ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO

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ARTICOLI DI TUTTO IL NEGOZIO (249)

VOL. X - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: Il XVIII secolo e uno sguardo sul periodo successivo

L'Autore Karlheinz Deschner (Bamberga, 23 maggio 1924) è uno storico e scrittore tedesco. Si è distinto principalmente per le sue opere storiografiche di natura critica nei confronti della chiesa cattolica e del cristianesimo, in particolare la sua Storia criminale del cristianesimo, prevista in 10 tomi.

collana-crimini-9-vol.-580
Retrocopertina
Dio cammina nelle scarpe del Diavolo. Questo pensiero ha determinato il mio lavoro, la mia vita», scrive Karlheinz Deschner nel primo volume della «Storia criminale del Cristianesimo», che appare nel 1986. Ispirato da questa immagine, Deschner aveva offerto la «Storia criminale» alle edizioni Rowohlt già nel 1970: 320 pagine che dovevano uscire nel 1973. In seguito sarebbero diventate qualcosa di molto più grande: un'opera monumentale, prevista in dieci volumi. E adesso, più di un quarto di secolo dopo l'uscita del primo volume, egli l'ha completata.
Dalla preistoria pagana ed ebraica del cristianesimo, attraverso la Chiesa antica, fino alle crociate; dalla caccia alle streghe nel medioevo, attraverso il genocidio in America Latina fino alla conclusiva separazione di Chiesa e stato, l'Opus magnum di Deschner presenta in circa 6000 pagine un incomparabile lavoro di ricerca. Scritti in modo brillante, questi dieci volumi espongono, grazie ad intensi studi, fatti accertati che non vengono contestati neanche dagli avversari di Deschner.
Il presente decimo volume è dedicato al tramonto del papato e alla graduale separazione di Chiesa e stato, nella preistoria della quale vengono di nuovo versati, in continui conflitti, fiumi di sangue, come per esempio nella lotta del potere cristiano e di quello temporale per la Scandinavia, oppure, più a sud, nelle battaglie del principe Eugenio, il «custode della cristianità» assetato d'oro. Anche questo volume conferma con il suo piacere del dettaglio, con la sua esattezza e il suo rigore critico, come Deschner possa essere a buon diritto considerato il «pensatore più intransigente dell'ambito culturale di lingua tedesca» (Die Weltwoche) - e il più importante critico della Chiesa del nostro tempo.
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Ma ammettiamo - così scrissi già molto tempo fa e adesso vorrei ripeterlo, non solo perché mi fruttò un processo (archiviato per irrilevanza penale) ... - ma ammettiamo che gli ideali del vangelo siano assai elevati e che non si possano condannare la Chiesa e i cristiani perché non realizzano questi ideali del tutto, non a metà o, se volete, ancora meno. Ma si concepisce il concetto di umano, troppo umano in maniera eccessivamente ampia quando secolo dopo secolo, millennio dopo millennio si realizza esattamente il contrario, in breve, quando per tutta la propria storia ci si dimostra come la quintessenza, l'incarnazione personificata e l'assoluta vetta della criminalità della storia universale! Una criminalità accanto alla quale perfino un ipertrofico aguzzino come Hitler appare quasi come un galantuomo, poiché egli almeno predicò fin dall'inizio la violenza e non, come la Chiesa, la pace! ...
... Dove altro esiste questa miscela soffocante di ululati di lupi e fiautate invocazioni di pace, annunci natalizi e roghi ardenti, leggende sacre e storie di carnefici? Dove le universali tiritere sull'amore e l'odio che inghiotte praticamente ogni cosa? Dove una religione che per amore uccide, per amore tortura, per amore rapina, estorce, disonora, calunnia e condanna? È diventata la grande, beatificante prassi del Cristianesimo, la peste dilagante dei millenni. In una parola: il Cristianesimo è diventato l'Anticristo. Quel diavolo che ha dipinto alle pareti, era lui stesso! Quel male che ha preteso di combattere, era lui stesso! Quell'inferno del quale ha agitato la minaccia, era lui stesso! Di tutti i mali è diventato il male peggiore: non perché gli altri fossero stati meno cattivi, ma perché non poterono esserlo così a lungo, così intensivamente, perché non raggiunsero un tale potere sul popolo, il quale attraverso stregonerie, attraverso latino e menzogne, con pathos pastorale, i gesti della sacralità, gli orrori e le delizie dell' aldilà, si lasciò incantare e sbigottire e trascinare a qualsiasi crimine, poiché accadeva solo in nome di Dio (e a nome loro), il quale permetteva tutto, rendeva tutto facile, tutto possibile, lavandosi le mani nell'innocenza, salvando la propria pelle, riempiendo la propria saccoccia ...
K. Deschner, ivi (p. 164-65)
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PREFAZIONE ALL'EDIZIONE ITALIANA
di Carlo Pauer Modesti

Come spiega lo stesso Deschner nella postilla di questo volume, la Storia criminale del Cristianesimo si ferma sulla soglia della Rivoluzione francese. Per l'Autore, con un infarto alle spalle, corrisponde all' orizzonte dei novant' anni, vissuti con generosità intellettuale, quantunque segnati dall'ansia per l'instabile condizione economica di outsider, e di cui si può leggere una breve ricognizione nell' intervento che chiude le pagine di questo libro. Un testo inevitabilmente conclusivo dunque, di cui tra i vari capitoli, mentre stampa e tv officiano perinde ac cadaver le gesta del nuovo Pontifex maximus italo-argentino, non si può non prendere spunto per qualche considerazione il VI°, intitolato "Il declino del papato".

I

I lettori più appassionati - da quando tredici anni or sono fu dato alle stampe il primo volume dell'edizione italiana - hanno seguito un lungo racconto della religione cristiana concepito, programmaticamente, a partire dai conflitti, dalle divisioni, dagli scismi e dalle guerre benedette sotto l'insegna della croce, sventolata da entrambe le parti in lizza. Le discussioni "accese" trapelano già dalla letteratura canonica (vangeli, atti, lettere), quali reliquie imbarazzanti di un'origine e di una "chiesa antica" lontana gli anni luce dall'immagine idilliaca patrocinata dai papi romani del millennio susseguente. Lo scontro durissimo del gruppo gerosolimitano con "l'alieno" Paolo è passato alla storia - mediante l'aggiunta di saccarosio - come "Incidente di Antiochia", la cui fonte primaria, peraltro, è Paolo stesso (cfr. Gal. 2,11).
Che cosa rivelano all'indagine storica questo e altri snodi "controversi" della vicenda? Molto semplicemente che a Giacomo, il maggiore dei fratelli di Gesù e capo della comunità primitiva, le deviazioni estreme della predicazione paolina non piacciono poiché per nulla coerenti con gli insegnamenti di suo fratello (cfr. Mt. 10,5). Al centro della disputa c'è proprio la contraffazione dell'immagine e del significato del defunto Gesù, oggetto della contaminazione "visionaria" di Paolo, sospetto portatore sano di agenti patogeni greco-romani, cioè di una prospettiva teologica blasfema anticamera del politeismo. L'opposizione di Giacomo, detto anche il Giusto, è originata dalla profonda fede nel monoteismo ebraico, la stessa di suo fratello che MAI si sarebbe proclamato una parte di quell'ircocervo che più tardi convergerà nel dogma trinitario niceno, sintesi obbligata dell'aspro conflitto sulla "natura del cristo" e sui significati messianici della predicazione gesuana, contesa avviata trecento anni prima per l'appunto dal folgorato di Damasco.
Oltre all'annichilimento del Gesù storico, di cui si avvia la riscoperta progressiva dal XVIII sec., uno dei prodotti più atroci di questo pastiche paolin-teodosianio è, çava sans dire, la persecuzione degli ebrei, contrassegnata da un lungo filo nero che, per l'eterogenesi dei fini, s'intreccia con il Mein Kampf e dirompe nell'orrore dei campi nazisti a metà del XX secolo. L'altro effetto bieco, edificato sulla base dell'interpolazione di Mt. 16,18, è il regno del papa e il ruolo stesso del suo indiscutibile\infallibile monarca, rigettato dalla Chiesa orientale (1054) e smascherato definitivamente da Lutero (1517), che nel suo programma teologico pone come arco di volta la restaurazione del potere sovrumano e imperscrutabile di Dio. Secondo il monaco agostiniano, infatti, il Signore è ridotto a un burattino nelle mani del sedicente vicario, il quale in suo nome mercanteggia salvezza e perdono, giudicando in Terra con la "confortevole" prassi: due pesi e due misure.
La lunga opera di prosciugamento dell'autorità divina, di corruzione e mondanizzazione della chiesa, aveva raggiunto l'apoteosi negli anni che vanno da Gregorio VII, autore del Dictatus papae (1075), a Bonifacio VIII, ideologo della bolla Unam Sanctam (1302), cioè l'epoca durante la quale si definisce e s'impone l'identificazione di un'organizzazione politica (la curia romana) con lo stesso concetto di Dio. In buona parte la legiferazione autocratica di Roma è conseguente alle reciproche scomuniche tra Leone IX e Michele I Cerulario, e contro Bisanzio si propone l'intento di consolidare il potere in occidente, trasformando definitivamente la chiesa universale (ormai spaccata in due) in un impero teocratico governato da un sovrano assoluto, del quale ineluttabilmente si arriva a delineare per la prima volta la personale infallibilità. L'esito di tale operazione non è quello auspicato. Com'è noto, a cavaliere dei secoli XIV e XV, la cristianità vede apparire sulla scena due e poi anche tre papi simultaneamente.
Per porre un argine all'assurda circostanza, l'imperatore Sigismondo di Lussemburgo convoca il Concilio di Costanza (5 novembre 1414), suggellato dal rogo di Jan Hus (1371-1415), teologo boemo seguace delle tesi riformatrici del collega britannico John Wyclif (1320-1384). Mentre il papa ritorna a essere uno (Martino V) e il concilio si pronuncia affermando (vanamente) la propria superiorità sul pontefice, sotto le ceneri di Hus arde la brace della critica radicale al papato che deflagra - cento anni dopo - provocando lo scisma della riforma protestante. Lo scontro è violentissimo, Lutero accusa il papa di essere l'Anticristo previsto da Paolo in 2Ts. 2,3: "L'uomo iniquo, figlio della perdizione, colui che si contrappone e s'innalza sopra ogni essere che viene detto Dio o è oggetto di culto, fino a sedere nel tempio di Dio additando se stesso come Dio". La dura e violenta reazione di Roma, che ha perduto l'Oriente e ora l'Europa settentrionale, passa simbolicamente dall' Alpe trentina, supportata dall'unico elemento positivo che è la coincidenza dello scisma con l'invasione cristiana del "Nuovo Mondo", durante la quale in un primo momento il cattolicesimo ha la meglio, forte degli eserciti spagnolo e portoghese al cui seguito sbarca una torma di agguerritissimi missionari.
Tuttavia, "Il declino del papato" è irreversibile e tra XVIII e XIX secolo gli eventi precipitano, fino alle cannonate del 20 settembre 1870 a Porta Pia e all'ingresso delle truppe piemontesi nella Roma di Pio IX, asserragliato contro il mondo e consapevole che tutto è perduto, perciò costretto, davanti alla perdita dello Stato e del potere temporale, a corazzare la sua persona e blindare il papato come mai nessuno prima di luinei precedenti mille anni. Dopo l'ennesimo delirio mariano, Mastai Ferretti pubblica l'enciclica Quanta cura (8 dicembre 1864), nella quale attacca e condanna senza appello "le mostruose enormità delle opinioni che segnatamente dominano in questa nostra età" diffuse da "pestiferi libri, libelli e giornali sparsi per tutto il mondo, [che] illudono i popoli e maliziosamente mentiscono", additando poi la "cospirazione di avversari contro il cattolicesimo e questa Sede Apostolica" che ardiscono di propugnare "la libertà di coscienza". Contro di essa, Pio IX si scaglia richiamando l'intervento del predecessore Gregorio XVI, il quale nell'enciclica Mirari vas (1832) aveva già scritto: "Quell' assurda ed erronea sentenza, o piuttosto delirio, che si debba ammettere e garantire a ciascuno la libertà di coscienza". Allegato della Quanta cura è il ed. Sillaba, un elenco "dei principali errori dell' età nostra", ovvero un compendio del rifiuto assoluto e definitivo della modernità. La mannaia clericale si abbatte con la solita violenza sull'umanità condannando il razionalismo, la libertà religiosa, il socialismo, il comunismo, la laicità dello stato e del diritto, l'autonomia morale dell'individuo, il liberalismo e il progresso. Stretto nella morsa letale dell'illuminismo, della rivoluzione scientifica, politica e industriale, Pio IX allestisce un concilio d'emergenza (il Vaticano I aperto 1'8 dicembre 1869) - il primo dopo Trento (1545-1563) - con l'obiettivo di fissare dogmaticamente il primato e l'infallibilità del papa, ultimo baluardo del potere cattolico arroccato dietro le mura leonine.
A questo punto la Chiesa e il papa s'identificano, fino a fondersi in un'agenzia politico-economica servita da un consiglio d'amministrazione di stretta nomina curiale, per sopravvivere in un mondo dove scema rapidamente, fino a scomparire del tutto, l'autorità minacciosa della morale cattolica, privata del tutto delle sue armi infantili come la paura dell' inferno. Il Vaticano del XX secolo è allora obbligato, nonostante gli strepiti del Sillaba, a mendicare accordi politici con i governi (meglio se dittature) per tentare d'imporre attraverso le legislazioni dei Paesi dove è discretamente presente la propria nefasta dottrina medievale (magari come "religione di Stato"), provando - attraverso la subdola azione di politici corrotti nei parlamenti e ben pronti a tradire il mandato laico - a trasformare il peccato in reato penale, il catechismo in legge civile. Intanto, facilitato dalle moderne tecnologie e convinto assertore del celebre detto nemico "Se la montagna non viene a Maometto, Maometto va alla montagna", il papa si vende come surrogato di Cristo in giro per il mondo, rilanciando un inedito culto papolatrico e cercando di attizzare i bassi istinti della pietà popolare.
L'anziano Roncalli, promotore del secondo concilio Vaticano, dà il la con il viaggio del 4 ottobre 1962 a Loreto e Assisi, ovviamente a bordo di un treno presidenziale italiano, accompagnato dal Presidente del Consiglio Fanfani. Lungo il percorso, ali di folla scortano il passaggio del convoglio segnando un trionfo oltre ogni previsione. L'idea di Giovanni XXIII - formatosi come ambasciatore di Pacelli in Bulgaria, Grecia, Turchia e nella Francia di Vichy - è di accogliere le nuove forme della comunicazione nella società di massa, andando oltre il primo passo del documentario Pastor Angelicus, dove Pio XII recitava la parte di se stesso provando a contrapporre, con gli stessi mezzi della propaganda di celluloide, la propria immagine a quelle di Hitler e Mussolini che avevano imperversato sugli schermi attraverso le produzioni UFA e Luce nel decennio precedente. Il successore Montini - già inviso a Pacelli e creato cardinale dall'amico Roncalli - accelera decisamente, approdando a Gerusalemme in un viaggio di forte impatto mediatico (4-6 gennaio 1964), mentre è in corso la faticosa prosecuzione del concilio. Seguiranno Bombay, New York (con discorso all'ONU), Fatima, Istanbul, Bogotà, Ginevra, l'Uganda e infine l'ultimo viaggio dal 26 novembre al 5 dicembre 1970 nelle Filippine (a Manila fu oggetto di un attentato da parte di un fanatico boliviano) e poi: Samoa, Sidney, Giacarta, Hong Kong e Colombo (Sri Lankà), Poca cosa al confronto della pop-star Karol J6zefWojtyla, che tra il gennaio 1979 e l'agosto 2004 realizza 103 viaggi col nome di Giovanni Paolo II (1978-2005), di cui fra gli altri nove nella "sua" Polonia, otto in Francia, sette negli USA, cinque in Messico e Spagna, quattro in Brasile, Portogallo e Svizzera. Nel 1998 riesce a visitare una stremata Cuba, ma la "separata" Russia e la strategica Cina restano ambitissime mete inaccessibili, la Pechino di Matteo Ricci (1552-1610) è un lontano inarrivabile ricordo.
Appena oltre venti sono invece i viaggi internazionali del successore Benedetto XVI, protagonista di un pontificato all'ombra del gigante dello spettacolo mediatico (e di cui fu mastino dell'ortodossia), segnato da "incidenti" memorabili e imbarazzanti "smentite", e che sorprende il mondo quando improvvisamente l' 11 febbraio 2013, di fronte a un attonito Collegio cardinalizio, annuncia in latino: "Dopo aver ripetutamente esaminato la mia coscienza davanti a Dio, sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino. [ ... ] Nel mondo di oggi, soggetto a rapidi mutamenti e agitato da questioni di grande rilevanza per la vita della fede, per governare la barca di san Pietro e annunciare il Vangelo, è necessario anche il vigore sia del corpo, sia dell' animo, vigore che, negli ultimi mesi, in me è diminuito in modo tale da dover riconoscere la mia incapacità di amministrare bene il ministero a me affidato. Per questo, ben consapevole della gravità di questo atto, con piena libertà, dichiaro di rinunciare al ministero di Vescovo di Roma, Successore di San Pietro". È un suggello del lungo "declino del papato"?

