2 DVD con 1050 IMMAGINI DEL NOME DI DIO YeHoWaH

2 DVD con 1050 IMMAGINI DEL NOME DI DIO YeHoWaH

2 DVD con 1050 IMMAGINI DEL NOME DI DIO YeHoWaH

Il Nome a dx 250

GENNAIO 2017
Focus Il Nome di Dio 250
 Che differenza con gli accademici sinceri
 che invece lo conoscono!

NEI SECOLI PASSATI, IL NOME YeHoWaH (Jehowah)
VENIVA USATO ESTESAMENTE

IN TUTTA EUROPA COME SI VEDE

Oggi invece c'è il Vaticano che VIETA di usare questo Nome.
Anche i protestanti e tutti gli altri, non sono da meno!

 


PERSONE RELIGIOSE INSINCERE:
"Come si fa a essere AMICI di una persona se non la si CONOSCE per NOME"?

(Salmo (83:13÷18)
Tu Solo Sei Altissimo 430

2 DVD con 1050 IMMAGINI DEL NOME DI DIO YHWH [YeHoWaH]

QUESTE SONO 15 DELLE OLTRE 1050 IMMAGINI CONTENUTE NEI 2 DVD

(Nei secoli passati gli umani conoscevano il Nome di Dio. Oggi invece molti umani "non conoscono affatto la differenza fra la destra e la sinistra" (Giona 4:11), figuriamoci il Nome di Dio!)




Dio-100
1
- YeHoWaH (JEHOwAH) dice:
"ONORERÓ quelli che mi ONORANO"

(1 Sam. 2:30)


IL nome proprio di Dio
, scritto dal 1513 a.e.v.
fino ai nostri giorni

1-tetragramma-1202-tetragramma-1203-tetragramma-120
4-tetragramma-1205-tetragramma-120
Oggi tradotto Yahvè (Bibbia Monsognor Garofalo)
o Geova (Bibbia dei TdG)

UNA CONSIDERAZIONE

Scrivendo di com'è costituita una Persona umana, (composta da 100 miliardi di cellule costutuite da semplici elementi della terra), Andrée Goudot e Didier Bertrand, membri dell’Accademia francese dell’Agricoltura, dicono: “In tutti gli organismi viventi studiati, oltre a carbonio, ossigeno, idrogeno, azoto, fosforo, calcio, zolfo, cloro, magnesio, potassio e sodio, può ritenersi un fatto provato la presenza dei seguenti elementi: sei elementi non metallici: fluoro, bromo, iodio, boro, arsenico e silicio; un elemento di transizione: il vanadio; tredici metalli: ferro, zinco, manganese, rame, nichel, cobalto, litio, rubidio, cesio, alluminio, titanio, cromo, molibdeno, e probabilmente anche stagno, piombo, argento, gallio, stronzio e bario”.
Se pensate che la combinazione di tutti questi elementi neutri generi creature senzienti, come siamo ognuno di noi, questo è qualcosa che la mente umana non può afferrare. Si può solo affermare che è straordinario e sbalorditivo!
Quindi chi si ferma e riflette, si chiede: ma chi ha fatto tutto ciò? Ebbene la scienza obiettiva riconosce che non può essere che il progetto di un Creatore! Siete d'accordo? La Bibbia lo identifica, e riporta il suo Nome personale oltre 7000 volte, scritto con quattro lettere (come vedete) e definito dagli studiosi, TETRAGRAMMA!
Sarà una sorpresa interessante vedere tutte le foto dei manufatti che attestano la veridicità della Bibbia e che spingono oltre 8 milioni di persone a far conoscere chi è colui che si è dato questo Nome, cosi da imparare ad amarlo e ringraziarlo perchè ha preso tutti questi elementi e ci ha fatto essere uomo o donna con uno scopo: come fà il bambino che vuole bene a suo padre..., rallegrandolo!


