 maggio 1929 la terza grande indagine - Sequestro elenco abbonati anno 1929 - 1° novembre 1929 la quarta grande indagine - Rapporto Annuario WTS inglese 1930 - Note

CAPITOLO X
Indicazioni dal Dipartimento italiano WTS (1930) - 18 febbraio 1930 la quinta grande inchiesta - Indicazioni dal Dipartimento italiano WTS - 1930 rientri di Studenti Biblici - Le adesioni agli Studenti Biblici dal 1925 al 1930 - Rapporto Annuario WTS inglese 1931 - Note

CAPITOLO XI
La Stampa WTS-IBSA, in Italia (1925-1930) - Note