II

Il pontificato di Ratzinger (2005-2013) prosegue l'azione di restaurazione post-conciliare avviata da prefetto della Congregazione per la dottrina della fede. Il tentativo del teologo Benedetto XVI è tanto ardito, quanto inevitabile e - dal suo punto di vista - onesto intellettualmente: ripristinare l'autorità incontestabile della Verità cattolica su tutte le altre "verità", espressione della "dittatura del relativismo" che affligge la cultura contemporanea, propugnando Urbi et Orbi l'intransigenza politica della Santa Sede a proposito di "valori non negoziabili". La proposta indecente è riassunta dallo stesso papa nel ribaltamento del celebre adagio di Hugo Grotius et si Deus non daretur, in veluti si Deus daretur, cioè tutti (specie gli atei e gli agnostici) devono agire come se Dio esistesse, ed è ovvio che per Dio s'intenda quello della Chiesa cattolica. Le parole - adeguate ai tempi - sono solo apparentemente diverse da quelle di Gregorio XVI e Pio IX, il significato è il medesimo: la coscienza individuale ha un limite e non solo per i cattolici. Infatti, le indicazioni del papa romano su questioni morali essenziali provengono dall'unica agenzia universale super partes perché governata dall'infallibile "vicario di Cristo" e dunque dirette all'umanità tutta. Benedetto XVI, in materia di "libertà di coscienza" smentisce così il giovane Joseph Ratzinger quando, all'indomani del Concilio Vaticano II, scriveva: "Al di sopra del papa, come espressione della pretesa vincolante dell' autorità ecclesiastica, resta comunque la coscienza di ciascuno, che deve essere obbedita prima di ogni altra cosa, se necessario anche contro le richieste dell'autorità ecclesiastica."
In sostanza, divenuto papa, Ratzinger si rende conto che per arrestare il declino della funzione attribuitagli dal conclave così com'è venuta a disegnarsi nei secoli, fino all'assolutismo definito dogmaticamente nella Pastor Aeternus, il "successore di Pietro" (col macigno di Mt. 16) deve rinnegare Pietro, il quale aveva chiaramente affermato: "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini" (cfr. At. 5,29), parole "sante" che il quarantenne teologo bavarese alla fine degli anni Sessanta si guardò bene dal negare.
Il "gran rifiuto" va dunque iscritto all'interno di questo irriducibile conflitto tra sacra scrittura e magistero della gerarchia ecclesiastica romana. La crociata di Benedetto XVI fallisce con la deposizione delle armi, ritenute evidentemente inadeguate per affrontare la società globale pienamente secolarizzata del XXI secolo, quando la teologia economica, che si autocertifica come "scienza", in nome del monoteismo liberista s'è scrollata di dosso ogni altra teologia insieme ai relativi custodi, ivi compreso il pontefice romano. Per tenere insieme magistero e scritture, il papa nel corso della sua storia è stato trasformato illusoriamente in un superuomo, così che il monito di Pietro "Bisogna obbedire a Dio piuttosto che agli uomini", potesse magicamente apparire rispettato. Se, infatti, il papa è un po' più che uomo e un po' meno che Dio, quando in At. 5,29 si parla di "uomini", si deve intendere tutti tranne uno, l'ibrido tra uomo e Dio che è appunto "il santo padre". Con le dimissioni di Ratzinger, che qualche dubbio angoscioso su questa situazione l 'ha certamente avuto, il mito crolla e di là dagli imbarazzanti tentativi dei molti commentatori codini, la tragica resa dell' Il febbraio è una ferita teologica insanabile. Come la kriptonite con Superman, la potenza travolgente della globalizzazione ha schiantato il papa, novello Icaro bruciato dal Sole. Di qui al mimetismo inautentico del neoeletto e astuto gesuita Bergoglio, il passo è breve. Ed è un passo indietro. Richiudere il vaso di Pandora scoperchiato dall'incauto predecessore e ripercorrere le orme del carisma personale alla Wojtyla, per tentare di occultare la crisi irreversibile del papato, peraltro ora esposto alla divertita curiosità dell'Orbe attraverso la circolazione d'inedite fotografie che ritraggono DUE ineffabili Vescovi di Roma vestiti di bianco. Su questo, Fatima ha taciuto ...
Roma 20 settembre 2013

INDICE


- Prefazione all'edizione italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana

Storia criminale del Cristianesimo - tomo X

CAPITOLO I - Dalla storia scandalosa del nord
« ... Perché non c'è autorità se non da Dio, e dovunque ne esista una, essa è stabilita da Dio...».
- Morte e assassinio delle Élite,
- L'Unione di Kalmar (l397),
- Il Bagno di sangue di Stoccolma (1520),
- Gustavo I Vas a e «la pura parola di Dio»,
- La situazione danese,
- Guerra dopo guerra (2) ovvero «Guidare e governare come un re cristiano»,
- Note,

CAPITOLO II - Carlo XXII, re per grazia divina (1697-1718) e la Grande guerra del nord (1700-1721)
«... di buon umore» ovvero «... così che caddero come pecore al macello»,
- «Signore Gesù vivo per Te ...»,
- La guerra come «sport del re»,
- «Una piccola armata di cappellani militari svedesi era sempre presente»,
- Note,

CAPITOLO III - «Più luminoso del sole», un'occhiata al cristianesimo ortodosso
La «città santa» di Mosca, «la terza Roma»,
- Tortura, impalamento, decapitazione, preghiera ovvero «Siamo tutti uniti nell'amore cristiano!»,
- «Nel Tuo nome, Signore ...» ovvero I veri Nomi del Signore,
- Il «Periodo dei Torbidi»,
- Rivolta dopo rivolta; trono e altare ovvero «...li indebolì fino al midollo»,
- Note,

CAPITOLO IV - Il principe Eugenio, «nobile cavaliere», e la Guerra di successione spagnola,
Il principe Eugenio e «i nostri valori cristiani»,
- Passaggio alla casa d' Asburgo,
- Attacco nella capitale,
- «"Genio" per la guerra», «pazzia contro la pace»,
- I valori cristiani rendono bene,
- Ore fatali sui mucchi di cadaveri,
- Il capo degli alti traditori,
- Note,

CAPITOLO V - La Guerra dei sette anni
L'onnipotenza dello stato contro il potere centrale vaticano,
- Gallicanesimo, episcopalismo, giansenismo e assolutismo statale,
- Guerra perfino tra il papa e l'imperatore cattolico,
- Ancora la tradizione delle crociate?,
- La «rivoluzione diplomatica»,
- Sulla guerra umanizzata dell'epoca illumini sta,
- Ipocrisia in entrambi i campi,
- Note,
CAPITOLO VI - Il tramonto del papato
Nella palude del nepotismo,
- Crescente ostilità con la Francia cattolica,
- Il re cristianissimo umilia Innocenza Xl (1676-1698),
- «... il candidato più degno»,
- Altre «degne» figure del Sacro collegio,
- «... un'unica via crucis»,
- Note,

CAPITOLO VII - La persecuzione dei gesuiti. Lotta di potere interna
In Portogallo,
- In Francia,
- In Spagna,
- Meglio la guerra contro una grande potenza che un papa gesuita,
- Note,

CAPITOLO VIII - Il giuseppinismo - «Rivoluzione dall'alto»?
Le Chiese nazionali fino a Giuseppe II,
- La «madre del giuseppinismo»,
- Giuseppe
II ovvero «Il ridimensionamento dei grandi ...»,
- Certificati di tolleranza e «riduzione dei monaci»,
- «Questo puzza di dispotismo ...»,
- Note,

CAPITOLO IX - La povertà come fenomeno di massa nell'epoca dell'assolutismo
«... e una fitta tenebra grava sul paese»,
- Lasciate che i bambini vengano a me,
- «La disciplina del bastone»,
- Margini di guadagno,
- «Chi ama il prossimo suo come se stesso, non possiede più del prossimo suo» (il dottore della Chiesa Basilio),
- Deve essere uno strano piacere,
- Note,

- Postilla
- Herrnann Gieselbusch - Una miscela irresistibile: Karlheinz Deschner e Rowohlt
- Letteratura critica utilizzata
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi
- Storia criminale del Cristianesimo. Panoramica dei volumi dall'I al IX
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VOL. VIII - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: XV° e XVI° Secolo



collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il sesto di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?
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La fede, non nel principio religioso, ma in quel misto d'inganno, di corruzione e d'ipocrisia che oggi rappresenta la religione, è perduta: una parte di popolo ubbidisce ancora al simbolo cattolico per abitudine o per amor di quiete.
(G. Mazzini, La situazione, 1857)

Ahi Roma ... mentre il tuo maggior tempio al vile stuolo. De' tuoi vescovi re fai catacomba? Turba di morti che non fur mai vivi, Esci, su dunque! e sia di te purgato il Vatican, cui di fetore empivi ...
(Vittorio Alfieri, Rime, I, CLXXXV)

... Ma fu questo davvero una benemerenza storica? O non sarebbe stato piuttosto molto meglio un collasso definitivo del papato, da sempre tanto corrotto quanto superfluo? Non sarebbe stata una vera benedizione per il mondo?
(ivi, pago 135)

Già leva il maggior prete in bianche stole. Tra la sua turba imbestiata e scempia. La man benedicente e le parole.
Nefandi! oh venga di che sangue v'empia. Sì che v'affoghi, e sia quel che a voi còle. Da i sen forati e da la rotta tempia.
(G. Carducci, La scomunica, Juvenilia XCV)

INDICE

- Prefazione all' edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana
Storia criminale del Cristianesimo - tomo VIII

CAPITOLO I - Gli esordi di Carlo IV di Lussemburgo-Boemia (1346-1378) e Clemente VI (1342-1352), un precursore dei papi del Rinascimento
Un nuovo "re dei preti"?,
- Clemente VI (1342-52) e la regina di Napoli,
- Lusso, orge e torture,
- Introitus ed exitus,
- Ulteriori varianti di sfruttamento, ovvero tutto ha il suo prezzo fisso,
- I metodi di esazione dei vescovi,
- Anche il basso clero pigliava la sua parte,
- Nuntii et collectores,
- "Ma i nostri predecessori non sapevano fare il papa",
- Marsilio da Padova: "il peggiore eretico". Morte di imperatore e papa,
- Note,

CAPITOLO II - Innocenzo VI (1352-62) e l'inizio della Guerra dei Cent'anni (1338-1453)
- Retate di "eretici",
- Il cardinale Albornoz: il genio della sua santità,
- Ha inizio la guerra dei Cent'anni (1339-1453),
- Guerra di successione al trono di Bretagna,
- La battaglia di Poitiers,
- Note,

CAPITOLO III - Miseria cristiana dei contadini e felicità dei monaci
"Non siate tristi ... siamo tutti fratelli in Cristo",
- Stato giuridico simile a quello del bestiame,
- "Jacques Bonhomme à bon dos, il souffre tout",
- Carestie: persone uccise e messe in salamoia,
- Ricchezza delle chiese vescovili,
- Decima e doppia decima per il povero clero,
- Ricchezza dei monasteri,
- "To troste miner selen", ovvero "Eredi legittimi spogliati della loro eredità",
- Il santo Isidoro,
- "Ciascuno deve essere il bue di se stesso?",
- I Cistercensi espropriano i contadini,
- La cosiddetta "liberazione" nella chiesa,
- Sacralità del patrimonio ecclesiastico,
- Rivolte di contadini in Normandia, Danimarca, Norvegia e Ungheria,
- La guerra contadina nelle Fiandre e la Jacquerie,
- Note,

CAPITOLO IV - I papi Urbano V (1362-1370), Gregorio XI (1370-1378) e la fine dell'esilio di Avignone
Continua la "caccia all'eretico",
- Fallito rientro a Roma e mancata unione delle chiese,
- " ... un colpo di mano fortunato": massacro in Alessandria,
- Gregorio XI combatte John Wyclif e altri "eretici",
- Ritorno a Roma: bagni di sangue e fiori,
- Note, 116

CAPITOLO V - Il Grande Scisma d'Occidente (1318-1417 o 1423)
Guerra dei papi tra di loro
Un mostro e un genocida diventano papi,
- Guerra per Napoli, Urbano VI fatorturare e uccidere i propri cardinali,
- Papa Bonifacio IX (1389-1404) fa rotolare teste e denaro,
- Invece dell 'empia dualità una maledetta trinità,
- Papa Giovanni XXIII: "Così si prendono le volpi",
- Il Concilio di Costanza (1414-1418) esautora tre papi,
- Note,

CAPITOLO VI - Jan Hus e le guerre hussite
Un riformatore incendia la Boemia,
- La Chiesa cattolica brucia sul rogo Jan Hus,
- Divampa la rivoluzione hussita,
- Quattro crociate contro il "verme velenoso",
- Note,

CAPITOLO VII - L'Europa cristiana alla metà del XV secolo. Con speciale riguardo a papa Eugenio IV, ad altri pogrom antiebraici e all'Ordine dei Cavalieri Teutonici
- Concilio contro papato,
- Rotolano teste sotto il cardinale Giovanni Vitelleschi, "figlio diletto" del papa,
- L'unione delle chiese sotto papa Eugenio,
- I Turchi distruggono Bisanzio,
- Volge al termine la guerra dei Cent'anni (1327-1453),
- La rivolta dei peasants,
- Signori in lotta tra di loro,
- Una strega diventa santa,
- Canonizzato anche un massacratore di Ebrei,
- Canonizzato anche un grande sterminatore di Ebrei,
- Il "viaggio in Prussia": l'Ordine Teutonico invita alla "stagione",
- Tannenberg, ovvero il principio della fine,
- Note,

CAPITOLO VIII - Inizia il papato del Rinascimento: Niccolò V, Callisto 111, Pio Il, Paolo II, Sisto IV, Innocenzo VIII
- Niccolò V (1447-1455), "il più liberale fra tutti i papi",
- Callisto III (1455-1458): guerra ai Turchi e nepotismo,
- Pio Il (1458-1464): un pornografo diventa papa,
- Paolo Il (1464-1471), la "pia Maria",
- Sisto IV (1471-1484): guerra e nepotismo. Inizio dell'Inquisizione spagnola,
- Innocenzo VIII (1484-1492): I'''età d'oro dei bastardi",
- Note,

CAPITOLO IX - Le origini della lunga credenza cristiana nelle streghe
In che cosa credevano piccoli e grandi luminari della chiesa,
- "Bruciare", "Tagliare la testa", "Gettare in pasto alle bestie feroci",
- "Il privilegio dell'iniziativa fu a lungo della giurisdizione ecclesiale",
- "Bolla delle streghe':e "Martello delle streghe" illuminano l'età moderna,
- Note,

CAPITOLO X - Da Alessandro VI (1492-1503) a Leone X (1515-1521)
La sacra famiglia,
- Invasioni di Francesi e di Turchi,
- Savonarola,
- Tre guerre in Romagna - e la "polvere bianca",
- "Il vampiro Giulio" entra in scena,
- Giulio II muove guerra a Perugina e Bologna,
- Giulio II fa guerra ai Veneziani con l'aiuto della Francia e ai Francesi con l'aiuto di Venezia,
- Papa Leone X (1513-21): "Nunc triumphabimus, amici",
- Nepotismo e debiti come sabbia al mare,
- Il sanguinoso affannarsi di Leone in favore dei Medici,
- Note,

CAPITOLO XI - Le indulgenze. Dal Lutero cattolico al Lutero protestante
"... un'autentica neoformazione nella storia dei dogmi",
- La banca dei Fugger,
- Indulgenze per vivi e per i morti,
- Sviluppi e conseguenze dell'impostura delle indulgenze,
- Le tesi sulle indulgenze: dal "papa ottimo" al "papa scrofa",
- Note,

CAPITOLO XII - E la chiamano Riforma
Il riformatore fa massacrare i contadini, ovvero "le due false lingue di Lutero",
- L'''eretico'' diventa cacciatore di "eretici",
- Lutero esige la pena capitale per maghi e streghe,
- Il persecutore di ebrei,
- Note,

CAPITOLO XIII - Dal "sacco di Roma" alla pace religiosa di Augusta
Carlo V e Francesco I,
- Clemente VII si barcamena,
- Il sacco di Roma: l'iimperatore cattolico e patrono della chiesa fa guerra al papa a fianco di spagnoli e luterani,
- Papa Paolo III (1534-1549): guerre ai Turchi, Inquisizione romana e suo tradimento dell'imperatore nella guerra di SmaJcalda,
- La pace religiosa di Augusta: nuovi diritti e nuovi soprusi,
- Note,

- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni

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VOL. VII - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: XIII° e IX° Secolo



collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il sesto di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?
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Si incoraggiava sistematicamente a spiare, pedinare, denunciare, si as­secondava, lodava e ricompensava ogni genere di sentimenti orribili: la paura costante, la perfidia, l'astio; si minava ogni fiducia tra gli uomini e tutto questo, culmine della perversione, lo si presentava come ideale sociale - un inferno che precipita nella miseria generazione dopo gene­razione, uno dei punti più bassi della nostra storia.
(ivi, pag. 197)

