TRATTATO DI MEDICINA E "PSICOLOGIA" TRADIZIONALE CINESE - Riflessioni, critica e approfondimento

TRATTATO DI MEDICINA E "PSICOLOGIA" TRADIZIONALE CINESE - Riflessioni, critica e approfondimento

RETROCOPERTINA

Il presente trattato ha un duplice obiettivo: descrivere accuratamente la teoria dell'antica conoscenza medica/psicologica cinese ed arricchire tale sapere offrendone un interessante ed innovativo ampliamento, specie sul fronte psicologico. Tali aspirazioni si giustificano in parte dalla necessità di rendere accessibile al lettore occidentale un sapere dotato di un linguaggio spesso arcano e perciò soggetto a fraintesi teorico-pratici e, in secondo luogo, perché la Medicina Tradizionale Cinese, essendo un sapere che si presenta disomogeneo e incompleto, sembra attendere alcune delucidazioni delle quali questo volume cerca di occuparsi.
Per la ricchezza delle sue inedite informazioni questo saggio costituisce certamente un imponente riferimento per chi desidera penetrare nella complessa argomentazione della psicologia medica cinese, divenendo di grande utilità sia per i profani di MTC sia per coloro che sono versati in discipline che adottano la MTC come sfondo teorico, come per esempio lo shiatsu, la moxa, iltuinà, la digitopressione...

Introduzione: Nozioni preliminari

Cos'è la Medicina Tradizionale Cinese (MTC)? La risposta sembrerà scontata, ma è la medicina che si è sviluppata in Cina migliaia di anni fa definendosi progressivamente nel corso di diversi secoli. Questo semplice enunciato apre un' immediata conseguenza logica, quella secondo cui non ci sia un solo modo di curare o una sola pratica medica, come si è invece soliti credere pensando alla "medicina scientifica". Il fatto che la medicina ufficiale si sia innalzata al rango di depositaria universale della verità medica è solo la conseguenza di circostanze storiche che hanno dato precedenza a quelle pratiche che coincidevano maggiormente con gli interessi della scienza, dello sviluppo economico e della globalizzazione. Ma sul fronte effettivo tale scelta è arbitraria non alludendo ad alcuna presunta egemone validità. Pertanto, nonostante sia radicato nella cultura occidentale il pensare alla medicina come a quell'insieme di tecniche diagnostiche e terapiche che si sono sviluppate all' ombra della scienza, si discute oggigiorno anche di altre medicine, in particolare di MTC e di ayurveda1.
Oltre a queste tre, medicina ufficiale, MTC e ayurveda, non sembra esserci spazio per altre denominazioni portanti. Per esempio non troviamo la medicina africana, quella siberiana, australiana, coreana (eccetera). Questo non dipende dal fatto che tali popolazioni fossero prive di metodi curativi. Anzi, troviamo in tutte le culture un insieme di procedure terapiche molto simili a quelle reperibili nei tre principali modelli, vedi l'uso di erbe medicinali, l'applicazioni di fanghi e l'uso di veleni.2

Il fatto è che l'utilizzo di mezzi curati vi non è sufficiente perché si possa
parlare di un modello medico strutturato. Infatti, può chiamarsi "modello" soltanto una medicina che predispone di criteri di lettura metodici sia nella diagnosi che nella terapia. Deve trattarsi di un sistema organizzato di conoscenze che è peculiare e nel contempo sufficientemente stabile sul profilo teorico da consentire un avanzamento ordinato e coerente con delle premesse teoriche definite. La medicina africana non esiste come modello perché non ha sviluppato un sistema di lettura articolato della malattia secondo principi e regole valide non solo localmente, ma estendibili ad un vasto territorio. In Africa le cure prendono spunto da un variegato assortimento di credenze mutevoli, a volte a distanza di pochi chilometri.

Questo discorso vale anche per altre culture che non hanno saputo trovare un accordo teorico sulle procedure mediche da adottare per intervenire sulla malattia.

Diversamente, le tre principali correnti mediche sono in possesso di un coerente e ben congegnato sistema di interpretazione che concettualizza la malattia e non la cura solamente. La malattia diviene dunque oggetto di studio perdendo lentamente la sua natura caotica, superstiziosa e casuale per avvicinarsi ad una dimensione logica, dotata di senso e guidata da leggi riconoscibili alla ragione. Quando ciò accade nascono interventi mirati,
ripetibili e con presupposti di validità universale. Si parla allora di "modello" e non più di soli mezzi di assistenza medica. Il fatto che non vi sia un accordo unanime tra i tre modelli principali è una questione di carattere filosofico che non elimina la convinzione di ciascuna medicina di possedere una lettura così corretta da potere essere elargita a tutto il genere umano. Sola la medicina ufficiale è riuscita in questo intento, grazie a forze che le provengono dal potere della scienza sostenuta da una politica del progresso che domina ogni cultura umana.
Ciò nondimeno gli altri due modelli sono riusciti a guadagnarsi la fiducia di una fetta consistente di persone ritagliando si un discreto spazio nel sistema sociale occidentale, sebbene ciò sia dovuto ad una mirata volontà commerciale, più che ideologica.

Quali sono dunque le differenze metodologiche tra Medicina Ufficiale (MU) e MTC da giustificare appellati distinti? Sebbene questo tema venga sviluppato nel proseguo del presente libro, posso anticipare che ciò dipende da un diverso modo di osservare la vita dell'individuo. In occidente la visione è determinista,3 cioè fondata sulla causalità, dando vita a terapie che cercano di sopprimere ogni fenomeno che s'inscrive in ciò che si definisce malattia. L'oggetto della MU è dunque la manifestazione patologica in relazione a precise descrizioni della funzionalità dell' organismo. La conseguenza di un siffatto impianto teorico è l'adozione di terapie che intendono annientare il sintomo, sforzo questo che trova attuabilità principalmente mediante l'uso di farmaci mirati e dell'intervento chirurgico.