Oltre 1050 foto di Y
eHoWaH (JEHOWAH)
su manufatti
dei passati
5 sec., tuttora esistenti


Pres.-2-DVD-Nome-720

RETROCOPERTINA DVD

Abbiamo raccolto in 2 DVD audio/video, oltre 1050 foto che mostrano come veniva usato nel passato il nome di YHWH
Guardando l'universo visibile, il salmista Davide fu spinto a scrivere: "I cieli dichiarano la gloria di Dio ... Non ci sono detti, e non ci sono parole; non si ode voce da parte loro". Eppure il loro "splendore", la loro "potenza" e la loro "gloria" lasciano senza fiato le creature umane che possiedono intelligenza morale e sono oneste intellettualmente.
In modo simile, questi 2 DVD contengono oltre 1050 foto di manufatti sui quali è riportato il Nome di colui che ha fatto i cieli e la terra. Benchè "non si ode la voce da parte loro", nei passati secoli, hanno reso testimonianza all'umanità che il nome del "solo vero Dio" era "YHWH" (Devoto-Oli:Geova).
Avrete modo di vedere come nei secoli passati, in 35 nazioni della terra, il nome del "solo vero Dio", YHWH, veniva usato estesamente in tutte le attività umane. Oggi invece, ci sono addirittura grandi istituzioni religiose che cercano in tutti i modi di nasconderlo o ignorarlo!
Sarà una sorpresa interessante vedere le 1050 foto di questo nome, che attestano la veridicità della Bibbia che lo riporta oltre 7000 volte e che spingono oltre 8 milioni di persone a farlo conoscere in tutto in mondo.

Le 35 Nazioni

1 DVD: Africa, Austria, Belgio, Brasile, Canada, Egitto, Equador. Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Inghilterra, Irlanda, Islanda, Israele, Italia, Lussemburgo, Marocco, Messico, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Rep. Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Stati Uniti, Sri Lanka, Svezia, Svizzera, Tunisia, Ucraina, Ungheria.

2 DVD: Danimarca

Dio-100
2 -
YeHoWaH (JEHOWAH) dice:

"ONORERÓ quelli che mi ONORANO,

e quelli che mi disprezzano
saranno di poco conto
"

(
1 Sam. 2:30)

1-tetragramma-1202-tetragramma-1203-tetragramma-120
4-tetragramma-1205-tetragramma-120


LEGGETE INVECE COSA HA DECISO IL VATICANO,

NEL GIUGNO DEL 2008,
SULL'USO DEL NOME DI DIO

Comitato per il Culto Divino sull'uso del Nome di Dio nella sacra liturgia. Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti

Città del Vaticano, 2008/06/29

Eminenza/Eccellenza,
La Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ha inviato la qui allegata lettera contenente alcune direttive sull'uso del 'Nome di Dio' nella sacra liturgia. Diamo il benvenuto a questa guida all'uso di una particolare terminologia per il Nome Divino, in quanto aiuta a prestare attenzione all'accuratezza teologica del nostro linguaggio e all'appropriata riverenza, così forte nella nostra tradizione, al Nome di Dio.
Mentre le direttive contenute qui non costringono ad alcun cambiamento dei testi ufficiali liturgici, come il lavoro continuo di traduzione del Missale Romanum, editio typica tertia che già segue lo spirito delle direttive, un impatto potrebbe verificarsi dall'uso di sezioni particolari di musica liturgica nel nostro paese e nella composizione di testi variabili come l'Intercessione Generale per la celebrazione della Messa e degli altri sacramenti.
Questa istruzione della Congregazione offre anche l'opportunità per una catechesi ai fedeli, come incoraggiamento a mostrare riverenza per il Nome di Dio nella vita quotidiana, ponendo un'enfasi sul linguaggio come atto di devozione e di culto.
In Cristo,
Rev. Arthur J. Serratelli, Vescovo of Paterson, Presidente

CONGREGATIO DE CULTU DIVINO ET DISCIPLINA SACRAMENTORUM Prot. No. 213/08/L

Lettera alle Conferenze episcopali sul 'Nome di Dio'

Eminenza/Eccellenza, Su direttiva del Santo Padre, in accordo con la Congregazione per la Dottrina della Fede, questa Congregazione per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti ritiene conveniente comunicare alle Conferenze episcopali quanto segue, riguardo alla traduzione e pronuncia, in contesto liturgico, del Nome Divino significato nel sacro tetragramma, ed un certo numero di direttive.