Mi sia concesso perciò fare riferimento a un pensiero già formulato da me altrove: che non sono stati gli inutili baciapile a salire agli “onori degli altari”, ma gli sfruttatori, i ladri, gli antisemiti, i ricattatori, i falsa­ri, gli incendiari e gli specialisti di corruzione, gli assassini di singoli e di massa. Helvétius lo sapeva: “se si leggono le loro leggende dei santi, si trovano i nomi di mille criminali canonizzati”. E quasi tutti del ceto elevato! Ma proprio per questo, il concetto di santità che la gente ha in mente va estirpato come un cancro.
(ivi, pag. 308)

La nemesi si manifestò nel fatto che la chiesa diventava sempre più un'istituzione poliziesca, e che i suoi gerarchi ne portavano addosso il sentore.
(J. Burckhardt, Considerazioni sulla storia universale, Milano 1990, pag. 58)

Coloro che indossano il saio, nel nome di Dio, lascia stare, e mostralo, il volto, a chi nulla possiede ma ha gioia ribelle.
In quelle tonache, invero, è sozzura abbondante: quant'è più beata la veste di quanti dispensano vino!
(Hàfez, Canzoniere, Milano 2005, pag. 467)

INDICE

- Prefazione all'edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana

Storia criminale del Cristianesimo - VOLUME VII

CAPITOLO I - L'imperatore Enrico VI (1190-1197) e papa Celestino III (1191-1198),
- Enrico VI sale al trono,
- La fine di Tusculo, un'opera comune tedesco-vaticana,
- Il primo assalto di Enrico VI alla Sicilia,
- Arti di governo,
- Corruzione e omicidio,
- "Per grazia di Dio...possediamo in pace l'intero regno di Sicilia e della Puglia",
- Il progetto per l'impero ereditario e la crociata "tedesca",
- Nella tomba principesca tra i massacri,
- Note,

CAPITOLO II - Innocenza III (1198-1216), il papa più potente della storia,

- Corruzione e inganno come strumento,
- Mania di grandezza, 28 - "Recuperazioni" e nepotismo,
- Innocenza In interviene in Sicilia,
- La lotta per il trono tra Hohenstaufen e Guelfi esplc;de ed è alimentata dal papa,
- Comincia la lotta per il trono,
- Innocenza si schiera apertamente dalla parte dei Guelfi,
- Il papa, il clero e i prìncipi negli sviluppi della guerra civile tedesca,
- Regicidio al palazzo vescovi le di Bamberga, ovvero il vescovo Eckbert "ai vertici della sua epoca",
- Note,

CAPITOLO III - "L'epos più grandioso". Una crociata ovunque. La Quarta crociata (1202­),

- Crociate in Spagna. La crociata dei bambini (1212),
- Immondizia sul profumo religioso?,
- Prologo a Costantinopoli: Zara cristiana viene distrutta,
- Storie bizantine e l'Occidente, 60 - "...un indescrivibile massacro" e una storiografia riguardosa,
- Reliquie e tesori d'arte cambiano di proprietario,
- Una prostituta sul trono dei patriarchi, il grido di Niceta,
- e tutto questo "non poi così male" (il gesuita Hertling),
- L'effimero Impero Latino e la duratura "vipera dell'Adriatico",
- Innocenza III e i frutti spirituali della Quarta crociata,
- In Spagna: guerre contro "miscredenti" e credenti,
- La crociata dei bambini, che pare non sia stata tale,
- Note,

CAPITOLO IV - La crociata contro gli Albigesi
I primi "eretici" medievali vengono bruciati,
- I "novi haeretici"
- La comparsa dei Catari,
- Teologia e gerarchie catare,
- Gli Albigesi,
- Roghi a propria discrezione e una prima crociata,
- La "perfida, traditrice e disonesta Roma" indossa la maschera della povertà,
- La persecuzione dei Valdesi,
- Il papa evoca il "Dio della vendetta" e ordina "di abbattere i lupi",
- "La causa di Cristo",
- Pronti per la macellazione,
- e per la satira,
- Note,

CAPITOLO V - Crociate contro i Baltici, i Prussiani, gli Stedingi
Missione orientale, ovvero "catturare ed impiccare subito ... tutti gli Slavi". "I prìncipi si spartirono
il denaro tra di loro",
- La "pace di Dio" arriva in Livonia,
- "Una pagina di gloria imperi tura",

- "Prendeteli, dilaniateli, ammazzateli!",
- L'antica Prussia, ovvero "il diritto alla presa di
possesso tramite conquista ... ",
- Missione in Prussia, ovvero "uccideteli tutti",
- Gregorio
IX precipita gli Stedingi "nella fossa della dannazione",
- Note,


CAPITOLO VI - L'imperatore Federico II (1194-1250)
e i papi Innocenzo III, Onorio III, Gregorio IX,
Riedizione della politica degli Hohenstaufen,
- Arriva l'imperatore dei preti,
- Denaro + Proprietà = Onore, ma non è mai abbastanza,
- La lotta per il trono tedesco viene decisa in Francia,
- Il quarto Concilio lateranense,
- Contro gli Ebrei, contro gli eretici e per una nuova guerra,
- "Il mite Onorio" e l'inizio della Quinta crociata,
- Come si evitò di essere annientati grazie a un sultano "infedele",
- Papa Onori o spinge l'imperatore alla guerra,
- Gregorio IX (1227-1241) incomincia, e la crociata successiva,
- Papa Gregorio attacca l'impero, mentre l'imperatore si trattiene a una crociata,
- Il doppio gioco di Gregorio nella lotta per la Lombardia,
- Gregorio IX si prepara a distruggere Federico e muore,
- Note,

CAPITOLO VII - Comincia l'Inquisizione
Gli inizi dell'Inquisizione papale in Germania,
- Corrado di Marburgo,
- Quanto più sporco, tanto più santo,
- Le prigioni dell'Inquisizione, luoghi di orrori inimmaginabili,
- Practica Inquisitionis,
- La tortura, lo strumento più impressionante della carità cristiana,
- "Per la causa cattolica è assai conveniente che l'Inquisizione possieda mezzi economici in abbondanza",
- Note,

CAPITOLO VIII - L'imperatore Federico II e papa Innocenzo IV
La fuga a Lione,
- Il concilio di Lione, le menzogne del cardinale e la destituzione dell' imperatore,

- Due antiré papali in Germania e una nuova guerra civile,
- Parma, la più grande sconfitta di Federico II,
- " ... l'atteggiamento di inavvicinabile nobiltà",
- Attentato omicida all'imperatore ed enorme esultanza del papa per la sua morte,
- "... la causa di Dio", 217 - Note,

CAPITOLO IX - Fine degli Hohenstaufen, ascesa degli Angiò
Re Luigi il Santo
- "modello della Francia cattolica",
- Il santo guerriero e altre due crociate,
- La rivolta dei pastorelli, 227 - L'assaltodei Mongoli e la missione di Giovanni del Pian del Carpine,
- Papa Innocenzo mercanteggia per un regno e muore,
- Papa Alessandro IV (1254 -1261) cerca di annientare gli Hohenstaufen per mezzo dell 'Inghilterra,
- "Guardate come si amano ... ",
- Papa Urbano IV (1261-1264) e Carlo I d'Angiò entrano in rapporti d'affari,
- Arriva Carlo il salvatore, 241 - Una battaglia per il papato ... ,
- ... e un secondo massacro per il papato, insieme ali 'annuncio di vittoria di Carlo,
- Note,

CAPITOLO X - Arrivano gli Asburgo
Rodolfo d' Asburgo si getta ai piedi del papa,
- Niccolò III e il nepotismo,
- Il "più francese" dei papi e i Vespri Siciliani,
- Pro Domo - ovvero, trasforma i beni dell'impero in beni privati,
- Adolfo di Nassau diventa re, viene deposto da Dio e ucciso,
- Alberto I d' Asburgo diventa re e viene assassinato,
- Note,

CAPITOLO XI - " ... tradito come il Redentore".
Papa celestino V (1294) e papa Bonifacio VIII (1294-1303)
- Un "papa angelico" dimissionario,
- "Il sereno peccatore',
- Un quarto di tutte le entrate della curia dato di nascosto alla propria famiglia,
- La guerra contro i Colonna,
- Carlo II d'Angiò e papa Bonifacio perdono la Sicilia,
- Re Filippo il Bello, l'''anno santo" e la bolla "Unarn Sanctam",
- L'attentato di Anagni, ovvero "tradito come il Redentore ... ",
- Note,

CAPITOLO XII - Le uccisioni degli Ebrei nel Medievo
Le persecuzioni medievali degli Ebrei nella Penisola Iberica,
- Le persecuzioni medievali degli
Ebrei in Francia,
- Le persecuzioni medievali degli Ebrei in Inghilterra,
- Le persecuzioni medievali degli Ebrei in Germania,
- Il "filosemitismo" delle teste coronate e il Nervus rerum,
- Note,

CAPITOLO XIII - Enrico VII, un re francese, un papa francese e lo sterminio dei templari
Un messia dal Lussemburgo,
- Con lance e finanze,
- Il processo ai Templari, un mostruoso

crimine giudiziario del papa e del re,
- Note,

CAPITOLO XIV - L'imperatore Ludovico IV il Bavaro (circa 1291-1347) in lotta con papa Giovanni XXII (1316-1334)
Il genio delle finanze della chiesa cattolica,
- Lo scontro sulla povertà,
- Primi confronti,
- La battaglia di Miihldorf, ovvero "Signor cugino, non vi ho mai visto tanto volentieri",
- "Per Dio, la sua ira incontrerà la mia!",
- Due terzi del denaro della chiesa per la guerra,
- Roma - ingresso e uscita,
- ... e il ritorno,
- La morte di Ludovico, ovvero "Dolce regina, nostra signora ... ",
- Note,

- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi

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VOL. VI - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: XI° e XII° Secolo


collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il sesto di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?
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INDICE

- Prefazione all'edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana
Storia criminale del Cristianesimo - tomo VI

CAPITOLO I - L'imperatore Enrico II il Santo
Aria di chiesa e sue conseguenze,
- Enrico il Santo rapina le insegne dell 'Impero e diventa re,

contro ogni diritto,
- Sanguinosa ascesa al trono,
- Riformare ... e far cassa,
- "Bravi cani
pastore" e "sacri montoni da guida",

Excuasus: Clero e Guerra
Cura d'anime militare. ovvero "Amore in strana sembianza",
- Benedizione di armi. di insegne
belliche, di massacratori, ovvero "Cristo è nato",
- Il servizio militare era severamente interdetto
al clero,
- Irruenza militare dei vescovi "addirittura una specie di premessa per la santità",
-
Alla testa di interi eserciti uccidono e cadono in battaglia,
- Il buon esempio dei papi,
- Anche
gli abati uccidono,
- Nascono le chiese fortificate e prelati zie,
- Subito dopo l'elezione di
Enrico guerre civili in Svevia e in Franconia,
- Le guerre di Enrico il Santo in Occidente,
- Il
vescovato di Bamberga nasce da una regale canagliata,
- Arduino d Tvrea, l'ultimo re nazionale
d'Italia prima di Vittorio Emanuele (1861!) viene sbaragliato,
- Le guerre di Enrico il Santo
contro la cattolica Polonia,
- Il papa Sergio Boccadiporco lancia il primo appello alla Crociata,

- Papa Benedetto VIII che il santo imperatore Enrico seppe "comprendere e stimare",
- Il
santo Imperatore il Santo Padre e la loro campagna contro la cristiana Bisanzio,
- Il sinodo di
Pavia del 1022: il celibato. lotta spietata contro il proprio clero per pura brama di potere e di profitto.

- Note,

CAPITOLO II - L'imperatore Corrado II all'alba del secolo salico
I Salii. 90
- Elezione del re e guerre civili,
- Padrone della sua Chiesa e "sirnoniaco",
- Massacri sotto il sole del Sud: pompa e grottesco di un' incoronazione imperiale,
- La "Consritutio de feudis" e l'arcivescovo Ariberto da Milano,
- Il "coraggioso attacco" dell'imperatore Corrado caccia i Francesi dalla Borgogna,
- Scappatelle cristiane in Polonia e dintorni,
- Il santo Stefano I re d'Ungheria e "luogotenente di Dio nella regione",
- I re assassini Knud "il Grande"
e Olaf il Santo: combattenti per Cristo e per se stessi,
- Note,

CAPITOLO III - L'imperatore Enrico III, il "pio portatore di pace"
Possesso e potere ancora maggiori per i prelati,
- Il guerriero pacifico,
- Battaglie sanguinose per la Lotaringia,
- Guerra contro Polonia e Boemia e "la veneranda testimonianza dell' Antico Testamento",
- Enrico. "il pio portatore di pace". muove guerra alla cattolica Ungheria,
- La "pace di Dio" ... e chi se ne avvantaggiò,
- Note,

CAPITOLO IV - "Un papa spinge sull'altro ..;" : i santi padri a metà secolo XI
Un papa fa progetti nuziali e vende il papato,
- Santi Padri: "idioti" o vittime?,
- Santo e
condottiero: papa Leone IX (1049-1054),
- Riforma? Rivoluzione! Brame di potere mondiale
sulla base di mere truffe e inganni,
- Vittore II e Stefano IX. gli ultimi papi tedeschi regnanti
dopo Clemente II,
- Benedetto X. Nicolò II e il nuovo decreto sull'elezione dei papi,
-
Nicolò II collabora coi Normanni,
- Lo scisma di Cadalo ha inizio,
- Il santo Annone e il
suo colpo di Stato a Kaiserswerth,
- La fine dello scisma di Cadalo,
- Antesignani delle
crociate in Sicilia e in Spagna,
- Note,

CAPITOLO V - Enrico IV (1065-1106) e Gregorio VII (1073-1085)
Inizia il regno di Enrico IV,
- Manifestazioni di "umiltà" dell'alto clero,
- Incipiente guerra
civile in Germania,
- La battaglia di Homburg: "Dimentichi di ogni cristiano ritegno. macellarono
uomini come bestiame",
- Papa Gregorio VII: il "santo Satana" al suo debutto,
- Come il
santo Gregorio capovolge il precedente ordine gerarchico,
- Il papa. sottoposto ali' imperatore.
si proclama suo padrone e vuole dominare il mondo,
- Papa Gregorio VII agogna l'egemonia
regale su Francia. Ungheria. Spagna ed altre nazioni,
- Disegni bellici senza tregua: ricerca di
vittime sacrificali. ovvero "la realizzazione del regno di Dio sulla terra ..;",
- Una crociata con
due dame fallisce miseramente,
- Incipiente lotta di potere e vecchio teatri no metafisico da
guitti,
- "Scendi giù. giù. tu maledetto in eterno!",
- Canossa,
- Rodolfo di Rheinfelden
diventa anti-re,
- Guerra civile in Germania,
- Papa Gregorio parteggia apertamente per
l'anti-re,
- Brama di dominio e di potere di un santo papa,
- Destituzione di Gregorio,
profezie non esaudite e sogni di guerra,
- La battaglia sull'Elster, un nuovo anti-re e l'assalto a
Roma di Enrico IV,
- Fuga e fine di Gregorio VII,
- Meglio uccidere i fedeli al re che i
pagani,
- Vita clericale nei dettagli. ovvero "vivendo come lupi feroci",
- Antipapi, antivescovi e guerra dalla Germania a Roma,
- L'imperatore Enrico IV nelle reti di papa Urbano II,
- Note,

CAPITOLO VI - La prima Crociata (1096-1099)
Moventi della crociata,
- "I cani sono entrati nel santuario ..;" : agitazione pontificia al Concilio
di Clermont,
- Campagna d'odio e propaganda bellicista dei cristiani,
- In Germania hanno
inizio i massacri di Ebrei: lontani preludi dell'era nazista,
- Termina la "crociata dei contadini".
incomincia la "crociata dei principi",
- La "via della Croce ..;",
- ... e la via del trionfo,

- Note,

CAPITOLO VII - La fine dell'era salica e della lotta delle investiture
Gli ultimi anni di Enrico IV,
- Sulle orme del padre tradito,
- Note,

CAPITOLO VIII - Lotario di Supplimburgo - Guerra per chiesa e papa
La nuova fase della colonizzazione ali' Est: "Dove il diavolo aveva la sua sede e dove abitavano tutti
gli spiriti immondi ..;",
- Il vescovo Ottone. l'apostolo della Pomerania,
- Si rinnova in
Germania la guerra civile: Hohenstaufen. Guelfi (e un santo bolla l'altro di eresia),
- Lotte di
papi e antipapi con la regia del cardinale cancelliere Hairnerich,
- Come Innocenza III trattò col
re Lotario,
- Una tregua decennale, una grande guerra e la miseria delle umane sorti,
- Note,


CAPITOLO IX - Il primo re Hohenstaufen, crociate a gogò e un santo dottore della chiesa
Il "colpo di stato di Coblenza" e altri "affari di governo",
- Disordini, insurrezioni e guerre in
Italia,
- "Le fiorenti regioni si spopolano", ovvero "chi colà era povero ora è ricco grazie a
Dio",
- Gli ordini cavallereschi: il nuovo "splendore di Cristo in terra",
- Il dottore della
chiesa Bernardo promette "un grande mercato",
- La crociata dei re,
- "Battesimo o morte": la crociata contro i Vendi,
- Ha inizio la "reconquista" spagnola,
- "A noi. San Giacomo!",
- Fasi più offensive e l'interesse di Roma,
- Note,

CAPITOLO X - La mite figura del Barbarossa
Denti: bianchi come neve ...,
- Gioie di un re,
- Barbarossa diventa imperatore (con alcuni
fenomeni marginali),
- " ... e riprese in pace il suo cammino",
- Patto col nemico,

- Come tutto è per il bene comune e s'inserisce presto e bene nell'insieme,
- L'assedio di Crema.
ovvero "la mitezza del suo aspetto ..;",
- Divampa la lotta tra Barbarossa e Alessandro III,

- "Ricordati della tua dolcezza o Signore!",
- Terza e quarta campagna d'Italia del Barbarossa,
- San Pietro in fiamme, Barbarossa all'apice della sua gloria e "una miracolosa letale pestilenza",
- La lega dei Lombardi e la pace di Venezia,
- Il terzo Concilio Laterano (1179): morte di Alessandro e i successori,
- Note,

CAPITOLO XI - La tarza Crociata (1189-1192)
Feudali avanzi di galera nella "Terra Santa",
- "come gazzelle li abbattemmo": la battaglia presso i corni di Hattin,
- I papi danno il segnale dell'attacco,
- Le teste coronate si mettono in marcia,
- Acri, il massacro di Riccardo Cuor di Leone e la conquista liturgica del Santo Padre,
- Note,

- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi

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VOL. V - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: IX° e X° Secolo


collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il quinto di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?