In Cina la visione è panoramica, fondata sulla simultaneità dei fenomeni, ovvero sul tentativo di cogliere la configurazione complessiva dei fatti. Tale impostazione ha dato vita ad un approccio olistico4 che non agisce sul sintomo, ma tenta di ripristinare l'equilibrio dell'intera unità corpo-mente.
La malattia diviene sempre il prodotto di una globalità disfunzionale e non di singoli eventi causali. Questo modello produce sistemi curati vi indirizzati al recupero generale dell'individuo, invitando non solo all'uso di erbe medicinali o di azioni curati ve come l'agopuntura, ma al cambiamento delle diverse abitudini errate che si articolano con il sintomo (vedi l'alimentazione o le emozioni).

NOTE

1.La medicina che si è sviluppata in India.
2.Si noti che il termine "farmaco" deriva dal greco "phàrmakon" che significa sia medicamento che veleno.
3.Visione secondo lo quale tutti i fenomeni dell'universo sono il risultato di cause antecedenti.
4.L'olismo è lo teoria secondo lo quale l'organismo costituisce una totalità organizzata non riconducibile alla semplice somma delle parti componenti. La visione olistica apre dunque lo ricerca sull'interazione tra mente, corpo e leggi cosmiche con cui l'uomo deve confrontarsi e in parte vi dipende.

INDICE

Titoli

Ringraziamenti
Indice
Prefazione
Introduzione: A) nozioni preliminari
B) Premessa di fondamento

Parte 1: Fondamenti Generali

Cap. 1 Espansione ed errori
Cap. 2/a) Il sapere, la Tradizione, la fiducia
Cap. 2/b) Linguaggio a parte
Cap. 2/c) Come introdurre la psicologia
Cap. 2/d) Validità delle teorie psicologiche

Cap. 3/a) Perno storico della letteratura
Cap. 3/b) Le Scuole

Cap. 4/a) Filosofia e medicina in occidente
Cap. 4/b) Prospettive di osservazione
Cap. 4/c) Il tempo logora i principi

Seconda Parte: Teoria Generale

Cap. 1/a) Yin- Yang - Aspetti descrittivi
Cap. 1/b) Yin - Yang - Aspetti pratici

Cap. 2/a) Cinque Movimenti
Cap. 2/b) Cosa si intende per "Legge"
Cap. 2/c) La quinta stagione
Cap. 2/d) Aspetti descrittivi delle 5 Fasi
Cap. 2/e) Prime correlazioni
Cap. 2/f) I Cinque Movimenti e la psiche

Cap. 3) Le 5 Fasi: Aspetti Descrittivi
Cap.3/a) Legno
Cap.3/d) Fuoco
Cap.3/g) Terra
Cap.3/k) Metallo
Cap.3/n) Acqua

Cap. 4) 5 Movimenti: Problemi
Cap.4/A Problema 1: Emozioni e Movimenti
Cap.4/B Problema 2: Sensi e sessualità
Cap.4/C Problema 3: comunicazione e 5 Fasi

Cap. 5) Cinque Sostanze Fondamentali
Cap.5/A) Interazione delle 5 Sostanze

Cap. 6) Zang-Fu - Organi - Visceri
Cap.6/A) Organi anatomici ed energetici
Cap.6/B) Differenza tra Zang e Fu
Cap.6/C) Tipologie di sindromi
Cap.6/D) Funzione degli Zang-Fu

Cap. 7) Fegato - Movimento Legno
Cap. 7/19) Vescica Biliare
Cap. 7/25) Cuore
Cap. 7/38 Intestino tenue
Cap. 7/44) Ministro del Cuore
Cap. 7/49 Milza
Cap. 7/64) Stomaco
Cap. 7/72) Polmone
Cap. 7/82) Intestino Crasso
Cap. 7/86) Reni (Shen)
Cap. 7/99) Vescica
Cap. 7/104) Triplice Riscaldatore

Cap. 8) I meridiani - Jing Luo Mai
Cap.8/a) I meridiani
Cap.8/b) Divisione dei meridiani
Cap.8/c) I Sei livelli energetici
Cap.8/d) Circolazione energetica

Cap. 9) Descrizioni delle 6 Energie
Zu Tai Yang
Shou Tai Yang IT
Zu Shao Yang VB
Shou Shao Yang TR
Zu Yang Ming S
Shou Yang Ming IC
Shou tai yin P
Zu tai yin M
Shoujue Yin MC
Zu Jue Yin F
Shou Shao Yin C
Zu Shao Yin R

Cap. 10) Ciclo Circadiano
Cap. 10/b) Cronobiologia Zang-Fu
Cap. 10/c) Regola mezzogiorno/mezzanotte

Cap. 11) Cicli Sheng - Ke - Rae
Cap. 11/a) Metodi operativi dei Cicli
Cap. 11/b) Punti Shu Antichi
Cap. 11/c) Percorso dei meridiani e punti

Cap. 12) Le 5 Fasi: concetti supplementari
Cap. 12/a) Legno
Cap. I2/b) Fuoco
Cap. I2/c) Terra
Cap. I2/d) Metallo
Cap. 12/e) Legno

Cap. 13) I 5 Movimenti e surrogati
Cap. 13/a) Surrogati del Legno
Cap. 13/b) Surrogati del Fuoco
Cap. 13/c) Surrogati della Terra
Cap. 13/d) Surrogati del Metallo

Cap. 14) Applicazioni

Appendice 1: Hun e Po
Appendice 2: Karma e Po
Appendice 3: Tatuaggi e significati

Indice analitico

Bibliografia

Ultima modifica il: Mar 18, 2018
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