I. Esposizione

1. Le parole della Sacra Scrittura contenute nell'Antico e nel Nuovo testamento esprimono verità che trascendono i limiti imposti dal tempo e dallo spazio. Esse sono la Parola di Dio espressa in parole umane e per mezzo di tali parole di vita, lo Spirito Santo introduce i fedeli alla conoscenza della verità completa ed intera in modo tale che la Parola di Cristo viene ad abitare nel fedele in tutta la sua ricchezza (cf. Gv 14:26; 16:12,15).
Affinché la Parola di Dio scritta nei sacri testi sia conservata e trasmessa in maniera integrale e fedele, ogni traduzione moderna del libro della Bibbia mira ad essere una trasposizione fedele ed accurata dei testi originali. Un tale sforzo letterario richiede che il testo originale sia tradotto con la massima integrità ed accuratezza, senza omissioni o addizioni per quel che riguarda il contenuto, e senza introdurre glosse esplicative o parafrasi che non appartengono al testo stesso.
Riguardo al Nome di Dio, i traduttori devono usare la più grande fedeltà e rispetto. In particolare, è dichiarato nell'Istruzione Liturgiam authenticam (n. 41): in accordo con una immemore tradizione, già evidente nella versione dei 'Settanta' sopra menzionata, il Nome di Dio Onnipotente espresso dal tetragramma ebraico e reso in latino con la parola Dominus, deve essere tradotto in qualunque vernacolo da una parola di significato equivalente (Iuxta traditionem ab immemorabili receptam, immo in (...) versione “LXX virorum” iam perspicuam, nomen Dei omnipotentis, sacro tetragrammate hebaraice (sic) expressum, latine vocabulo “Dominus” in quavis lingua populari vocabulo quodam eiusdem significationis reddatur.”)
Nonostante questa chiara norma, in anni recenti è invalsa la pratica di pronunciare il Nome proprio del Dio di Israele, conosciuto come santo o divino tetragramma, scritto con quattro consonanti dell'alfabeto ebraico nella forma (testo ebraico: Yod-Hay-Vav-Hay), YHWH. La pratica di vocalizzarlo si trova sia nella lettura dei testi biblici che nel Lezionario, come anche nelle preghiere e negli inni, e ricorre in diverse forme scritte e parlate, come, per esempio, “Yahweh,” “Yahwe”, “Jahweh,” Jahwe,” “Jave,” “Yehovah,” etc. Pertanto, con la presente lettera, è nostra intenzione esporre alcuni fatti essenziali che soggiacciono alla norma menzionata e stabilire alcune direttive da osservare in questa materia.

2. La venerabile traduzione greca dell'Antico Testamento, chiamata Settanta, mostra una serie di appellativi divini tra i quali vi è il sacro Nome di Dio rivelato nel tetragramma YHWH ((Hebrew text: Yod-Hay-Vav-Hay)). Come espressione dell'infinita grandezza e maestà di Dio, fu ritenuto che fosse impronunciabile e perciò fu sostituito nella lettura della Sacra Scrittura mediante l'uso di un nome alternativo: "Adonai", che significa "Signore."
La traduzione greca dei Settanta, datata all'ultimo secolo prima dell'era Cristiana, ha regolarmente reso il tetragramma ebraico con la parola greca 'Kyrios', che significa 'Signore'. Poiché il testo della Settanta ha costituito la Bibbia della prima generazione dei cristiani di lingua greca, nella cui lingua furono scritti tutti i libri del Nuovo Testamento, anche questi cristiani dal principio non pronunciarono mai il tetragramma divino. Qualcosa di simile succedeva anche per i cristiani di lingua Latina, la cui letteratura iniziò ad emergere dal secondo secolo, come la Vetus Latina prima e la Vulgata di San Girolamo poi, affermano: anche in queste traduzioni il tetragramma era regolarmente sostituito dalla parola latina "Dominum", corrispondente sia all'ebraico "Adonai" che al greco "Kyrios". Lo stesso accade per la recente Neo-vulgata che la Chiesa utilizza nella Liturgia.
Questo fatto ha avuto importanti implicazioni per la stessa Cristologia del Nuovo Testamento. Infatti, quando San Paolo, riguardo alla crocifissione, scrive che "Per questo Dio lo ha sopraesaltato ed insignito di quel Nome che è superiore a ogni altro nome" (Fil 2,9), egli non intende altro che il nome "Signore", per cui continua: "ogni lingua proclami, che Gesù Cristo è Signore" (Fil 2:11; cf. Is 42:8: “Io sono il Signore; questo è il mio nome").
L'attribuzione di questo titolo al Cristo Risorto corrisponde esattamente alla proclamazione della sua divinità. Il titolo, infatti, diventa intercambiabile tra il Dio d'Israele e il Messia della fede cristiana, anche se non è di fatto uno dei titoli utilizzati per il Messia d'Israele. In senso strettamente teologico questo titolo si trova già, per esempio, nel primo Vangelo canonico (cf. Mt 1:20: “L'angelo del Signore apparve a Giuseppe in sogno") e qui appare come una regola per le citazioni dell'Antico testamento nel Nuovo (cf. At 2:20: “Il sole si trasformerà in tenebre … prima che venga il giorno del Signore" (Gl 3:4); 1 Pt 1:25: “la parola del nostro Dio rimarrà in eterno (Is 40:8)). In ogni caso, in senso propriamente cristologico, a parte il testo citato in Fil 2,9-11, si ricordano Rom 10:9 (“se tu professerai con la tua bocca Gesù come Signore, e crederai nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato da morte, sarai salvato”), 1 Cor 2:8 (“non avrebbero crocifisso il Signore della gloria”), 1 Cor 12:3 (“nessuno può dire: «Gesù Signore», se non in virtù dello Spirito Santo”) e la formula frequente che si riferisce ai cristiani che vivono "nel Signore" (Rm 16:2; 1 Cor 7:22; 1 Tes 3:8; etc.).