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"I popoli che formavano lo Stato della Chiesa erano, fra tutti gli italiani, i più straziati, perché avevano sul collo i preti e gli stranieri. Gli austria­ci stavano minacciosi al confine e dentro seimila svizzeri, con altre mi­gliaia di fecciosi ribaldi, formavano l'esercito del Papa. 1 preti gover­navano col codice dei sette peccati mortali, e chi non ha conosciuto il governo dei preti non sa quale sia l'ultima tirannide, la quale ormai è caduta perché Dio e gli uomini erano stanchi di tante scelleratezze.
Luigi Settenbrini, Ricordanze della mia vita (citato su «La Voce Repubblicana» del 23.09.2003, nell'articolo ‘Commemorazione del 20 settembre’... perché i preti sanno sempre molto bene quando conviene loro accuc­ciarsi, e quando possono invece abbaiare, azzannare e mordere.) ivi, p. 40


INDICE

- Prefazione all'edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana
- Editoriale
- Proni al potere
- Storia criminale del Cristianesimo - Volume V

CAPITOLO I - L'imperatore Ludovico I il Pio (814-840),

- Uccidere e pregare,
- "Nuovo slancio per la riforma...": fino a cinque litri di vino e quattro di birra giornalieri per ogni canonico,
- Lotta per la "proprietà ecclesiastica" e contro la chiesa autonoma,
- Riforma matrimoniale ed eclissi di luna, ovvero della superstizione dell'imperatore,
- ". .quel gioco assassino, la caccia",
- Aquisgrana epurata da "alti traditori" e da prostitute,
- L'imperatore, il clero e l'unità dell'Impero,
- La Ordinatio Imperii (817) e l'ironia della storia,
- Ludovico il Pio fa malmenare i parenti e fa una pubblica confessione di colpa,
- La cupidigia dei grandi e i dannati della terra,
- La politica estera, ovvero "le amabili delizie dell' estate...",
- Guerra contro Danesi, Sorbi e Baschi,
- Guerra contro i Bretoni,
- Guerra contro Abodriti e Baschi,
- Guerra contro i Croati,
- Guerra in Spagna e contro i Bretoni,
- Guerra contro i Bulgari,
- Situazioni romane: perché fu fatto santo Leone 111, papa omicida,
- Imbrogli con la corona e l'incoronazione imperiale: Stefano IV (816-817) e Pasquale I (817-824),
- Papa Pasquale acceca e decapita, diventa santo e poi viene tolto dal calendario,
- Il co-imperatore Lotario I e la "Constitutio Romana",
- I vescovi franchi umiliano l'imperatore e non vogliono essere giudicati da nessuno,
- Cattolici tra di loro: la prima rivolta,
- Cattolici tra di loro: la seconda rivolta,
- Molto peggio che a Canossa...e tutto "secondo il giudizio dei preti",
- La marmaglia senza scrupoli dei vescovi cambia fronte ancora una volta, 54 - La "Causa Ebonis",
- La lotta dell'imperatore per Carlo (il Calvo) e contro i nipoti, ovvero per "l'ordine" e contro la "peste",
- La morte dell'imperatore,
- Cose franche e cose cosmiche,
- Gli uomini del vento del Nord,
- Note,

CAPITOLO II - I figli e i nipoti,

- Si era diventati Cristiani... e raffinati,
- Fronti sempre mutevoli, ovvero giuramento di fedeltà, a basso costo "come le more",
- La battaglia di Fontenoy, ovvero "dove ci guiderebbe il decreto di Dio ... ",
- L'imperatore Lotario si allea coi pagani e spoglia le chiese,
- Ludovico il Germanico taglia le teste,
- Il giuramento di Strasburgo (842) e la volontà di Dio e dei preti,
- Di una bizzarra opinione di storici antichi e moderni,
- I trattati di Verdun (843) e di Meersen (870),
- Ludovico, re di Baviera per grazia di Dio,
- Carlo il Calvo e l'Occidente,
- Violenze e aggressioni in Bretagna,
- Carlo il Calvo liquida i suoi nipoti,
- Ludovico il Germanico attacca il regno franco-occidentale,
- Gli Slavi si infiltrano ... ,
- ... e del "diritto dei popoli civili contro la barbarie",
- Vile vermicaio slavo e divino popolo franco,
- In 400 anni 170 guerre contro gli Slavi,
- La grande Moravia,
- La stirpe di Ludovico: soavi fatiche sotto la croce e il "cruento lavoro della spada",
- ... e di nuovo figli cattolici contro il cattolico padre ... ,
- Il principe Carlo (imperatore Carlo III il Grosso) lotta con gli spiriti maligni,
-
Note, 121

CAPITOLO III - Il Papato a metà del IX secolo,
Sergio II, ovvero ..... per quanto possiamo",
- Il Vaticano si trasforma in fortezza: un santo padre funge da architetto militare,
- Per la prima volta un papa garantisce il regno dei cieli per chi va a crepare in guerra,
- L'imperatore Ludovico II (850-875) fallisce nella lotta per la successione,
- I Decretali del Pseudo-Isidoro: "i falsi di maggior successo mai tentati prima di allora ... ",
- a) Dimensioni e forma dei falsi Decretali,
- b) Scopo dei Decretali,
- Anastasio Bibliotecario, ovvero un antipapa fa il suo debutto,
- Nicolò I: un papa si pavoneggia "come se fosse il padrone dell'orbe terracqueo",
- La disputa coniugale di Lotario II: l'imperatore Lotario I divide il suo regno,
- L'abate Ucberto: "Meretrici, cani e falchi da caccia", nonché 6600 martiri,
- L'arcivescovo Gunthar di Colonia rivela un mentito segreto confessionale,
- Nicolò I in lotta con l'episcopato franco-orientale e con l'imperatore,
- "Ascolta, signor papa Nicolò ... "
- Avvoltoi incoronati e voltagabbana papali,
- Dall'idillio familiare sotto papa Adriano fino all'altruistica morte di Ludovico II "per la causa di Cristo",
- Caduta e rielezione di Anastasio: la morte di Lotario II
- Un "giudizio di Dio",
- Salvezza e trionfo per Carlo il Calvo ... e gli "evviva" dei vescovi,
- L'imperatore Ludovico II muore stremato per Cristo, e la Chiesa ne è l'erede,
- Roma perde la Bulgaria,
- Sesso, cura d'anime, piccole corruzioni e deviazioni alla corte di Bisanzio,
- Consiglio papale per la Bulgaria: in battaglia non con la coda di cavallo, ma con la croce!,
- Roma si prende Boemia e Moravia: arrivano gli "apostoli degli Slavi",
- Il duca Rastislav viene accecato, l'arcivescovo Metodio viene trattato con la frusta dal vescovo di Passavia,
- Incursioni all'Est, ovvero "nessuno scampò di là tranne il vescovo Embricone ... ",
- Definitivo divieto della liturgia slava e apoteosi degli "apostoli degli Slavi" a patroni regionali e a "santi di moda",
- Note,

CAPITOLO IV - Giovanni VIII (872-882): un papa perfetto, da manuale
"Fresca iniziativa", ovvero Il primo papa ammiraglio,
- Gli affari di papa Giovanni con Carlo il Calvo, il "salvatore del mondo",
- Muore Ludovico il Germanico: l'elogio funebre dell' abate Reginone,
- Le condoglianze di Carlo il Calvo e la prima battaglia dei "nemici di sempre" per il Reno,
- Papa Giovanni corteggia Carlo, dei cui "pregi non c'è lingua umana che possa dire .... ",
- Morte dopo 37 anni di potere "per diarrea, con grande strazio ... ",
- Papa Giovanni elogia Carlomanno ed incorona Ludovico il Balbo,
- Viene alla ribalta il "re dei preti" Bosone,
- Papa Giovanni vuole nominare l'imperatore "per primo e sopra tutti",
- Ultimo appello a Bosone: " ... ora è il giorno della salvezza", ovvero "il gioco quadruplice gioco di Giovanni",
- Contatti parentali tra i Franchi,
- In cambio della cessione di navi da guerra e di altro, papa Giovanni riconosce il patriarca Fozio, due volte deposto e maledetto,
- Da Carlomanno a Carlo III il Grosso,
- Papa Giovanni dà la caccia ai Saraceni ... ma i cattolici collaborano col nemico,
- Uccisione di capi musulmani prigionieri: condizione papale per riaccoglierli nella chiesa,
- Complici giovannei e prima uccisone di un papa,
- Note,

CAPITOLO V - L'incubo dei Normanni e l'imperatore Carlo III il Grosso
Uccidere "con l'aiuto di Dio" ed esserne sconfitti senza,
- Prìncipi caduti nella Franconia orientale e occidentale,
- Carlo il Grosso, al quale tutto spetta e tutto va storto,
- Quando i cristiani devono sopportare ciò che di solito essi fanno agli altri,
- De bellis Parisiacis, ovvero "nulla che fosse degno della maestà imperiale",
- La Provvidenza divina opera a tradimento: fine del dominio normanno in Frisia,
- Politica interna ... fino alla resezione dei genitali "in modo che non restasse traccia ... ",
- Il vescovo Liutgardo di Vercelli: celebrato e fatto fuori,
- 25 anni di matrimonio in bianco ... superata la prova del fuoco,
- 11 "colpo di stato" di Arnolfo e la repentina fine di Carlo,
- Note,

CAPITOLO VI - Arnolfo di Carinzia, re dei Franchi orientali e imperatore (887-899)
1.- Arnolfo di Carinzia: I Franchi orientali e l'Est europeo,
- "Evviva Arnolfo, il grande re",
- 11 santo Emmerano ovvero: "Lodare Dio senza lingua/crea certo meraviglia",
- " ... grida di battaglia fino al cielo",
- La spinta (tedesca) verso l'Est,
- Devastanti guerre contro i Moravi,
- La "figura chiave" della politica del tempo: l'arcivescovo Fulco di Reims gira come una banderuola,
- La fine del (santo) re Zwentibold, ovvero: questa era la vita di allora negli ambienti cristiani eccellenti,
2. - Arnolfo di Carinzia: il papato e l'Italia,
- Lusso e delitti,
- Guido e Berengario: guerra civile in Italia e altalenante politica papalina,
- Il papa Formoso incorona i "tiranni" d'Italia ed incita Arnolfo a combatterli,
- La presa di Bergamo, ovvero: una messa mattutina dà sempre energia,
- Arnolfo assedia Roma, vi taglia un po' di teste e diventa il primo anti-imperatore franco-tedesco,
- Muoiono l'imperatore Arnolfo e papa Formoso,
- Il sinodo del cadavere: una macabra messinscena di rango papale,
- Formosiani e antiformosiani,
- Muoiono gli imperatori Lamberto e Arnolfo, mentre gli Ungari invadono l'Italia del Nord,
- Come, grazie al vescovo di Verona, Ludovico III divenne Ludovico il Cieco,
- Note,

CAPITOLO VII - Re Ludovico IV il Fanciullo (900-911)
Ludovico IV il Fanciullo, la marionetta del clero,
- Inizia l'invasione degli Ungari,
- "Opera tedesca di cristiana ricostruzione all' Est" e il "cane più rognoso ... ",
- A proposito di "volubili predoni e della "famiglia di popoli europei",
- La faida dei Babenberg (897-906),
- Note,

CAPITOLO VIII - Re Corrado I (911-918)
Fallisce la riconquista della Lotaringia,
- Come Arnolfo, "il Giusto per grazia di Dio" divenne Arnolfo "il Malvagio",
- Trionfa il vescovo assassino Salomone,
- Note,

CAPITOLO IX - Enrico I, il primo re tedesco
Così si provvede ai propri cari,
- Profittatori del massacro dei Sassoni,
- Il re "non unto" fa il suo esordio,
- Mogli redditizie e un vescovo docile,
- "Movimenti di fraternizzazione" e promiscuità pretesca,
- La "Santa Lancia",
- Della pace infernale dei cristiani e dei loro
"valori fondamentali",
- Storivi di ieri ... ,
- ... e storiografi di oggi,
- "Salvaguardia dei confini" operata da Enrico, ovvero: " ... nessuno ne uscì vivo",
- " ... guacché il soldato puzza di putredine": il vescovo Thietmar "all'altezza della cultura del suo tempo",
- " ... opera educativa prolungata per anni",
- "Prova di efficienza",
- Il santo Venceslao, la santa Ludmilla e due devoti sicari cristiani,
- Il santo collaboratore e martire diventa eroe di guerra anti-tedesco, ed Enrico I "fondatore e salvatore del Regno tedesco",
- Note,

CAPITOLO X - Ottone I, "il Grande" (936-973)
Prima di tutto la spada ...,
- Protezione alla Chiesa, guerra ai pagani,
- I vescovi: un lucroso strumento di dominio,
- Cattolici e principeschi vincoli di famiglia: la Baviera e i fratelli del re si ribellano,
- "Assistenza parentale" e le conseguenze: la rivolta Iiudolfina,
- "Christi bonus odor " (il buon odore di Cristo), ovvero: "un regale sacerdozio",
- "Amabili perle" e trentennale lotta per il potere,
- La battaglia di Lechfeld (955): un "sommo dono del divino amore",
- Il vescovo Pilgrim di Passavia (971-991), grande falsario per il Signore, si erige un monumento letterario,
- Uno schiavi sta e guerriero è il primo cattolico canonizzato in modo solenne e ufficiale,
- "Patrono contro ratti e topi", "il pericolo dall'Est" e i 29 numeri delle "sante ossa",
- Motivazione della"colonizzazione verso Est" dei Tedeschi, ovvero: le "buone azioni" dei margravi Hermann Billung e Gero,
- Ottone inaugura la cristianizzazione dei Vendi facendone "piazza pulita",
- Ottone "il Grande" fa decapitare 700 prigionieri di guerra slavi e ordina lo sterminio dei Redari,
- Prove su prove di benevolenza a favore della "capitale dell'Oriente tedesco",
- La Polonia affida le pecore al lupo,
- La santa Olga (morta nel 969),
- Il santo Vladimiro, il "grande e simile agli apostoli",
- Politica scandinava: guerra e affari per amore di Dio?,
- L"'epoca buia" sta per iniziare,
- Papa Sergio JII: assassino di due papi,
- Preludio al "romano governo delle puttane" ... papa Giovanni X: a letto e sul campo di battaglia,
- Situazioni di anarchia in Italia,
- Re Ugo interviene e fa ricchi i suoi,
- Papi per grazia di Marozia e la notte nuziale di re Ugo,
- Berengario Il diventa re d'Italia,
- Giovanni XII fa dell'amore il perno del suo pontificato,
- Giovanni XII incorona imperatore Ottone I e questi promulga il Privilegium Ottonianum,
- Il papa cospira con tutti i nemici dell'impero.
- Un "monstrum" viene scalzato dal trono papale e muore per un "ictus",
- Tumulti e orrori in Roma e nella storiografia,
- Sostegno principale e beneficiario anche in Italia: il clero,
- L'imperatore raggiunge "uno dei più importanti scopi della vita nei suoi ultimi anni di regno",
- Note,

CAPITOLO XI - L'imperatore Ottone II (973-983)
Chierici alle costole dei monarchi,
- Guerre per Baviera e Boemia,
- Guerra per la Lotaringia,

- Guerra nel Nord,
- Capo di Colonne: la prima grande disfatta della dinastia ottoniana,

- Note,

CAPITOLO XII - L' imperatore Ottone III (983-1002)
Conflitto per il trono tra Enrico il Litigioso e i vescovi,
- Nelle mani delle pie donne e del clero,
- Tra due santi ed un futuro papa,
- "Tu sei nostro ..;",
- Sceneggiate intorno al santo soglio,
- L'arcivescovo Giselher corrompe. falsifica e incassa,
- Quattordici anni di guerra continua contro gli Slavi dell'Elba,
- " ... per radunare le legioni": azione concertata in Gnesen a vantaggio di Roma,
- La contesa di Gandersheirn,
- Note,

Bibliografia secondaria
Abbreviazioni

Indice dei nomi

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VOL. IX - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: XV° e XVI° Secolo



collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il secondo di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?
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... La cristiana religione, che è quella di quasi tutta la Europa, non è per se stessa favorevole al viver libero: ma la cattolica religione riesce incompatibile quasi col viver libero ...
... Il culto delle immagini, la presenza effettiva nella eucaristia, ed altri punti dogmatici, non saranno per certo mai quelli, che, creduti o no, verranno ad influire sopra il viver libero politico. Ma, IL PAPA, ma, LA INQUISIZIONE, IL PUR­GATORIO, LA CONFESSIONE, IL MATRIMONIO FATTOSI INDISSOLUBILE SACRAMENTO E IL CELIBATO DEI RELIGIOSI; son queste le sei anelli della sacra catena, che veramente a tal segno rassodano la profana, che ella di tanto ne diventa più grave ed infran­gibile. E, dalla prima di queste sei cose incominciando, dico: Che un popolo, che crede potervi essere un uomo, che rappresenti immediatamente Dio; un uomo, che non possa errar mai; egli è certamente un popolo stupido. Ma se, non lo credendo, egli viene per ciò tormentato, sforzato, e perseguitato da una forza superiore effettiva, ne accaderà che quella prima generazione d'uomini crederà nel papa, per timore; i figli, per abitudine; i nepoti, per stupidità. Ecco in qual guisa un popolo che rimane cattolico, dee necessariamente, per via del papa e della inquisizione, divenire ignorantissimo, servissimo, e stupidissimo.

Ma, mi dirà taluno: "Gli eretici credono pure nella trinità; e questa al senso umano pare una cosa certamente ancora più assurda che le sopraccennate: non sono dunque gli eretici meno stupidi dei cattolici". Rispondo; che anche i Ro­mani credevano nel volo e nel beccar degli augelli, cosa assai più puerile ed assurda; eppure erano liberi e grandi; e non divennero stupidi e vili, se non quando, spogliati della lor libertà, credettero nella infame divinità di Cesare, di Augusto, e degli altri lor simili e peggiori tiranni. Quindi, la trinità nostra, per non essere cosa soggetta ai sensi, si creda ella o no, non può influire mai sopra il viver politico: ma, l'autorità più o meno di un uomo; l'autorità illimitata so­pra le più importanti cose, e velata dal sacro ammanto della religione, importa e molte, e notabili conseguenze; tali insomma, che ogni popolo che crede od ammette una tale autorità, si rende schiavo per sempre.

(V. Alfieri, Della Tirannide, cap: VIII "Della Religione", Milano 1996)

"La Chiesa è proprio ciò contro cui Gesù predicò - e contro cui insegnò a lottare ai suoi discepoli [...]. La Chiesa non è soltanto una caricatura del cristianesimo, ma la guerra organizzata contro il cristianesimo".
(F. Nietzsche, La volontà di potenza, Roma 1989)

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Strancio dell'introduzione a pag. xviii

Nell'antropologia' di Ratzinger l'uomo non è libero nella sua coscienza e padrone della propria vita, “non essendo questo bene della vita proprietà dell'uomo ma dono gratuito di Dio”40, e per imporre questo e altri ukase, sceglie la via più perversa: il passaggio dal Parlamento italiano. Profittando di uno scenario politico che vede al governo “il miglior Presidente del Consiglio degli ultimi 150 anni” o in alternativa un'opposizione col ci­licio, balbettante e genuflessa, la Chiesa gerarchica gioca sul tavolo del diritto positivo e della democrazia altrui, in forza della sua propensione al lungo periodo, contro una classe dirigente accecata dall'emergenza perenne e mossa unicamente dal più rozzo istinto di auto-conservazione. Sconfitta nelle sue chiese, vuote e in crisi di parroci, tra­volta dagli scandali sessuali, in difficoltà con tutti gli altri competitori cristiani (e non), corrotta al suo interno – “Quanta sporcizia c'è nella Chiesa”41.
Sempre più protesa ver­so Mammona a danno di Gesù, la gerarchia vaticana, nella “sua” Italia, guidata dal papa tedesco detta le sue leggi al parlamento perchè ha la ventura di potersi misurare con av­versari culturalmente deboli, smemorati, ignoranti e umanamente miserabili, un pletora grottesca di zombie servili, avvezzi alla retorica e alla menzogna, avvitati nelle pieghe dei piccoli e grandi privilegi che da sempre (con le note eccezioni) hanno caratterizzato l'ambizione della classe politica dello Stato italiano, sia esso monarchico, fascista o repubblicano. Ancora una volta il terreno dello scontro è l'Italia, lo Stato incompiuto il cui male profondo sembra essere tragicamente anche il carattere antropologico della maggioranza dei suoi abitanti.

“Abbiamo adunque con la Chiesa e con i preti noi Italiani questo primo obligo: di essere diventati senza religione e cattivi: ma ne abbiamo ancora uno maggiore, il quale è la seconda cagione della rovina nostra: questo è che la Chiesa ha tenuto e tiene questo provincia divisa.” 42 Machiavelli è un contemporaneo di Lutero, per sfortuna dell'Italia, “distratta” dai suoi prossimi 150 anni di Unità, è fin troppo attuale ...

Roma, 17 Febbraio 2010

INDICE

- Prefazione all'edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana

CAPITOLO I - Olocausto americano ovvero "Primavera missionaria all'alba dell'èra moderna
- Papi e Portoghesi attaccano l'Africa
- Alessandro VI regala un continente
- " ... and Columbus Day is a celebration" - Incomincia il più grande genocidio della storia
- Heman Cortés, missionario e belva umana
- Pizarro e la distruzione dell'impero Incas
- Come il Nordamerica divenne cristiano, ovvero "To kill and scalp all, big and little" - Note

CAPITOLO II - La Riforma abbraccia la Svizzera. Zwingli e Calvino
Zwingli può rinnovare la Chiesa "unicamente col sangue",
- Calvino fa bruciare Michele Serveto,

- Note,

CAPITOLO III - Inizia la Controriforma.lI Concilio di Trento: "Sacrosancta Tridentina synodus" (1545-1563)
Primi accenni di Riforma,
- Fasi del Concilio,
- Influsso dei Gesuiti,
- Note,

CAPITOLO IV - Ignazio di Loyola (1491-1556)
Un visionarioin lacrime fa politica mondiale
- "Servizio militare per Dio",
- "Il diario spirituale" ovvero: Ignazio di Loyola era fuori di senno?,
-
Visioni e "voci",
- Lo "sguardo sempre fisso verso l'alto", ovvero "come con un cannocchiale mistico",
- Ubbidire "ciecamente", come se si fosse "un cadavere",
- Note,

CAPITOLO V - Inizia il confessionalismo
Inizia il confessionalismo ...,
- ... e la Chiesa di stato luterana, "continuazione della guerra dei contadini con altri mezzi",
- "Cuius regio eius religio",
- Come la vede il signor von Pastor,
- Note,

CAPITOLO VI - Fermento gesuitico in tutto il mondo
In Italia e Spagna,
- In Francia e Germania,
- In Polonia e Svezia,
- L'unione di Brest,
- Un teatri no da guitti della storia mondiale: Roma mette sul trono a Mosca uno zar fasullo,
- In Sudamerica e in India,
- In Giappone e in Cina,
- Apparenza e realtà: prime ostilità,
- Costante indottrinamento, ovvero: cupido occupandi omnia,
- La banda dei padri confessori,
- Note,

CAPITOLO VII - I Wittelsbach e gli Asburgo come esponenti della Controriforma e la guerra di Colonia - La città di Monaco come "Roma tedesca", la Baviera come stato di polizia,
- Non solo "Gratis et
amore Dei",
- Il cardinale Ottone Truchsess von Waldburg, vescovo di Augusta e "protettore della
nazione tedesca",
- Julius Echter von Mespelbrunn, principe vescovo di Wiirzburg e duca di Franconia. Ritratto di un "eccelso umanista" (Meisner),
- Gli Asburgo salvano l'Austria a vantaggio del papato,
- La guerra di Colonia "per la propagazione del Santo Vangelo",
- Note,


CAPITOLO VIII - Terrore di Stato in Occidente. Paesi Bassi, Francia,
Inghilterra e Scozia nel tardo Cinquecento
- Terrore nei Paesi Bassi,
- Cristiani olandesi vittime dell 'imperatore,
- Re Filippo II: "Tutto nella prospettiva dell'interesse ecclesiastico ...",
- L'iconoclastia,
- Il duca d'Alba e il suo regime del terrore,
- Terrore in Francia,
- La notte di San Bartolomeo, ovvero le cosiddette nozze di sangue parigine,
-Gregoriani canti di gioia e orrore puro,
- Terrore in Inghilterra, Scozia e Irlanda,
- Enrico e la sua felicità coniugale,
- Enrico VITI diventa "supremo capo in terra della Chiesa d'Inghilterra",
- Maria la Cattolica, la Sanguinaria (1553-1558),
- Elisabetta I (1558-1603), la "Sovrana nata",
- La Scozia e Maria Stuart,
- Irlanda: taglie sui sacerdoti cattolici come sulla testa di un lupo,
- Note,

CAPITOLO IX - Fango e veleni prima della Grande Guerra:
Dal campo di battaglia pubblicistico a quello militare
- "... gentaglia lurida e infame, grumi schifosi di vomito ...",
- "... il regno dell'Anticristo, la grande Madre del meretricio",
- "Cristo Gesù con i cristiani I il Diavolo con i calvinisti",
- "Per amore di Cristo ... venite con le vostre alabarde, con i cannoni e i fucili ...", ovvero: "Affogare la Germania nel suo stesso sangue",
- Note,

CAPITOLO X - Inizia la Guerra dei Trent'anni
- Unione e Lega: i fratelli cristiani serrano i ranghi,
- La defenestrazione di Praga (23 maggio 1618),
- La guerra di Boemia
- Diritto di vita e di morte, ovvero: "Dopotutto è stato proprio un bel giorno",
- La guerra dilaga per tutto l'Impero,
- Papa Gregorio XV (1621-23): ''Timore e amore di Dio", e incessante bellicismo,
- "Della "Voglia di far guerra", ovvero: "Quelli non risparmiano nessuno, chiunque sia ...",
- Note,

CAPITOLO XI - Per che cosa si combatté nella Guerra dei Trent'anni?
- La guerra tra Danimarca e Olanda (1625-1629) e l'Editto di Restituzione (1629),
- Wallenstein scende in campo,
- "Il popolo svedese si mette in marcia ..." Magdeburgo e Breitenfeld,
- Religione, solo pretesto per la guerra,
- I papi e la guerra,
- Note,

CAPITOLO XII - Pax Christiana, ovvero "stile di vita cristiana" dopo la guerra del secolo
- Del desiderio di pace e sempre nuovi progetti bellici,
- Guerre su guerre,
- All'epoca del "Re Sole",
- Della "Libertà della fede", ovvero "Morire come mosche ...",
- Note,

- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi

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VOL. IV - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: L'Alto Medioevo



collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il quarto di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?
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Chiunque sia la persona chiamata a reggere la “cattedra di San Pietro”, il Vaticano sarà sempre il naturale alleato delle forze politiche reaziona­rie, dalle quali sa di potere facilmente ottenere i privilegi necessari per espandere non il regno di Gesù, ma il regno dei gesuiti su tutto il mondo. Ernesto Rossi, Nuove pagine anticlericali, p. 107, Milano, 2002


Il prete è la personificazione della menzogna. Il mentitore è ladro. Il ladro è assassino, e potrei trovare al prete una serie di altri infami corollari.
Giuseppe Garibaldi, Memorie (prefazione)

Durante l'ultimo secolo la Chiesa cattolica ha imparato sempre meglio l'arte di esercitare il potere attraverso gli uomini che si chiamano “laici” soltanto perché - come diceva Salvemini – “non portano la sottana attor­no alle gambe”: arte in cui era già maestra nel medioevo, quando con­dannava gli eretici, ma non si macchiava mai col loro sangue, lasciando al “braccio secolare” il compito di fare morire sul rogo. Il “potere in­diretto” consente alla Santa sede di raggiungere più facilmente tutti gli obiettivi che essa si propone, senza assumerne direttamente la responsa­bilità.
Ernesto Rossi, Nuove pagine anticlericali, p. 447, Milano, 2002

“Ché, méttetelo in testa, che er pretaccio
È stato sempre lui, sempre lo stesso.
Er prete? è stato sempre quell'omaccio
Nimico de la patria e der progresso”.
Cesare Pascarella, La scoperta dell'America, 1893

INDICE

- Prefazione all' edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana

Storia criminale del Cristianesimo - Volume IV

- PROSPETTO PRELIMINARE,
- Da sudditi convinti a dominatori persuasi,
- Note,

CAPITOLO I - L'introduzione del Cristianesimo fra i Germani,
- La diffusione del Cristianesimo in Occidente,

- Motivi e modi di conversione,
- Gesù Cristo diventa un guerriero germanico ovvero della "Presa sulla Vita",
- l 5 Sotterfugi
apologetici,
- L'antico fardello,

- "Distruzione dimostrativa...",
- Note,

CAPITOLO II - Clodoveo, fondatore del Regno Franco,
- L'origine dei Merovingi,

- La rapidissima ascesa di un bandito di stato,
- Un grande bagno di sangue e la prima data della storia della chiesa tedesca,
- Re Clodoveo e due "Santi di Dio",
- La guerra di Clodoveo contro i Burgundi (500),

- "La fortuna del regno" e un Santo Traditore della Patria,
- I Visigoti,
- La guerra contro i Visigoti,
- Dobbiamo liberarci dalla valutazione moralistica della storia?,
- Note,

CAPITOLO III - I figli di Clodoveo,
- Suddivisione del regno e sollevazione degli Alverni,

- La guerra contro i Burgundi del 523/524 ­sollecitata da una Santa e condotta contro un Santo e
Assassino,
- "Meglio morto che tonsurato..." Una Santa impartisce l'ordine di uccidere suo nipote,
- La distruzione del regno di Turingia e lo sterminio della casa reale,
- Altre guerre contro Goti e Burgundi,
- Teodeberto 1: "Magnus", "Religiosus", "Christianus Princeps", "Una sorta di culmine",
- Re e Papi: assassini,
- Note,

CAPITOLO IV - L'invasione dei Longobardi,
- L'invasione,
- Collaborazione e zelo missionario,
- Note,

CAPITOLO V - I Merovingi posteriori
- I nipoti di Clodoveo,
- " ... degne di Messalina e di Agrippina",
- Chilperico I: campagne
militari e inni religiosi,
- Prelati e alta nobiltà si accalcano per raggiungere il potere,
- La
rivolta di Gundowald e i vescovi transfughi,
- Re Guntram dà prova della sua santità,
-
Invocazioni ponitificie di guerra,
- Note,

CAPITOLO VI - I Visigoti diventano cattolici,
- La fondazione del regno dei Visigoti in Spagna,
- La cattolicizzazione degli Svevi,
- L'ariano
Leovigildo e l'opposizione cattolica,
- Un ribelle e traditore diventa Santo,
- " ... acceso dal
fervore della fede"ovvero "Non diventerò mai cattolico",
- Note,

CAPITOLO VII - Papa Gregorio I (590-604)
-
Fuggitivo dal mondo e carrierista,
- La controversia sul titolo col "digiunatore", la "ricerca
della propria gloria",
- Nella "polvere di un'occupazione terrena",
- L'uomo della doppia
morale,
- Non pensarla come la maggioranza ... un delitto quasi degno della pena capitale",

- Giusto e affettuoso verso gli Ebrei?,
- Affari prima della fine del mondo. ovvero della "Pro
prietà dei poveri",
- Gli schiavi servono. ma si logorano come il bestiame ovvero "La diversità
delle classi",
- A volte con l'imperatore. a volte contro di lui,
- Il Santo Padre consiglia gli
attacchi alle spalle. la presa d'ostaggi e il saccheggio,
- Papa Gregorio festeggia l' assassinio
dell' imperatore,
- Ha inizio in Inghilterra la propaganda pontificia,
- Spregiatore della
cultura e profeta della fine del mondo,
- Di buoi. di asini e del Commentario gregoriano di
Giobbe,
- Anche le massime sciocchezze dei Grandi guardano "al futuro",
- Reliquie. ovve
ro spararle grosse,
- Note. 153

CAPITOLO VIII - Brunechilde, Clotario II e Dagoberto I. ovvero "la cristianizzazione del concetto di monarchia"
-
Papa Gregorio I corteggia "un selvaggio animale politico",
- La fine di Brunechilde e il primo
apice della cristianizzazione del concetto di monarchia,
- Il Santo traditore di Metz,
- "An
goscia e terrore". e preci continue sotto Dagoberto I,
- "Missionamento e massacro,
- Note.