3) Da parte della Chiesa, evitare di pronunciare il tetragramma del nome di Dio ha, perciò, le sue ragioni. A parte il motivo puramente filologico, c'è anche quello di restare fedeli alla tradizione della Chiesa degli inizi, che mostra come il tetragramma sacro non fu mai pronunciato nel contesto cristiano, né tradotto in nessuna delle lingue in cui la Bibbia è stata tradotta.

II. Direttive:
Alla luce di quanto esposto, dovranno essere osservate le seguenti direttive:

1) Nelle celebrazioni liturgiche, nei canti e nelle preghiere, il nome di Dio nella forma del tetragramma YHWH non deve essere né usato né pronunciato.

2) Per la traduzione dei testi biblici in lingua moderna, destinata all'uso liturgico della Chiesa, dev'essere seguito quanto già prescritto nel n. 41 della Istruzione 'Liturgiam authenticam', cioè che il tetragramma divino venga reso col suo equivalente Adonai/Kyrios: “Lord”, “Signore”, “Seigneur”, “Herr”, “Señor”, etc.

3) Traducendo, in contesto liturgico, testi in cui siano presenti, uno dopo l'altro, sia il termine ebraico 'Adonai' che il tetragramma YHWH, il primo deve essere tradotto con 'Signore' e il secondo con 'Dio', similmente a quanto avviene nella traduzione greca dei Settanta e nella traduzione latina della Vulgata.

Dalla Congregazione per il Culto divino e la Disciplina dei Sacramenti, 29 giugno 2008

Francis Card. Arinze, Prefetto
Albert Malcolm Ranjith, Arcivescovo, Segretario
(Traduzione a cura del SIDIC-Roma)

Fonte: http://www.sidic.org/fr/docOnLineView.asp?class=Doc00634


Questo è ciò che scrive il Vaticano,

che dice di guidare il 'popolo di Dio'!?

Dio-100

3 - Ai "veri adoratori" YeHoWaH (JEHOwAH) promette che nel "tempo della fine"

"Quelli che avevano timore di Geova parlarono gli uni con gli altri, ciascuno col suo compagno, e Geova prestava attenzione e ascoltava. E si cominciò a scrivere dinanzi a lui un libro di memorie per quelli che avevano timore di Geova e per quelli che pensavano al suo nome" (Mal. 3:16)

Si stà scrivendo anche il tuo nome,
in vista della prossima "grande tribolazione?"
grande-tribolazione-720


Ma i primi cristiani usavano il nome di Dio?

Ecco cosa scrive il prof. George Howard


"Nel I secolo E.V., ai giorni degli apostoli di Gesù, in molti paesi furono formate congregazioni cristiane. I componenti di quelle congregazioni si riunivano regolarmente per studiare le Scritture. Nelle copie di cui disponevano compariva il nome Geova?