CAPITOLO IX - La chiesa nell'età merovingia,
- Una specie di escrescenza cancerosa,
- Ignorante. criminale e buon cattolico,
- Due celebri
esemplari,
- Leccapiedi avidi di potere. ovvero "Essi sono protagonisti,
- "Trono e Alta
re,
- " interessi piuttosto materiali della Chiesa d'epoca merovingia"?,
- " ... un livello
infimo". "un livello barbarico",
- Breve rassegna di uomini di Dio,
- Rivolta nel conven
to di monache,
- " ... e si recarono a Marsiglia" ovvero: senza il Giudeo il Cristiano resta sano,

- Note,

CAPITOLO X - L' ascesa dei Carolingi
- l
Sanguinoso preludio col vescovo Cuniberto, con Grirnoaldo, figlio di Pipino il Vecchio. e con s. Sigeberto,
- ... e molte cose devote,
- Santa Baltilde ammazza nove vescovi,
- Ebroino
e Leodegaro, anticristo e successore di Cristo,
- Pipino II. "che sempre s'avventava immediata
mente sui nemici ..;",
- Il missionamento armato presso i Frisoni,
- Carlo Martello: "con
abbondante spargimento di sangue" e "con l'aiuto di Dio",
- L'irruzione dell Tslam,
- Note.


CAPITOLO XI - San Bonifacio.
- l'''apostolo dei Tedeschi" e di Roma
-
Liberazione da "ogni sudiciume" in Assia, Turingia e Sassonia - e un po' di spargimento di sangue,
- Stalloni nitrenti. sante monache e un "affare tanto vantaggioso",
- Nasce "il covo dei
preti",
- L'inizio della fine degli Agilulfidi, ovvero: la Baviera finisce nella rete di Roma,
-
"Carissimo. continua la tua battaglia .,.",
- Guerra sanguinosa per il possesso della Baviera e
stratagemmi papalini,
- Note,

CAPITOLO XII - La ribellione del papato e la lotta iconoclasta
La Chiesa maledice un Papa,
- Roma si ribella a Bisanzio,
- Roghi di libri e battaglie: la
cattolicizzazione dei Longobardi,
- Inizio della lotta iconoclasta,
- "Fallisce una rivoluzio
ne papale,
- Note,

CAPITOLO XIII - La nascita dello Stato della Chiesa; tra guerre e rapine
-
Acrobazie papaline fra Bisanzio, Longobardi e Franchi,
- Il logorroico Zaccaria persuade a
forza di chiacchiere i Longobardi,
- Il massacro degli Svevi perpetrato da Carlomanno e
l'episcopato di Costanza,
- Pipino III. "Un buon cristiano" e "un grande soldato",
- "L' atto
più gravido di conseguenze di tutto il Medioevo",
- Aperta violazione del diritto e scissione da
Bisanzio,
- Culto e trucchi con s. Pietro,
- L'usurpatore unto dal papa e sovrano "per grazia
di Dio" combatte due guerre in nome del pontefice,
- Note,


CAPITOLO XIV - La "Donazione di Costantino"
- Il Medioevo cattolico: l'Eldorado delle falsificazioni clericali,
- Alcuni esempi di sacre
falsificazioni di atti conciliari, reliquie e vite di Santi,
- Esempi di falsificazioni episcopali
operate soprattutto per ragioni patrimoniali e politiche,
- Nascita e significato della "Donazione
di Costantino",
- La scoperta della falsificazione,
- Note,

CAPITOLO XV - Carlo I, cosiddetto "Magno", e i pontefici
- Eccessi criminali alla corte pontificia durante i mutamenti di potere nel Regno dei Franchi,
-
Stefano III incita a una nuova guerra contro i Longobardi,
- L'illegittima monarchia di Carlo e
l'inizio della guerra a favore del pontefice,
- La cupidigia di Adriano e l'occupazione brigantesca
del regno longobardo da parte di Carlo predone,
- Abbastanza non è mai abbastanza,
- " ...
inviate subito un esercito": papa Adriano istiga Carlo contro Benevento,
- Un (falso) martirio e
una (quasi autentica) incoronazione imperiale,
- Note,

CAPITOLO XVI - Carlo "Magno" e le sue guerre
- Il sanguinoso "missionarnento" dei Sassoni (772-804),
- Depredare e cristianizzare: "un tratto
di politica governativa dei Franchi",
- Esordio della cultura carolingia presso gli "Arcipagani"
ovvero "Tra i Sassoni con i vessilli cristiani",
- Missionamento oltre "le linee militari d'attac
co ... ",
- La batosta spagnola, ovvero "Ora cominciano le Crociate",
- Il massacratore dei
Sassoni, "Un paio di zeri di troppo" e "La semplice serenità di un'anima grande ... ",
- "Ovunque
fu allora pace ... ",
- Le ultime rivolte, guerra di sterminio ... e "la serena altezza del pastorale",

- Le leggi sanguinarie di Carlo,
- La spoliazione e lo sterminio degi Avari (791-803),
-
Carlo elimina senza tanti scrupoli il duca Tassilone,
- Una esplicita Guerra Santa,
- Ancora
una volta una Chiesa profittatrice di guerra,
- Inizia la sistematica offensiva contro gli Slavi,

- Insieme nel delitto - insieme nella santità,
- Note,

- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni

Indice dei nomi

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VOL. III - STORIA CRIMINALE DEL CRISTIANESIMO: La Chiesa Antica



collana-crimini-9-vol.-580

RETROCOPERTINA

Mentre la Chiesa Cattolica celebra l’ingresso nel suo terzo millennio, una voce fuori dal coro ne ripercorre minuziosamente la storia, finalmente anche per il pubblico italiano, partendo da un punto di vista inedito e provocatorio.
L’opera di Deschner, del quale questo è il terzo di dieci volumi, offre al lettore, credente e non credente, gli elementi per una conoscenza, lontano dall’agiografia più o meno esplicita e dal timor reverentialis che troppo spesso traspare in molti autori dell’evento culturale che maggiormente ha caratterizzato la storia dell’Occidente e poi del mondo: il Cristianesimo.
Comprenderlo profondamente per allontanarsene definitivamente o viverlo con una fede rinnovata?

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"Dal profondo del cuore odio la canaglia dei despoti e dei preti.
Ma ancor più l'ingegno che fa comunella con loro."

E Hölderlin, Tutte le liriche, p. 647, Milano, 2001

"...i cattolici veramente osservanti funzionano da "quinte colonne" di una po­tenza totalitaria straniera [il Vaticano], la quale può avere, e spesso di fatto ha, interessi in contrasto con gli interessi nazionali. Poiché prestano sempre il giu­ramento di fedeltà alle istituzioni con la riserva mentale: “Salve le leggi di Dio e della Chiesa”, nello Stato moderno i cattolici osservanti non possono adem­piere, secondo coscienza, i loro doveri politici, né come uomini di governo, né come magistrati, né come semplici cittadini."

Ernesto Rossi, Il Sillabo e dopo, p. 46, Milano, 2000

"o prete! Noi siamo di te più abili e accorti, Con tutta l'ebbrezza nostra di te noi siamo più sobri, Noi beviamo sangue di vigna e tu sangue d'uomini bevi; Sii giusto un istante: chi dunque è il più sanguinario? "

Ornar Khayyam, Quartine, tI. A. Bausani, p. 72, Torino, 1969

*Bausani, grande e geniale orientalista italiano, annota: “Traduco con «prete» il persiano saheb-fatva, muftì, dottore della legge musulmano”. E traduce bene, perché giustamente allarga il comune concetto di prete a tutti coloro che si ritengono depositari della verità e la vogliono imporre con la violenza a tutti gli altri. Il prete dunque appartiene a tutte le religioni, e moltissimi sono anche i preti atei. Superbia, amore di potenza, intolleranza, fanatismo, spietatezza, disprezzo e odio per gli altri sono le loro prime ‘virtù’. [il viandante].

INDICE

- Prefazione all'edizione italiana
- Bibliografia in lingua italiana
- Notizie sull'autore e sua bibliografia
- Nota all'edizione italiana

Storia criminale del Cristianesimo - Volume III

CAPITOLO I - Falsificazioni cristiane nel mondo antico,

FALSIFICAZIONI NEL PAGANESIMO PRECRISTIANO,
- Il concetto di "proprietà intellettuale" è vecchio di millenni,
- Falsi letterari presso i Greci,
- Falsi letterari presso i Romani,
- Motivi di falsi­ficazione,
- Errore e falso nei culti antichi,
- Note,

FALSIFICAZIONI NELL' ANTICO TESTAMENTO E DINTORNI,
- Bibbie del mondo e alcune particolarità della Bibbia cristiana,
- "Immagini caratteristiche del mondo femminile biblico",
- "Su que­sto fango, su questo fango..."
- Opposizione all' Antico Testamento nell'antichità e nell'era moder­na,
- I cinque libri di Mosè che Mosè non ha scritto,
- Altri falsi nell' Antico Testamento (e nel suo ambito),
- L'apocalittica giudaica,
- Altre falsificazioni dell'Ebraismo (della diaspora),

- "Cooperazione" giudaico-cristiana,
- Note,

FALSIFICAZIONI NEL NUOVO TESTAMENTO,
- L'errore di Gesù,
- Messaggeri dei falsari,

- Le "Sacre Scritture" si assemblano, ovvero 400 anni di riflessioni sulla terza persona divina,
- In che modo la ricerca rispetta lo Spirito Santo,
- I Cristiani falsificavano più consapevolmente degli Ebrei, e con maggiore frequenza,
- Perché e come si facevano i falsi?,
- Né il vangelo di Matteo né quello di Giovanni né la rivelazione di Giovanni (Apocalisse) sono opera degli apostoli ai quali la chiesa li attribuisce,
- Nel Nuovo Testamento ci sono sei false "Epistole di Paolo",
- Tutte le "Lettere cattoliche" del Nuovo Testamento, almeno sette, sono dei falsi,
- Esempi di interpolazioni nel Nuovo Testamento,
- Note,

FALSIFICAZIONI ELL'EPOCA NEOTESTAMENTARIA E DELLA CHIESA ANTICA,
- Tutte le parti operavano falsi - in massima parte i sacerdoti,
- Anche nei circoli ecclesiali erano saltuariamente in uso vangeli "apocrifi",
- Falsi evangelici sotto il nome di Gesù,
- Vangeli o altri scritti manipolati sotto il nome di un unico apostolo,
- Falsi in onore della Santa Vergine,
- Falsi nel nome di tutti gli apostoli,
- Atti degli apostoli falsificati,
- Epistole e personaggi ottenuti con frode,
- Falsificazioni sotto il nome di padri della Chiesa,
- Un falsario cristiano: "per secoli il maestro dell'Occidente",
- Falsi per comprovare la storicità di Gesù,
- Falsi per accrescere il prestigio cristiano nei confronti di ebrei e pagani,
- Gran parte degli Atti martirologici sono spuri, ma passarono tutti quanti per documenti storici assoluti, - Pressoché tutti gli elenchi vescovili a riprova della tradizione apostolica sono falsi,
- Come l'apologetica tenta di giustificare i falsi veterocristiani,
- Il fine santifica i mezzi: la pia frode è ammessa nel cristianesimo fin dal principio,
- Note,

CAPITOLO II - La frode dei miracoli e delle reliquie
L'IMPOSTURA DEI MIRACOLI,
- Gran parte dei miracoli nella Bibbia sono fantastici come gran parte di altrimiracoli,
- Gesù si serve di pratiche universalmente conosciute,
- L'arsenale miracoloso dei vangeli - nulla di originale,
- L'imbroglio della cristiana "prova delle profezie",
- Miracoli negli "apocrifi", ovvero: un tonno affumicato si rifà vivo,
- Ma i màrtiri offuscano tutto il resto,
- La santa "arcimartire",
- Monaci e vescovi in veste di taumaturghi,
- Visioni come sciami d'api,
- La leggenda: "alimento spirituale del popolo", oppure "grandi, impudenti, crasse e totali menzogne papistiche",
- Dal miraculum sigillum mendacii agli apologeti cattolici,
- Note,


L'IMPOSTURA DELLE RELIQUIE,
- Il culto cristiano delle reliquie non fa che continuare il culto degli eroi greci,
- Scala gerarchica anche in fatto di reliquie: dai pezzi eccellenti del santo cadavere giù fino ai peli della barba e alla polvere,
- Crescente "domanda" di santi defunti: loro ritrovamento e rispettivi prodigi,
- Dalle insegne dell'Impero fino al grasso d'orso, ovvero "In principio c'è la pietà naturale ... ",
- Reliquie "per contatto" e scheletri ambulanti,
- Arretrati di Maria, ovvero "tutta la miseria dell'umanità ... ",
- Rarità e proteste,
- Note,

CAPITOLO III
- La truffa dei pellegrinaggi

Peregrinare: una idée fixe fin da epoche precristiane,
- Asclepio, il dio dalle "mani clementi", ed Epidauro, la Lourdes dei pagani,
- Serapide, Iside e la vergine Maria,
- Pellegrinaggi nell'ebraismo precristiano,
- L'inizio del cristiano pellegrinaggio a Gerusalemme: dalla "invenzione della croce" al sublime culto del prepuzio,
- La pellegrina Eteria: il suo "candore ... e pia semplicità ... ha qualcosa che seduce e conquista" (il vescovo Augusto Bludau di Ermland),
- Oh, stupenda Gerusalemme!,
- Ulteriori attrazioni per peregrinanti palestinesi,
- Dalla tomba di Abramo al letamaio di Giobbe,
- In cammino verso la vetta: dai' "santi talpa" ai santi cosiddetti "stanti",
- Più vicino a te, mio Dio ... ,
- Pellegrinaggio ad una santa probabilmente mai esistita,
- I santuari cristiani divennero sempre più ricchi con le offerte votive,
- Pellegrinaggi e miracoli: al marketing dei "luoghi di grazia",
- La Lourdes protocristiana,
- "Ciro" e "Giovanni", santi nati dalla frode,
- La santa coppia di medici Cosma e Damiano: cera per candele, olio per lampade e tutto quanto accresce potenza,
- Rarità romane,
- Note,

CAPITOLO IV - Istupidimento
IL CROLLO DELLA CULTURA ANTICA,
- Educazione presso Greci, Romani ed Ebrei,
- Il Cristianesimo insegna, dopo Gesù, ad odiare tutto quanto non serve a Dio,
- Il Cristianesimo cercò fin dall'inizio, e cerca ancora oggi, di dominare i bambini per mezzo dei genitori,
- Il Cristianesimo più antico è nemico dell'istruzione,
- Fame, lerciume e lacrime: attraverso i secoli un grande ideale cristiano!,
- L'ostilità alla cultura dei primi scrittori greci cristiani,
- L'ostilità alla cultura dei primi scrittori cristiani latini,
- Il teatro: "la chiesa del diavolo",
- In luogo del teatro, ecco il teatro della chiesa ... e la sua censura, ancora nel XX secolo,
- Come si finì per esaltare quale "religione cristiana" (Agosti no) tutto quanto si poteva utilizzare del mondo precristiano,
- " ... solo disprezzando le Sacre Scritture di Dio si occupano di geometria",
- " .. .il suono del suo nome e il frutto del suo spirito". Le prove del santo Ambrogio per la casta vedovanza: tortorelle, nascita virginale della madre di Dio; avvoltoi, immortalità: l'uccello fenice e altre illuminazioni,
- Delle arti esegetiche del santo Agostino; ciò che credeva e non credeva ... e come tutto ciò che l'uomo ha bisogno di sapere si trovi nella Bibbia,
- Il mondo si fa sempre più tetro,

L'IRRUZIONE DELLO SPIRITISMO CRISTIANO,
- Credenza negli spiriti in tempi precristiani e in ambiti extracristiani,
- Gesù "scacciò molti spiriti malvagi ... ",
- L'esorcismo è tra i capisaldi del Cristianesimo antico,
- Gli spiriti "maligni" nella fede e nel giudizio dei padri della Chiesa,
- I diavoli e i monaci,
- Anche Agostino insegnò ogni sorta di sciocchezze sugli "spiriti maligni", diventando il "teologo dello stregonismo",
- Magie e scongiuri cristiani contro gli "gli spiriti empi",
- Note,

CAPITOLO V - Sfruttamento
LA PREDICAZIONE CHIESASTICA,
- La situazione politico-finanziaria prima di Costantino,
- Opinioni su ricchi e poveri nell'antichità precristiana,
- Pauperismo e avversione alla proprietà nel primo Cristianesimo,
- Il movimento per la proprietà e l'inizio della deriva,
- Un banchiere protocristiano diventa papa (con uno sguardo alle dottrine sociali dei papi del XX secolo)
- "lo accumulo ricchezze, mia moglie fa beneficenza ... "
- da Clemente di Roma a Gregorio di Nissa,
- I "rivoluzionari" salvaguardano i ricchi. li dottori della chiesa Gregorio di Nazianzo e Ambrogio di Milano,
- Un quasi-socialista: il dottore Giovanni Crisostomo e il suo discepolo Teodoreto,
- Il dottore della chiesa Agostino propaganda la "laboriosa povertà",
- Note,

LA PRASSI ECCLESIASTICA,
- Denaro per i messaggeri del Vangelo, segnatamente per i vescovi,
- Incomincia la ricchezza della "Chiesa dei poveri",
- I monaci diventano la principale forza economica della Chiesa,
- "sotto il pretesto di dividere tutto coi mendicanti, ma in verità per rendere tutti dei pezzenti",
- I metodi del far soldi con la spiritualità,
- Alcuni metodi leciti dell'ecclesiastico fare e spendere soldi,
- Dopo Costantino, i ricchi governano la "Chiesa dei poveri",
- La simonìa,
- Il nepotismo,
- La caccia alle eredità,
- Note,

CONSERVAZIO E Il CONSOLIDAMENTO DELLO SCHIAVISMO,
- La schiavitù prima del Cristianesimo,
- Paolo, il Nuovo Testamento, i padri della chiesa e la Chiesa si schierano per il mantenimento dello schiavismo,
- Pretesti apologetici e menzogne sulla questione della schiavitù,
- La creazione del colonato: una nuova forma di schiavismo,
- La genesi dello Stato coercitivo cristiano: corruzione, sfruttamento, crescente mancanza di libertà,
- Note,

CAPITOLO VI - Sterminio
DISTRUZIONE CRISTIA A DI LIBRI DELL' ANTICHITÀ,
- Distruzioni di libri prima del Cristianesimo,
- Distruzione di letteratura cristiana ad opera di cristiani,

L'ANNIENTAMENTO DEL PAGANESIMO,
- Il dottore della Chiesa Giovanni Crisostomo rade al suolo i templi,
- Il santo Porfirio predica il vangelo "in tutta mitezza e pazienza ... ",
- Come il patriarca di Alessandria, Teofilo, tratta templi e opere d'arte, oltre che i sentimenti religiosi dei vecchi credenti,
- Azioni violente di Stato e Chiesa contro i vecchi credenti,
- La "cristianizzazione" della ruberia e la cacciata degli "spiriti malvagi",
- Fu la Chiesa la mandante dell'annientamento,
- Ondate di terrorismo sommergono le terre,
- Note,

APPUNTO CONCLUSIVO,
- Bibliografia secondaria
- Abbreviazioni
- Indice dei nomi

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VOCI FUORI DAL CORO - Intellettuali che considerano il darwinismo poco convincente

william a dembski 120

L'Autore WILLIAM A. DEMBSKI  ha ottenuto un Ph. D. in matematica dall'Università di Chicago, e un Ph.D. in filosofia dalla University of Illinois di Cicago. Ha conseguito anche la laurea in teologia e psicologia. Ha ricevuto due borse di studio dalla fondazione nazionale per le scienze, ed è attivamente senior fellow presso il Discovery Iistitute Center for the Renewal of Scienze and Culture. Dopo il dottorato ha lavorato presso l'Università di Chicago, il Massachusetts Institute of Technology, la Princeton University e la Northwestern University. Dembski ha scritto numerosi articoli specialistici. Tra i suoi libri ricordiamo Intelligent Disign,  Il ponte fra scienza e teologia (Caltanissetta, Alfa & Omega 2007)


RETROCOPERTINA

La teoria evolutiva darwiniana ha finito per assumere un'aura di invincibilità, soprattutto all'interno dei circoli intellettuali elitari. Eppure, gli ultimi anni hanno visto svilupparsi critiche sempre più sofisticate alle idee propagandate sotto il nome del darwinismo. L'insoddisfazione per la teoria darwiniana sembra che stia per raggiungere un punto di rottura, dal momento che un numero sempre crescente di intellettuali, tra i quali vi sono filosofi, biochimici, biologi, avvocati, giornalisti e teologi, individua seri problemi con l'ortodossia imperante.
In Voci fuori dal coro il Maserati col filosofo William A. Dembski ha raccolto saggi di prominenti intellettuali che trovano poco convincenti uno o più aspetti del darwinismo. Mentre coloro che mettono in discussione il darwinismo sono spesso accusati, nelle celebri parole del biologo Ricard  Dawkins, di essere ignoranti, stupidi, pazzi, o profondamente malvagi. I saggi misurati e provocatori in Voci fuori dal coro rendono evidente il fatto che le critiche al darwinismo non possono essere liquidate con tanta facilità. I contributori a questo volume sono investigatori seri e scettici, le cui obiezioni sollevano inquietanti interrogativi circa la validità dell'ideologia darwiniana, e i loro argomenti rivelano l'opera di uno spirito analitico veramente aperto. Il risultato è un libro forte e di innegabile potenza intellettuale.

"In questo provocatorio volume, biologi, matematici e fisici, come pure teologi e altri intellettuali [...] sostengono, come scrive il curatore Dembski, che "la stragrande maggioranza delle prove va contro il darwinismo". Gli autori dei saggi invocano la matematica e la statistica a supporto delle loro teorie, secondo la quale una "causa intelligente è necessaria a spiegare almeno parte della bio-diversità" [...]. Chiunque sia interessato a questi dibattiti e alle loro implicazioni per l'educazione troverà questa raccolta una lettura importante".
"Publishers Wewkly"

"Una raccolta di saggi molto acuti [...]. Queste donne e questi uomini sostengono le loro opinioni con pensieri argomenti di alta qualità.
LIONEL TIGER, "New York


RICONOSCIMENTI

  È doveroso un elogio a quanti hanno contribuito a quest'opera con i loro scritti provocativi e illuminanti. Gli articoli contenuti nel libro sono stati composti specificamente per quest'opera, fatta eccezione per i saggi di Phillip Johnson e David Berlinski, e per l'intervista di Marcel- Paul Schutzenberger.
  Vorrei ringraziare Fr. Richard John euhaus e i direttori di «First Things» per avermi concesso di ripubblicare il saggio di Johnson (apparso nel fascicolo di ottobre/novembre 1990) e per aver voluto aprire le pagine della rivista alle critiche verso il darwinismo.
  Un ringraziamento va a Dennis Wagner, direttore di Access Reaserch Network (ARN), per aver concesso la ristampa dell'intervista a Schutzenberger, inizialmente pubblicata sulla propria rivista «Orìgins & Design» (primavera 1996, voI. 17, n. 2). Fu Paul Nelson, direttore di questa rivista, a incaricare David Berlinski della traduzione.
  Desidero ringraziare i curatori di «Commentary» per aver concesso il permesso di ristampare il saggio di Berlinski The Deniable Darwin (apparso nel giugno del 2006), insieme alle riposte ai critici in Denying Darwin (titolo dato da «Commentary- alle lettere in riposta al saggio di Berliski, pubblicate nel settem bre 2006).
  Esprimo gratitudine anche agli autori che hanno concesso la ristampa delle loro lettere di critica al saggio di Berlinski, segnatamente H. Allen Orr, Richard Dawkins, Daniel. C. Dennett, Arthur Shapiro, Paul R. Gross e Eugenie C. Scott.
  Vorrei inoltre porgere i miei ringraziamenti a John Wilson, direttore di «Books & Culture», che ha curato la prefazione in cui, con prezioso contributo, contestualizza questa raccolta di saggi nel più ampio panorama della discussione culturale. «Books & Culture», al pari di «First Things» e «Cornmentary», rappresenta un modello di riferimento sulla conduzione del dibattito inerente il darwinismo: discussione informata senza censure.
  Merita infine una menzione Jeremy Beer, caporedattore di 151 Books, che ha partorito questo progetto e che, soprattutto, ha avuto il coraggio di affrontare le critiche che inevitabilmente si scatenano quando si mette in discussione il darwinismo.
  Nell'edizione del 7 aprile 2003 di «Harvard Crirnson», Richard T. Halvorson, allora neolaureato, scrisse: «Dobbiamo rifiutare di inchinarci ai falsi idoli della nostra cultura. La scienza non trarrà beneficio dalla canonizzazione di Darwin, né dalla trasformazione del darwinismo in un articolo di fede secolare. Dobbiamo rifiutarci di considerare la scomunica come una valida maniera di confrontarci con le critiche: la domanda più importante che una società possa porsi è quella che le viene proibita». Con questo volume, l'Intercollegiate Studies Institute prosegue nella sua lunga e celebrata tradizione di affrontare le domande proibite, e di rifìutarsi, in questo modo, di inchinarsi alle false divinità della nostra cultura.


PREMESSA
JOHN WILSON

Da anni la «New York Review of Books» invia una comunicazione pubblicitaria in cui si chiede - con caratteri color rosso acceso - «Sei un intellettuale?». Ho notato con piacere che il sottotitolo di Voci fuori dal coro è Intellettuali che considerano il darwinismo poco convincente. "Intellettuale" è un termine perfetto che sta attraversando un periodo difficile, particolarmente fra i conservatori, che lo utilizzano quasi sempre in tono dispregiativo.
  Un intellettuale può essere, ma non necessariamente è, uno specialista. on tutti gli accademici sono intellettuali; non tutti gli intellettuali sono accademici. Essere un intellettuale significa possedere contemporaneamente una mente curiosa e la volontà di mettere in discussione l'opinione consolidata. Ma intellettuale, malgrado la pessima tendenza ormai in voga, non è sinonimo di scettico. Il sano scetticismo è indubbiamente essenziale per la vita intellettuale, ma non deve diventare fine a se stesso. C'è una realtà di cui dobbiamo tutti dar conto, una realtà che sollecita la nostra comprensione.
  Dal momento che state leggendo Voci fuori dal coro, ci sono ottime possibilità che la vostra risposta alla domanda di YRB sia affermativa. E probabilmente sapete già che il libro che tenete fra le mani è pericoloso, e che potrebbe mettervi nei guai. Mettendo in discussione il darwinismo, andrete ad aggiungervi a tutti quegli squinternati che hanno violato i tabù imposti da coloro che indirizzano l'opinione pubblica.
  In molti settori, la riprovazione degli illuminati non avrà alcuna ripercussione su di voi. Tuttavia, se insegnate in una scuola superiore o in un'università, potreste pagare un prezzo elevato. (Falsa teatralità?) Niente affatto. L'arte di stilare liste nere è praticata con grande maestria e spietatezza nel mondo accademico). È chiaro che la ferocia della resistenza non fa altro che sottolineare la necessità di un dissenso informato. L'arroganza, quasi comicamente iperbolica, della comunità darwiniana, ben documentata nell'introduzione di WilIiam Dembski a questo volume, è indicativa di un malessere maggiore. Come ha osservato Steve Fuller nel suo nuovo libro Kuhn vs. Popper. The Struggle for the Soul of Science:

La visione di Popper, secondo cui un non-scienziato può rimproverare alla scienza di non aver tenuto fede ai propri principi pubblicamente espressi, è raramente riscontrabile oggi in ambito accademico. Coloro che hanno ereditato la convinzione da guerra fredda di Kuhn, secondo cui la normale scienza è un baluardo in un mondo instabile, non saranno sorpresi di scoprire che oggi i filosofi sono più propensi a criticare i evoluzionisti per aver profanato le stenosi dell'evoluzionismo, che a criticare gli evoluzionisti per aver trasgredito alle più generali norme scientifiche
- un'attività per la quale Popper era famoso.

  Ma c'è un altro pericolo più insidioso a cui ogni lettore di questo libro è potenzialmente esposto. Il ruolo del dissenziente può essere pagato a caro prezzo, ma può risultare anche molto affascinante. Come sarebbe semplice, dopo aver letto un libro come il presente, gonfiarsi di orgoglio, di dogmatismo verso il «fatiscente edificio della teoria evoluzionistica», e cadere nell'arroganza tipica del peggiore darwinismo.
  Se siete davvero degli intellettuali, e non quelli che Solzenicyn definisce «superficiali», al termine di questo libro avrete più domande che risposte. Non accetterete passivamente le affermazioni degli autori qui raccolte, fra loro già tanto diverse; le sottoporrete allo stesso vaglio critico adottato nei confronti del darwinismo.
  Vi domanderete, tanto per cominciare, cosa s'intenda precisamente per "darwinismo" - o anche per "evoluzione", una parola notoriamente sfuggente. Si tratta della nozione della vita come semplice incidente cosmico, prodotto del caso e della selezione naturale?
 
Se è così - e questo è un aspetto essenziale della dottrina dei più autorevoli propugnatori del darwinismo - non c'è ragione di non buttarla a mare.

  E per quanto riguarda la discendenza comune? «L'evoluzione - scrive Richard Dawkins nell'introduzione a The BestAmerican Science and Nature Writing 2003 - è uno dei dati più saldamente definiti di tutta la scienza. La nozione della nostra parentela con scimmie, canguri e batteri è al di là di qualunque dubbio intellettuale». Non esistono forse prove inconfutabili del fatto che - in questo senso limitato ma tutt'altro che insignificante - l'evoluzione sia reale, per quanto possa essere aperta a discussione l'adeguatezza della selezione naturale come suo motore primario? (Persino Richard Darwkins ogni tanto ha ragione).
  Che dire di scienziati come Simon Conway Morris, autorevole paleobiologo di Cambridge, che nel suo libro Life's Solution. Inevitabile Humans in a Lonely Universe sostiene che l'evoluzione della vita rivela uno schema, una direzione fondante, in cui egli ravvisa «la ricchezza di una Creazione»? Nulla di questa «complessità e bellezza», aggiunge, «presuppone, né tanto meno prova, l'esistenza di Dio; ma tutto è congruente». Ha ragione? Se sì, perché? E se non è così, perché no? Parte del vostro compito, come lettori di Voci fuori dal coro, è di leggere quest'opera in rapporto con altri libri, come Life's Solution o Perspectives on an Evolving Creation, una raccolta di saggi a cura di Keith B. Miller di recente pubblicazione.
  Dal momento che vi ho appena fornito un accenno di bibliografia, lasciate che concluda con uno dei miei libri preferiti sul darwinismo - ingiustamente trascurato dalla letteratura specialistica. Si tratta di un piccolo libro per bambini, Yellaw and Pinh, scritto e illustrato da Wiliam Steig, scomparso nell'autunno del 2003 all'età di novantacinque anni. Steig, le cui vignette apparsero sul « ew Yorker- sin dal 1939, era molto noto per i suoi libri per bambini (fra cui Shreh!, da cui è stato tratto il celebre film).
  Yellaw and Pinh fu pubblicato nel 1984 e ristampato nel 2003, solo pochi mesi prima della scomparsa di Steig. È la storia, come ci raccontano le prime righe, di «due piccole figure fatte di legno [...] che un giorno si trovano stese al sole su un vecchio giornale. Una era bassa, grassa, e dipinta di rosa; l'altra era alta, magra, e dipinta di giallo». Si domandano come siano arrivati lì - in effetti, come abbiano avuto origine.
  Pink guarda il suo compagno - «ammirava il colore di Yellow, la sua testa ben cesellata, tutta la sua figura» - e sentenzia: «Qualcuno deve averci fatto».
Al contrario, risponde Yellow: «Io dico che siamo un caso, siamo solo capitati in qualche modo». E cominciano a discutere, ciascuno sostenendo le proprie argomentazioni con convinzione.
  Non voglio anticipare il resto del racconto, rovinandovi così la sorpresa. Mi limiterò a dire questo: sull'argomento in questione, la piccola fiaba di Steig è molto più penetrante di tutta la massa di libri che si sono accumulati nel mio studio. Spero che metterete questo nella vostra libreria, non troppo lontano da Voci fuori dal coro.