Essendo ormai il greco una lingua internazionale, molte congregazioni usavano la Settanta, traduzione greca delle Scritture Ebraiche completata nel II secolo a.E.V. Alcuni studiosi affermano che la traduzione della Settanta, sin dalla stesura originale, sostituì il nome di Dio con il titolo Kyrios, termine greco per “Signore”. I fatti però indicano che le cose stanno diversamente.
I frammenti qui riprodotti contengono brani della Settanta databili dal I secolo a.E.V. in poi. In essi è chiaramente visibile il nome Geova, rappresentato nel testo greco dalle quattro lettere ebraiche (YHWH), o Tetragramma. Il prof. George Howard ha george howardscritto: “Abbiamo tre diverse copie precristiane della Settanta greca e in nessun caso il Tetragramma viene tradotto kyrios, né in alcun altro modo. Possiamo ormai affermare quasi con certezza che prima, durante e dopo il periodo neotestamentario gli ebrei erano soliti scrivere il nome divino... nel testo greco della Scrittura”. — Biblical Archaeology Review.
Gli apostoli e i discepoli di Gesù usarono il nome di Dio nei loro scritti ispirati? Il professor Howard ha rilevato: “Laddove nella Settanta usata e citata dalla chiesa neotestamentaria compariva il nome divino in caratteri ebraici, gli scrittori del Nuovo Testamento includevano senza dubbio il Tetragramma nelle loro citazioni”.
Quindi possiamo tranquillamente concludere che i primi cristiani potevano leggere il nome di Dio sia nelle traduzioni delle Scritture Ebraiche che nelle copie delle Scritture Greche Cristiane".
(Wotch Tower Bible and Tract Socety of Pennsylvania 1/7-7-2010)

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Manoscritti della Settanta, scritti in lingua greca,
che riportano il nome di Dio in caratteri ebraici

Dio-1004 - Con le successive informazioni,
i detrattori del Nome di Dio
...
come scrive Davide,"provino vergogna e siano turbati per tutti i tempi. E siano confusi e periscano; Affinché conoscano che tu, il cui nome è (JHWH) Geova,Tu solo sei l’Altissimo su tutta la terra" (Salmo 83:17-18 TNM)



Trascrizioni del tetragramma
nelle versioni italiane della Bibbia

La Biblia di Antonio Brucioli, 1530 rev. 1551. Protestante.

Usa Signore tranne in Esodo 6:3 dove usa Ieova.
Nella revisione del 1562 stampata dall’editore Francesco Durone la forma 'Iehova' o 'Iehovah' ricorre decine di volte. Esempio Genesi 28:13

La Sacra Bibbia di Giovanni Diodati. 1607 riedita 1946. Protestante.
Usa Signore. In alcune edizioni riporta il nome di "Geova" nell'intestazione di pagina 584 e nella sovrascritta di Isaia 41.

Sacra Bibbia di Antonio Martini, 1778 riedita 1963. Cattolica.
Usa Signore. Nella nota di Esodo 3:14-15 ha Jehovah

Versione Riveduta di Giovanni Luzzi, 1925 riedita 1966. Protestante.
Usa Eterno. Nelle note a Esodo 3:15 e 6:3 usa la forma Jahveh. Nella nota a Matteo 1:21 usa la forma Gèova.
In Genesi 22:14 ha Iehovah come parte di un nome composto.(1)

La Bibbia, Eusebio Tintori, 1945. Cattolica.
Usa Signore. Nelle note ha Jahve.

La Sacra Bibbia, Ricciotti. 1955. Cattolica.
Usa sempre Signore e ha Jahvè in alcune note come Esodo 3:14; 6:2,3; Gioele 3:12; Giona 4:10,11.

La Bibbia, Edizione Paoline. ediz. 1958 e seguenti. Cattolica.
Usa Signore tranne in Esodo 6:2-3 (e relativa nota) e Geremia 1:6 dove usa Jahvé (ediz. 1958 e seguenti).
Usa Jahvé In salmo 83:19, al posto di "Il Signore" delle edizioni precedenti (ediz. 1970 e seguenti).
A seconda delle edizioni usa Jhwh nelle parentesi nel testo di Esodo 6:3 (ediz. 1997).