INDICE

Riconoscimenti
Premessa (John Wilson)

Introduzione: I miti del darwinismo (William A. Dembski)

PARTE PRIMA: CRISI DI CERTEZZE
1. conti non tornano: Perché il darwinismo non riesce a ispirare sicurezza (Robert C. Koons)
2. L'evoluzione come dogma: L'instaurazione del naturalismo (Phillip E. Johnson)
3. I miracoli del darwinismo: Intervista del 1996 a «La Recherche» (Marcel-Paul Schutzenberger)

PARTE SECONDA: L'INVASIONE CULTURALE DARWINISTA
4. Darwin incontra gli orsi Berenstain: L'evoluzione come visione globale del mondo ( ancy R. Pearcey)
5. Insegnare le pecche del neodarwinismo (Edward Sisson)
6. Non si accettano imitazioni: La rivalità fra naturalismo e legge naturale (J. Budziszewski)
7. Riviste specializzate: Assicurano la qualità o sostengono l'ortodossia? (Frank J. Tipler)

PARTE TERZA: ABBANDONARE IL TERRENO DARWINIANO
8. Uno scienziato cattolico di fronte al darwinismo (Michael J. Behe)
9. Un viaggio intellettuale anti-darwiniano: Ordine biologico:
proprietà intrinseca della materia (Michael J. Denton)

10. Perché non sono darwinista (James Barham)

PARTE QUARTA: CONTROLLARE I LIBRI
11. Perché l'evoluzione non supera l'esame della scienza (Cornelius G. Hunter)
12. La teoria evolutiva di Darwin e le scienze della vita nel XXI secolo (Roland F. Hirsch)
13. Ingannare il millennio: Il crescente debito di chiarezza del naturalismo scientifico (Christopher M. Langan)
14. Darwin è confutabile (David Berlinski)

Collaboratori

Indice analitico

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VIVERE BENE VIVERE A LUNGO: Introduzione e Indice

INTRODUZIONE

Al momento, pare che i mammiferi più longevi siano le balene, ed è noto che alcune specie sopravvivono per oltre due secoli. Se in passato l'uomo ha vissuto in un mondo perfetto, privo di stress, mangiando cibi freschi, naturali e di stagione, facendo esercizio fisico con regolarità, respirando aria pulita e così via, a rigor di logica non vi sarebbe alcun motivo per non fare altrettanto uno di questi giorni.
Oggi come oggi, viviamo in un mondo meno che perfetto, ma se siamo disposti a vivere in modo più consapevole, ad essere più adattabili, ad assumere un atteggiamento positivo e ad affidarci alla prevenzione in maggior misura, senza dubbio il mondo potrebbe tornare ad essere un luogo decisamente più salutare: potremmo nuovamente vivere bene conservando un aspetto più giovane, e tutto questo più a lungo.
A partire da oggi, dovete dimenticare la vostra età anagrafica. La data di nascita non si può cambiare, tuttavia è possibile modificare il ritmo a cui le cellule dell'organismo invecchiano. Adottate dunque una mentalità giovane, non lasciatevi ossessionare dall'età, poiché la preoccupazione vi farà invecchiare ancor più rapidamente. Ma, soprattutto, godetevi lo splendido viaggio della vita.
Hazel Courteney, novembre 2002

Indicazioni importanti
sull'assunzione di integratori

Se si stanno assumendo farmaci dietro prescrizione medica, è importante avvertire il proprio medico dell'intenzione di assumere integratori o erbe in caso vi siano controindicazioni. Ad esempio, la warfarina è un principio farmacologico che diluisce il sangue, ma il medesimo effetto anticoagulante è associato anche alla vitamina E, all'aglio, all'olio di pesce e al ginkgo biloba. Qualora si decida di assumere integratori, è consigliabile sottoporsi ad analisi del sangue con regolarità. Col tempo, adottando una dieta corretta, assumendo gli integratori giusti e con l'autorizzazione del medico,
potrebbe essere possibile ridurre il ricorso ai farmaci.

Non utilizzare mai gli integratori in sostituzione di una dieta alimentare sana ed equilibrata. Se si desidera realmente mantenersi giovani più a lungo, entrambe le cose sono importanti.

Quando si assumono principi nutritivi liposolubili, quali la vitamina E, il coenzima Q10 e la vitamina K, se ne consiglia l'assunzione in combinazione con alimenti moderatamente grassi, ad esempio un'insalata condita con olio e aceto, dell'avocado o una fettina di pane imburrato, per favorirne l'assorbimento.

I fornitori di WC chimici portatili riferiscono che un vasto numero di pillole a base di vitamine o minerali, nonché alcuni farmaci prescritti, possono attraversare il tratto gastrointestinale senza venire digerite, al punto da riuscire a riconoscere il nome del produttore sulle pillole e sulle capsule! Per ulteriori informazioni, leggere la sezione
Assorbimento.

Se si assume della vitamina E come complemento a una dieta anti-invecchiamento, è consigliabile richiedere preparati a base di vitamina E di origine naturale e a spettro completo, poiché contengono tocoferoli e tocotrienoli che, assunti in combinazione, esercitano un effetto anti-invecchiamento più efficace.

Se si intraprende un programma depurativo, è bene non assumere troppi integratori, in quanto la maggior parte di essi deve essere metabolizzata dal fegato. In questo con- testo, gli integratori di alimenti in polvere ricchi di clorofilla sono i più indicati. Per informazioni vedere la sezione Disintossicazione.

L'assunzione regolare di integratori nel lungo periodo esercita quasi sempre effetti benefici, ma non bisogna attendersi miracoli nell'arco di pochi giorni. Gli integratori non sono bacchette magiche, bensì stimolano i processi di riparazione naturali dell'organismo in modo da incoraggiare il corpo a guarire da sé.

Non procedere mai all'automedicazione con integratori ormonali reperibili in commercio in molti paesi e su Internet per cui non è richiesta alcuna prescrizione medica; si raccomanda sempre di stabilire innanzi tutto la necessità di assumerli.

Nella maggior parte dei casi, l'integrazione con principi nutritivi produce miglioramenti dello stato di salute più lentamente rispetto ai presidi farmacologici, i quali in genere si limitano a sopprimere i sintomi del disturbo. Se si inizia una cura a base di vitamine, minerali o altri integratori, è bene assumerli con regolarità per almeno due mesi per poterne riscontrare i benefici. Qualsiasi cambiamento dello stato di salute può essere impercettibile.

Molti integratori attualmente disponibili sul mercato contengono una quantità di principi attivi inferiore alla titolazione ottimale. In genere, la qualità vale il prezzo pagato. Alcuni integratori a basso costo contengono principi nutritivi o loro derivati in dosi relativamente ridotte. Gli integra tori di migliore qualità, e solitamente di prezzo superiore, in genere a lungo andare valgono l'investimento fatto. Tutte le case produttrici raccomandate nella sezione Come utilizzare questo libro distribuiscono integratori di buona qualità. Si rammenta inoltre che le vitamine, i minerali, gli acidi grassi essenziali è i gliconutrienti (vedere Zuccheri essenziali) sono principi nutritivi fondamentali per il sostentamento dell'organismo, ma anche le erbe sono rimedi potenti. Numerose prescrizioni farmacologiche, infatti, sono a base di erbe.

Le erbe non sono sostanze essenziali alla vita, tuttavia, se assunte in dosi appropriate e per un periodo di tempo adeguato, si sono dimostrate efficaci nel combattere numerosi disturbi. In genere si consiglia di assumere preparati erboristici per non più di 3 mesi consecutivi, quindi interromperne l'assunzione per un mese o più e, qualora si ripresenti la necessità, riprendere nuovamente la cura sotto la supervisione del medico.

Se si hanno più di 50 anni, non assumere integratori di ferro, a meno che non sia stato diagnosticato un disturbo clinico che richieda un'integrazione suppletiva, in quanto il ferro tende ad accumularsi nell'organismo ed è associato a problemi cardiaci. Tenere sempre le compresse di ferro lontano dalla portata dei bambini.

Conservare tutti gli integratori lontano dalla portata dei bambini. Qualsiasi sostanza assunta in dosi massicce (persino l'acqua) può avere effetti collaterali indesiderati. Seguire le indicazioni del produttore o le istruzioni del proprio medico.

La maggior parte delle vitamine ha una buona durata di conservazione ma l'efficacia cessa se le si conserva troppo a lungo. Verificare la data di scadenza e tenere sempre le vitamine in un luogo fresco e asciutto; non esporle alla luce solare diretta.

È consigliabile assumere gli integratori a stomaco pieno, a meno che non sia specificatamente indicato sulla confezione, in quanto il cibo ne favorisce l'assorbimento.

È più indicato assumere aminoacidi, quali carnosina, L-glutammina e così via, a stomaco vuoto circa 30 minuti prima di mangiare o nell'intervallo tra i pasti. Seguire le indicazioni riportate sulla confezione.

Alcune persone possono avere reazioni avverse a determinati integratori, ma è un fenomeno abbastanza infrequente. Le reazioni sono solitamente causate non dal principio in sé quanto dalla risposta dell' organismo a uno o più degli ingredienti presenti nel preparato. In generale, gli integratori di migliore qualità contengono ingredienti ipoallergeni ci e più raramente danno luogo ad effetti indesiderati.

Se si assume della niacina - una vitamina B -, richiedere sempre una formula che non provochi arrossamento, a meno che non venga indicato altrimenti; in caso contrario, la cute assumerà un bel colorito rosso aragosta nel giro di 45 minuti!

Il fatto che le vitamine B alterino il colore dell'urina, facendola diventare giallo-arancione carico, è perfettamente normale.

Se si lamentano reazioni negative a qualsiasi integratore o preparato erboristico, interomperne immediatamente l'assunzione e consultare un medico. Ad esempio, la maggior parte degli integratori a base di glucosamina deriva dalla corazza di granchio ridotta in polvere; pertanto, se si è allergici ai crostacei, evitare l'assunzione di tale integratore.

La vitamina C è più efficace se assunta in piccole dosi ripetute durante la giornata e comunque sempre a stomaco pieno. Richiedere una formula esterificata o in forma di ascorbato non acida per irritare meno lo stomaco in caso di intolleranza.

Gli integratori suggeriti in questo libro possono essere assunti da qualunque persona di età superiore ai 16 anni. Per dosaggi pediatrici o in caso di gravidanza, richiedere un parere medico qualificato.

I probiotici (o batteri «benefici»), più comunemente noti come acidophilus, dovrebbero anche contenere batteri del ceppo bifidus. Tutte le preparazioni probiotiche si conservano meglio in contenitori di vetro e vanno tenute in frigorifero o in freezer. Se ne consiglia l'assunzione durante o dopo i pasti. Ora è possibile acquistare capsule rivestite di Lactobacillus acidophilus che non richiedono la conservazione in frigorifero, da utilizzare quando si è in viaggio.

Se si è in stato di gravidanza o si pianifica una nascita, non assumere integratori con un contenuto di vitamina superiore a 3.000 VI. La maggior parte delle case produttrici indica esplicitamente sulla confezione se l'integrato re è controindicato durante la gravidanza.

Se si ha difficoltà ad ingerire pastiglie e non è possibile reperire una formula liquida presso il negozio di fiducia, utilizzare un frantuma pillole.

Se si soffre di una qualsiasi forma di tumore, in particolare se riconducibile a fattori ormonali, evitare prodotti a base di soia. Nel dubbio, consultare un medico qualificato.

Per qualsiasi dubbio sulle dosi di integra tori da assumere personalmente o da somministrare ai bambini, consultare sempre un professionista qualificato.

Come utilizzare questo libro

Nel corso del libro abbiamo suggerito vari rimedi oggigiorno ampiamente disponibili nei negozi di prodotti per la salute e numerosi supermercati in tutto il mondo. Nel caso in cui non sia possibile reperire determinati integratori di nuova formulazione o più specialistici, ho fornito il nome della casa produttrice o di un distributore presso cui farne richiesta.
Tutti i contatti sono forniti in questa pagina e nella successiva.
Esistono centinaia di marche e, se avessimo cercato di menzionarle tutte, questo libro non sarebbe mai terminato. Pertanto, le case produttrici elencate di seguito sono quelle che personalmente mi danno maggiore affidamento e di cui ho utilizzato i prodotti per diversi anni. Con ciò non intendo in alcun modo suggerire che altre marche siano di qualità inferiore o meno efficaci. Tutte le case menzionate - e tutte le aziende serie che producono vitamine - hanno al loro interno un nutrizionista specializzato che può fornire consigli. Anche se non siete intenzionati ad acquistare gli integratori, non fatevi scrupolo di chiedere un parere. Tutte queste case produttrici offrono la possibilità di spedire i prodotti ordinati in tutto il mondo.

BioCare Ltd
Lakeside, 180 Lifford Lane, Kings Norton, Birmingham B30 3NU
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito Web: www.biocare.co.uk

Blackmores UK
Willow Tree Marina, West Quay Drive, Reading, Middlesex UB4 9TA
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

The Health and Diet Company
GNC Direct, PO Box 5736 Freepost MID23007, Burton on Trent DE14 lBR
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito Web: www.gnc.co.uk

Higher Nature Ltd
The Nutrition Centre, Burwash Common, East Sussex TN19 7LX
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
E-mail reparto Nutrizione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito Web: www.higher-nature.co.uk

Kudos Vitamins and Herbals
2nd Floor, Parkway House, Sheen Lane, East Sheen, London SW14 8LS
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

The NutriCentre
The Hale Clinic, 7 Park Crescent, London WIN 3HE
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Sito Web: www.nutricentre.com


Phann West Ine
4640 Admiralty Way, Suite 423, Marina Del Rey, Califomia, USA 90292
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.


The Sloane Health Shop
27 King's Road, Chelsea, London SW3 4RT


Solgar Vitamin and Herb Company (UK)
Aldbury, Tring, Hertfordshire HP23 5PT
E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (per informazioni generali/vendite, non ordini)
Sito Web: www.solgar.com


Solgar Vitamin and Herb Company (USA)
500 Frank W. Burr Boulevard, Teaneck, Jersey, NJ07666, USA

INDICE

Nota dell'editore 5
Ringraziamenti 9
Introduzione 11
Indicazioni importanti sull'assunzione di integratori 13
Come utilizzare questo libro 17
Nota dell'autrice 19
Disturbi 21
Informazioni utili 367

INDICE DEI DISTURBI

A
Acqua e invecchiamento 21
Alcol 26
Alimentazione: la dieta per mantenersi giovani a lungo 29
Andropausa 34
Angina 34
Antiossidanti e invecchiamento 34
Apparato scheletrico 38
Arterie e invecchiamento 39
Articolazioni e invecchiamento 39
Artrite - Osteoartrite e Artrite reumatoide 42
Artrite reumatoide 50
Assorbimento 50
Aterosclerosi 52

B
Bronchite 52

C
Cancro 52
Capelli e invecchiamento 60
Carcinoma della mammella 65
Cataratta 69
Cellule e invecchiamento 71
Cervello e invecchiamento 75
Chelazione e invecchiamento 80
Chirurgia plastica 83
Circolazione sanguigna 86
Cistifellea 90
Colesterolo HDL e LDL. 94
Controllo dei carboidrati 98
Creme anti-invecchiamento 102
Crisi di mezza età e invecchiamento 102
Cuore e invecchiamento 106
Cute e invecchiamento 110

D
Degenerazione maculare 119
Demenza 121
Denti e invecchiamento 121
Depressione e invecchiamento 124
Diabete dell' adulto 128
Digestione 131
Disintossicazione 133
Disturbi della vescica e invecchiamento (donne) 136

E
Encefalomielite mialgica benigna 138
Energia e invecchiamento 138
Equilibrio acido-base 141
Esercizio fisico 144
Evacuazione intestinale 147

F
Fegato e invecchiamento 151

G
Genetica e invecchiamento 157
Glaucoma 160
Grassi salutari contro l'invecchiamento 162
Gruppo sanguigno e invecchiamento 167

I
Ictus 172
Incontinenza 176
Inquinamento elettromagnetico e invecchiamento 176
Insonnia 176
Insulino-resistenza 177
Intestino 179
Intossicazione da metalli tossici 182
Invecchiamento 186
Ipercloridria (iperacidità gastrica) 192
Ipertensione 195
Ipocloridria (ipoacidità gastrica) 200
Ipoglicemia 203
Irsutismo e invecchiamento 208

L
Limite di Hayflick 210

M
Macchie cutanee 210
Meditazione 212
Memoria 215
Menopausa 219
Morbo di Alzheimer 224
Morbo di Parkinson 229
Muscoli e invecchiamento 233

O
Obesità e invecchiamento 237
Occhi e invecchiamento 237
Omocisteina 243
Ormone della crescita 243
Ormoni essenziali, altri 246
Ormoni femminili 253
Ormoni maschili 255
Ossigeno e invecchiamento 259
Osteoporosi 262

P
Pancreas e invecchiamento 266
Perdita del gusto e dell'olfatto legata all'invecchiamento 268
Perdita dell'udito e invecchiamento 270
Permeabilità intestinale e invecchiamento 27
Polmoni e invecchiamento 275
Potere della mente 279
Problemi alle unghie e invecchiamento 282
Problemi di peso e invecchiamento 285
Prostatismo 291
Protezione dagli agenti inquinanti 295

R
Radiazioni e invecchiamento 300
Reni e invecchiamento 303
Respirazione 306
Riduzione delle calorie e invecchiamento 309

S
Sesso e invecchiamento 312
Sistema immunitario e invecchiamento 317
Sole e invecchiamento 321
Sonno e insonnia 325
Stanchezza cronica 329
Stipsi 333
Stomaco 333
Stress e invecchiamento 335
Suggerimenti generali per la salute e contro l'invecchiamento 340

T

Teleangectasia (dilatazione dei capillari) 344
Terapie di ringiovanimento 344
Tiroide e invecchiamento 350

V
Vene e invecchiamento 354

Z
Zuccheri e invecchiamento 359
Zuccheri essenziali 362

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