La Bibbia a cura di Fulvio Nardoni, 1960. Cattolica.
Il nome Jahweh vi ricorre più volte nel testo ad esempio in Esodo 6:2,3,6,8; Isaia 1:24; 3:1; 10:33; 26:4; 40:10; 51:22; 61:1; ecc..

La Sacra Bibbia, Pontificio Istituto Biblico 1961. Cattolica.
Oltre a Signore usa varie volte nel testo Jahve, ad esempio in Esodo 3:15; 6:2; Salmo 83:19.

La Sacra Bibbia ed. Garzanti imprimatur 1964. Cattolica.
Usa "Yahvè", es. pag 952 Salmo 83:19 ed altre;

La Bibbia di Mons. Garofalo, 1964. Cattolica.
Usa sempre Jahve, ma solo nell'Antico Testamento. Nel Nuovo Testamento tale nome non viene mai riportato anche quando sono citati versetti biblici dell'Antico Testamento in cui il nome compare, ne è un esempio Luca 4:18 in cui Gesù legge Isaia 61:1.

Traduzione del Nuovo Mondo delle Sacre Scritture. Testimoni di Geova. 1967 ed. riv. 1987. Usa sempre Geova.

La Bibbia Concordata, 1968. Interconfessionale.
Rende Signore tranne Salmo 83:19 dove usa Iavè.

La Sacra Bibbia, Galbiati, Penna e Rossano. Cattolica. 1968.
Usa sempre Iahvé.

La Sacra Bibbia CEI, 1974. Cattolica.
Rende Signore. Nella nota in calce a Esodo 3:14,15 ha JHWH. Nella nota a 1 Maccabei 3:18 usa Jahveh.


La Bibbia di Gerusalemme, 1974. Cattolica.
Ha lo stesso testo della CEI. Nelle note menziona Jahveh, come quelle su Esodo 3:13, Isaia 42:8, ecc. (Il testo originale francese, La Bible de Jérusalem, usa sempre Yahvé)

Nuovissima Versione della Bibbia Edizione Paoline. 1967-1980. Cattolica.
Usa Signore. Nella nota ad Esodo 6:2-8 usa Jahveh.

La Nuova Diodati. Protestante. 1991.
Usa sempre Eterno. Nella prefazione usa Jehovah e Yah. In nomi composti come Genesi 22:14 usa Jehovah.

Il libro di Isaia, Moraldi. 1994. Cattolica.
Usa sempre Jhwh.

La Bibbia. Versione Nuova Riveduta, Società Biblica di Ginevra. 1994. Protestante.
Rende il tetragramma con 'SIGNORE' tutto in maiuscolo per distinguerlo dalla parola ebraica signore "adhonai". Nella prefazione usa YHWH.

La Bibbia, Oscar Mondadori. 2000. Aconfessionale.
Usa sempre Jhwh.

La Sacra Bibbia, ed. dott. Armando Curcio, 1866, versione mons. Antonio Martini arciv. Firenze.
alla pagina 50 in Esodo capitolo 3 versetto 14 usa Adonai, ma nella nota dice:"Denotasi con questo nome, che si pronuncia Jehovah,..."

1. Iehovah-jireh, L'Eterno vede o provvede.

Quelle poche persone che oggi hanno intelligenza morale ed emotiva, e quindi sono oneste intelletualmente, con queste informazioni, diranno: Alleluja! (che significa = Lodate Yah o Geova). Prossimamente, durante la "grande tribolazione", come dice l'apostolo Paolo, "Chiunque invoca il nome di YeHoWaH (Jeovah o Geova) sarà salvato " (Rom. 10:13)

E tu che dici "non ho bisogno di nulla" (Riv. 3:17), pensi di superarla con le tue sole proprie forze? Il sovrumano Gesù Cristo dice a te: "ma non sai d’essere miserabile e infelice e povero e cieco e nudo, ti consiglio di comprare da me oro raffinato dal fuoco affinché tu divenga ricco, e abiti bianchi affinché tu sia vestito e affinché la vergogna della tua nudità non sia manifesta, e collirio per ungere i tuoi occhi affinché tu veda" Riv. 3:17-18)

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